Il riso sta all’oriente come il pane sta all’occidente.
Credo che questa proporzione sia fondamentale per capire cos’è realmente il riso per un asiatico. Non si tratta infatti solo un primo piatto, come potrebbe essere la pasta per un italiano, ma un “accompagnamento”, un elemento fondamentale da mettere in tavola a pari del pane, che deve essere mangiato INSIEME a qualcos’altro. Perché il riso in Thailandia NON E’ MAI un piatto da assaporare da solo.
E ora vi spiego perché.
In qualsiasi ristorante o bancarella per strada ordinerete un piatto di riso, a meno che non vogliate del riso fritto, vi ritroverete con un piatto di riso bianco. Niente burro, niente olio o formaggio: si tratta di riso assolutamente insipido.
Ma non fatevi prendere dal panico, non dovete mangiarlo così!
Se state mangiando con degli amici, o siete invitati a casa di qualche thailandese, vi ritroverete facilmente davanti a una scena del genere: un piatto di riso tutto vostro e diversi piatti e zuppe al centro del tavolo, ognuno con un proprio cucchiaio da cui ognuno può servirsi.
Ora non resta che scegliere: prendete quello che volete mangiare, e mettetelo nel vostro piatto, insieme al riso, prendete un po’ di riso con il cucchiaio e aggiungete un po’ dell’ “altro” che avete scelto aiutandovi con la forchetta e assaporate: ecco il vostro primo boccone thailandese!
Il riso vi aiuterà a diminuire i forti sapori derivati dalle spezie e anche il piccante (se avete il dubbio che una salsa sia troppo piccante, come ad esempio la zuppa in alto a destra con il brodo rosso, prendete una bella cucchiaiata di riso e con il cucchiaio della zuppa prendete un pochino di brodo, versatelo sul riso e assaggiate: risulterà molto meno piccante rispetto ad assaggiarlo da solo!)
Servendovi dai diversi piatti centrali, potete cambiare sapore ad ogni boccone, e se siete persone ordinate, mantenendo il riso al centro del piatto, potete mettere le diverse pietanze a destra, sopra, sotto o a sinistra per evitare che i gusti si mischino troppo.
Ma se siete da soli o se siete solo in due e non volete ordinare tre o quattro piatti diversi? Nessun problema, esistono i menù “a piatto singolo”.
Ecco qui un piatto singolo riso in bianco + brasato di (costine di) maiale.
Anche qui, non mangiate il maiale a parte e poi il riso (o viceversa)!
Vanno assaporati insieme, accompagnati dal brodino che vedete nel bicchierino in basso a sinistra che va versato sul riso (o sul maiale a seconda di come preferite).
Qui un altro tipo di piatto singolo con riso e, partendo dai cetrioli in alto e scendendo verso destra, mango aspro, cipolla, peperoncino, frittata, wustel dolci, altri peperoncini e limone.
Ovviamente potete decidere di non mescolare i peperoncini insieme al resto o di metterne solo una parte di essi, e potete scegliere se mescolare tutti gli ingredienti con il riso o se assaggiare un determinato “ingrediente” con il riso o insieme a qualcos’altro: dipende tutto da voi!
Come vi dicevo però se ordinate il riso fritto, quello che vi arriverà in tavola sarà un piatto unico già “pronto” da mangiare, senza dover mescolare ingredienti vari o servirvi da altri piatti centrali.
Allora, sono riuscita a farvi vedere il riso sotto un altro punto di vista?
Spero di sì, perché vorrei davvero evitare che qualcuno di voi faccia l’esperienza che fece mio papà quando mangiò per la prima volta in Thailandia.
Mi hanno raccontato infatti che gli servirono un piatto di riso in bianco e una zuppa di Tom Yum molto piccante, mio papà non sapendo di doverli mangiare insieme, si ritrovò a cercare di mangiare la zuppa senza grande successo (era troppo piccante per lui all’epoca!) e poi mangiare quasi un quarto del suo piatto di riso in bianco insipido senza capire come mai i thailandesi dicevano che quello era uno dei piatti locali più famosi.
Per fortuna mia mamma intervenne in tempo spiegandogli che non doveva ragionare come se fossero una zuppa di pesce e un risotto italiani, ma che doveva mangiarli insieme, usando il riso a mo’ di pane, accompagnando le altre pietanze che erano presenti in tavola.
Anche qui, se non siete sicuri di come si mangia una determinata cosa, ricordate le mie parole: guardatevi intorno e osservate come fanno gli altri al tavolo con voi!
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