Qualche post fa, mentre parlavo della creazione del concept, come primo elemento vi avevo presentato la scelta dei colori per il progetto. Oggi vorrei approfondire L’argomento spiegandovi il mio metodo per la scelta degli stessi, sperando che possa esservi di ispirazione o di aiuto anche al di fuori del campo dell’interior design.
Eliminare immediatamente i colori che NON piacciono
Una delle prime domande che pongo ai miei clienti è “quali sono i colori che non ti/vi piacciono?”.
Può sembrare apparentemente una domanda strana: chi infatti non si baserebbe invece sul proprio colore preferito per decidere che colori scegliere per la propria stanza?
Eppure vi assicuro che è molto più facile rispondere alla prima domanda, soprattutto per gli indecisi; focalizzarci su ciò che non piace, aiuta a definire indirettamente anche cosa piace, ma senza rischiare di creare un concept che possa non piacere.
Facciamo un esempio: poniamo che il vostro colore preferito sia il viola e che la stanza che state ristrutturando sia la cucina. Ebbene, non è detto che dobbiate per forza fare i muri viola:
Qui ad esempio potete vedere la cucina sia viola, ma il resto della stanza e degli arredi sia bianco, in modo da creare un contrasto tra questi due colori.
Se questa opzione vi sembra sia “troppo viola”, si può ridurre questo colore limitandolo ad esempio solo alla parete, e lasciando i mobili della cucina bianchi, come nell’esempio qui sotto:
Non aver paura del bianco
Questa frase è spesso il mio mantra, e serve perlopiù a combattere la sensazione negativa da “sindrome del foglio bianco” che può colpire gli artisti di qualsiasi campo. Il bianco non deve essere considerato un “nemico”, anzi, soprattutto negli interni può diventare un prezioso alleato!
Anche se solitamente il colore bianco viene percepito come un ambiente vuoto, in cui “manca” qualcosa, ho imparato negli anni ad apprezzarlo per le sue qualità: il bianco aiuta un ambiente a sembrare più largo di quello che è realmente, lo rende più luminoso, e dà immediatamente la sensazione di pulito e ordine, facendo attenzione a non usarne troppo, rischiando di creare un ambiente asettico e futuristico.
Questi esempi qui sopra vi portano a dimostrare come possa risultare visivamente una casa “troppo” bianca. Il trucco sta nel dosare bene le quantità di bianco e degli altri colori che andremo ad utilizzare.
Ecco, questi esempi qui sopra rispecchiano esattamente quello che intendevo: ambienti in cui il colore dominante è il bianco, belli larghi e luminosi, che fanno “sentire a casa”.
Non solo bianco, ma anche tutte le tonalità del beige, del marrone, del grigio…
Di quelli che solitamente vengono definiti “Earth tone” ovvero i colori della terra. Finora ho parlato di bianco, ma personalmente tendo a non usare mai un bianco “troppo bianco”, ma tendo a preferire quei bianchi sporchi sui torni del marroncino, del cipria e dei grigi.
Ricordarsi dei dettagli
Quindi, per riassumere:
- eliminate immediatamente dalla vostra mente i colori che meno vi piacciono
- stabilite la quantità di bianco/earth tone che volete lasciare nel vostro ambiente
- provate a ravvivare visivamente la stanza utilizzando elementi di un colore dominante come decorazioni
Personalmente apprezzo molto gli ambienti neutri, che giocano solo con alcuni elementi molto colorati, come potrebbero essere dei quadri alle pareti, dei cuscini, dei fiori: ritengo che gli interni così ottenuti possano difficilmente indurre chi li vive ad “annoiarsi” presto dei colori, e anche se ciò dovesse avvenire, si può facilmente intervenire cambiando questi elementi in colori più vivaci, o cambiandone totalmente colore senza dover stare a ridipingere pareti o cambiare mobili!
Ovviamente ce ne sarebbe ancora molto di parlare, per quanto riguarda i colori, ma ho voluto concentrarmi su qualche consiglio più pratico invece di parlarvi di cose teoriche.
Magari arriverà qualche altro post per approfondire ancora di più l’argomento, per cui tenete d’occhio la pagina Facebook MYFEDESIGN per non perdere nessun aggiornamento futuro!
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