Oltre ad Ayutthaya, un’altra famosa città antica thailandese è Sukhothai. Se infatti andiamo a guardare nella storia thailandese, vedremo che in realtà Sukhothai non è semplicemente il nome di una città, bensì è il nome del regno che precede la fondazione del regno del Siam.
Storia del regno di Sukhothai
Il regno di Sukhothai occupava la maggior parte dei territori dell’odierna Thailandia, ed è caduto a causa dell’assorbimento nel regno di Ayutthaya nel 1438. La capitale era l’omonima città di Sukhothai, nel nord della Thailandia.
Il regno nacque dall’unione dei popoli tai che avevano cominciato a migrare dalla Cina meridionale nei territori dell’Indocina a partire dalla seconda metà del 1 millennio d.C.
Sukhothai nasce come città basata sul commercio e come stato vassallo dell’impero Khmer. In seguito, dichiarò l’indipendenza proclamando il primo re di Sukhothai e l’inizio della dinastia Phra Ruang. La fondazione del regno di Ayutthaya nel 1350, portò ad un conflitto tra i due regni.
Nel 1378 l’esercito di Ayutthaya invase Sukhothai, obbligandolo a diventare uno stato vassallo. Nel frattempo, il re dell’epoca, Luethai, spostò la capitale a Phitsanulok, ma il regno di Sukhothai aveva già cominciato il suo declino, fino a unificarsi con il regno di Ayutthaya nel 1448.
L’unificazione dei due regni ebbe un’influenza culturale che portò ad utilizzare il titolo di “re di Sukhothai” per designare il principe ereditario del trono di Ayutthaya.
Influenze dal regno di Sukhothai
Tra le cose più importanti che sviluppò il re Ramkhamhaeng il Grande, sovrano dal 1279 al 1298, fu la predisposizione nel 1283 dell’alfabeto siamese, ovvero l’attuale alfabeto thailandese composto da 10 simboli numerici, 44 consonanti, 32 vocali e 4 segni tonali.
E sarà sempre sotto il regno di Ramkhamhaeng il Grande che il regno di Sukhothai vede il suo periodo di massimo splendore. Infatti in questo periodo ci fu una notevole crescita economica, grazie anche ad importanti rapporti commerciali con l’impero cinese, e uno sviluppo artistico che ha prodotto numerose opere ispirate alla religione buddista.
Canoni artistici nel periodo di Sukhothai
In questo periodo, gli artisti analizzarono i testi canonici pali per definire le caratteristiche fisiche di Buddha e stabilire così degli standard a cui tutti potessero attenersi. Le figure di Buddha di questo periodo sono caratterizzati da:
- uno stile con volti snelli e ovali e linee sinuose ed eleganti;
- lobi delle orecchie allungati;
- capelli simili ai pungiglioni degli scorpioni;
- mani con dita lunghe e affusolate, e messe in posa come fiori di loto che stanno per sbocciare.
Nonostante la definizione di queste e altre caratteristiche, la pratica di fondere le immagini nel metallo invece di scolpirle fece sì che molte opere artistiche risultano privi di piccoli dettagli anatomici, andando così ad enfatizzare invece l’aspetto spirituale del Buddha.
Il parco storico di Sukhothai
Attualmente, le rovine dell’antica capitale possono essere visitati nel parco storico di Sukhothai, che viene considerato dall’UNESCO uno dei patrimoni mondiali dell’umanità. È gestito dal Dipartimento di Belle Arti che si occupa di preservare il sito per permettere ai thailandesi e ai turisti di visitare questa antica capitale. Diversi templi dell’area sono stati restaurati per essere riportati alla bellezza originale.
Il parco è diviso in 5 aree: la zona centrale e le zone nord, sud, est e ovest. L’area presenta 21 templi e le rovine del palazzo reale, circondato da mura a loro volte circondate da un fossato. Sono presenti inoltre 175 stagni, 147 pozzi e un sistema di acquedotti le cui tubazioni sono realizzate in terracotta smaltata.
Lo stile classico di Sukhothai è influenzato dagli stili khmer, cingalesi e mon, ed è possibile vedere diversi elementi che sono poi stati ripresi nell’arte siamese.
Cosa visitare al parco storico di Sukhothai
All’interno del parco sono presenti i resti del palazzo reale, che sono contenuti in un’area di 200 x 200 metri, e sono conosciuti con il nome di NOEN PRASAT.
È possibile visitare anche il MUSEO NAZIONALE RAMKHAMHAENG e contiene più di 2000 manufatti donati dall’abate del tempio di Ratchathani e dalla popolazione locale. Il museo fu inaugurato nel 1964 da parte di re Rama IX e dalla regina Sirikit.
Altre architetture presenti all’interno del parco sono le FORNACI THURIANG, che si compongono di 49 fornaci posizionate in 3 aree diverse e in cui venivano realizzati le ceramiche di Sukhothai, e la DIGA DI SARITPHONG.
I principali templi da visitare al parco di Sukhothai
Tra i vari templi, non possiamo non citare il WAT MAHATHAT, il tempio più importante del parco, fondato tra il 1292 e il 1347. Il design si basa su un mandala, il quale si compone di uno stupa centrale, e fu costruito per custodire le reliquie del Buddha, circondato da 8 stupa più piccoli, posizionati nelle 8 direzioni. La base dello stupa principale è a forma di bocciolo ed è adornata con 168 sculture in stucco che rappresentano i discepoli buddisti che camminano con le mani giunte in segno di saluto. Ai lati dello stupa centrale, sono presenti due immagini di Buddha alte 9 metri.
Tra gli altri templi troviamo:
WAT SI SAWAI
tra i templi più antichi, nacque come santuario indù per il dio Vishnu.
(Photo by poojames | Twenty20)
WAT PHRA PHAI LUANG
caratterizzato da uno stile di transizione tra l’arte khmer e l’arte siamese; la maggior parte degli stucchi sono stati conservati all’interno del museo.
(Photo by Masterpoy | Wikipedia)
WAT SA SI
un piccolo tempio posizionato in mezzo al lago nella parte nord ovest.
(Photo by dibrova | EnvatoElements)
WAT ASOKARAM
un antico tempio che rimase dimenticato per molto tempo.
(Photo by temple-thai.com)
WAT TRA KUAN
un piccolo tempio nell’area nord.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT CHANA SONGKHRAM
un piccolo tempio di cui rimangono solo le rovine dell’antico impianto.
(Photo by dibrova | EnvatoElements)
WAT PA MAMUANG
si dice che questo tempio fu fondato nel boschetto di mango che, secondo la leggenda, fu piantato dal re Ramkhamheang.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT CHANG LOM
un complesso di templi caratterizzato da 32 sculture di elefanti sulla base.
(Photo by Supanut Arunoprayote | Wikipedia)
WAT CHANG ROP
uno dei templi per i “monaci della foresta”, che preferivano praticare la meditazione e viveva nelle zone boschive. Questi monaci si distinguevano dai “monaci di città” che invece preferiva concentrarsi sugli studi e vivere all’interno dei monasteri/templi.
(Photo by Ruslik0 | Wikipedia)
WAT SI CHUM
in questo complesso è presente un enorme Buddha alta 15 metri e larga 11 metri.
(Photo by hs5ekv0 | Pixabay)
WAT SAPHAN HIN
ovvero il “tempio del ponte di pietra”, poiché originariamente doveva trovarsi in prossimità di un ponte. Qui è presente una statua di Buddha alta 12,5 metri.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT ARANYIK
un tempio che risale al XIII secolo e che presenta anche alcuni edifici in stile Khmer.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT CHEDI NGAM
un tempio con 4 nicchie su ogni lato, al cui interno erano presenti delle statue di Buddha.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT CHEDI SI HONG
si trova nell’area sud rispetto alla porta meridionale della città e presenta diversi rilievi in stucco che rappresentano diverse figure, tra divinità e animali come leoni e elefanti.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT CHETUPHON
ai quattro lati esterni del tempio sono presenti 4 differenti sculture di Buddha rappresentate in 4 posizioni diverse. Sul lato orientale c’è un Buddha che cammina, sul lato settentrionale un Buddha seduto, sul lato occidentale un Buddha in piedi e sul lato meridionale un Buddha sdraiato.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT TRAPHAN NGOEN
questo tempio è orientato in modo da essere illuminato sia all’alba sia al tramonto, e si trova nei pressi del cosiddetto lago d’argento.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT TRAPHANG THONG
questo tempio si trova al centro del cosiddetto lago dorato, ed è raggiungibile tramite un ponte pedonale. Questo è l’unico tempio attualmente attivo, in cui al momento vive una comunità di monaci.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT TUEK
in questo tempio sono presenti diversi rilievi in stucco sui lati esterni, su cui sono raffigurati scene ispirate alla vita di Buddha, e una statua di Buddha in posizione seduta realizzata in mattoni, e che al tempo doveva essere anch’essa rivestita in stucco.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
WAT SORASAK
diversi elementi di questo antico tempio sono conservati al museo.
(Photo by Hartmann Linge | Wikipedia)
Ed ecco un’altra meta che mi piacerebbe visitare prima o poi. Pensare a quanti posti pieni di storia sono ancora sparsi in tutta la Thailandia mi fa venire voglia di approfondire la storia di questo paese, anche se non è facile trovare libri al riguardo – in libreria ce ne sono molti, ma sono in thai, e io non sono ancora pronta ad affrontare dei tomi massicci in lingua thailandese! Ma chissà, forse per quando si potrà nuovamente viaggiare avrò trovato qualcosa di interessante da leggere!
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