Fin da quando frequentavo lo IED e avevo cominciato a sperimentare con gli acquerelli, questa tecnica mi aveva affascinato, ma nonostante mi piacesse l’effetto finale di quei disegni, non ho mai approfondito l’argomento.
Per Natale però, sono rimasta conquistata da un kit di gouache, pensato per i principianti e per i professionisti, ideato da Mossery in collaborazione con l’artista francese Sibylline Meynet (vi consiglio di dare un’occhiata al suo profilo Instagram per vedere i suoi bellissimi lavori!) e ho deciso di darmi un’opportunità per avvicinarmi a questa tecnica pittorica.
Cos’è la gouache?
Il termine Gouache è francese, ed è utilizzato per indicare una tecnica a metà tra le tempere e l’acquerello. Il risultato è un colore più coprente e opaco e può essere utilizzato per realizzare diversissimi tipi di disegni, dai bozzetti realizzati nel quattordicesimo secolo, epoca in cui è nata questa tecnica pittorica, a disegni a tinte piatte come quelli realizzati da Sibylline.
Esiste un termine italiano per definire questa tecnica, ovvero “Guazzo”; entrambe le parole derivano dal latino volgare anche se ci sono diverse scuole di pensiero al riguardo: secondo alcuni deriva dal termine “aquatio”, ovvero provvisto di acqua, secondo altri invece derivare dal termine “guado”.
La Gouache ha una base acquosa simile ai colori a tempera, e in passato era anche conosciuta come “tempera magra”. In realtà la Gouache è più opaco per l’aggiunta di un pigmento bianco mescolato alla gomma arabica che permette di coprire facilmente i colori sottostanti.
Gouache acrilico e Gouache normale
La prima differenza da sapere quando ci si avvicina a questa tecnica è quella tra il Gouache normale e il Gouache acrilico.
Il Goache normale consiste in un pigmento naturale che può essere attivato tramite l’acqua. Ciò significa che è possibile riattivare un colore asciutto semplicemente bagnandolo, ideale per effettuare qualche piccola modifica nei propri lavori in un secondo momento.
Il Gouache acrilico è un colore che mischia il Goache normale e colori con base acrilica; al contrario di quello normale, il Gouache acrilico una volta asciutto non può essere riattivato. Ciò permette di stendere più facilmente un colore sopra l’altro senza rischiare di ottenere sfumature, e sono l’ideale per chi ama dipingere utilizzando le tinte piatte.
Sibylline per le sue opere utilizza il Gouache acrilico, che è lo stesso presente nel kit di Mossery. Ammetto di aver esitato un po’ prima di ordinare il set, ed infatti le tirature erano limitate, e quando finalmente mi sono decisa, il primo ordine possibile sarebbe stato ricevuto a Marzo.
E l’ordine, dopo un assurdo viaggio, è finalmente arrivato nelle mie mani la scorsa settimana.
Mossery
Alcuni potrebbero conoscere questa marca tramite le varie inserzioni sui social (o, almeno, è così che li ho conosciuti io). Mossery è un brand di cartoleria con sede in Malesia e che spedisce in tutto il mondo, che realizza principalmente quaderni personalizzati con copertina rigida i cui inserti possono essere cambiati mano a mano che si finiscono.
Perché dico che il mio pacco ha fatto un viaggio assurdo? Perché la Malesia e la Thailandia sono confinanti, quindi in teoria il pacco sarebbe dovuto arrivare in pochi giorni. Invece, per qualche strano motivo, ho seguito sul sito di spedizioni il tragitto del pacco, che è partito dalla Malesia, transitato in Cina e poi arrivato in Thailandia.
Ad ogni modo, il ritardo è stato solo di un paio di giorni, quindi non voglio lamentarmi eccessivamente. Anche perché il contenuto era davvero da lasciare senza fiato.
Non solo un quaderno per gli esercizi, uno spesso quaderno bianco racchiuso in una sovracopertina rigida caratterizzato da una meravigliosa illustrazione autunnale dipinta da Sibylline, e un libretto di istruzioni, che guidano ai vari esercizi e danno spunto sui colori da utilizzare, nel caso si avesse problemi a scegliere i colori per un’immagine, ma anche tante illustrazioni realizzate da Sibylline tra cui postcard, piccoli quadretti in formato A5, stickers e tutto ciò che serve per usare la gouache: 10 tubetti di colore, 3 pennelli di diverse dimensioni, 1 portamine con tanto di mine, 1 gomma e 1 rotolo di scotch di carta verde acqua, e due biglietti: uno verticale di ringraziamento da parte di Sibylline e uno grande come un bigliettino da visita, molto più semplice e su cui sono stampate le parole “This too shall pass” (“passerà anche questo”). Il tutto contenuto all’interno di un sacchetto grigio su cui compare il nome di Mossery.
Dipingere con la gouache è molto rilassante; ho passato il mio weekend a sperimentare con i colori e cercando di prendere la mano con i pennelli e soprattutto cercando di imparare a dosare l’acqua per ottenere la giusta consistenza.
Ammetto che ogni tanto mi sono fatta prendere la mano, e ho cominciato a sperimentare anche fuori dalle linee per creare macchie e sperimentare sfumature create tra colori diversi e l’aggiunta di bianco o tonalità simili.
Una frase mi ha colpito del piccolo libretto di istruzioni: non esistono errori nell’arte, quindi non aver paura di sperimentare. E così ho fatto.
Ho ancora molto da imparare, soprattutto per quanto riguarda il creare le linee, ma la cosa mi sta facendo divertire e non vedo l’ora che arrivi nuovamente il weekend per mettermi a pastrocchiare. E chissà, forse potrebbe anche tornarmi la voglia di continuare i disegni della sfida di Animal Crossing – ammetto che è passato molto tempo dall’ultimo disegno che ho fatto, e sebbene disegnare in digitale abbia molti vantaggi, l’idea di mettermi a fine giornata nuovamente su un display, dopo aver passato la giornata a lavorare al PC, non sempre mi entusiasma.
Vedremo come si evolverà la situazione… in ogni modo, vi terrò aggiornati!
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