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Ciao, sono un “Tom”

Tom tomboy
La cantante Nat del programma MikeThongKam ha stupito tutti con la sua dolcissima voce, a dispetto dell’aspetto maschile

Nello scorso post vi ho parlato del concorso di Miss Tiffany e delle sue “concorrenti” (se ve lo siete persi, potete recuperarlo QUI). Oggi, quindi, vorrei mostrarvi la “controparte”, ovvero il mondo dei Tomboy (“Tom”).

Chi sono i “Tom”

Qui in Thailandia con il termine “Tom” ci si riferisce a ragazze che hanno un’estetica più maschile, non solo per il taglio di capelli, ma anche per le divise e vestiti indossati, utilizzano “Krap” invece di “Ka” e spesso si riferiscono a se stessi utilizzando il maschile (quindi Pom invece di Chan), e sono generalmente lesbiche (anche se quest’ultima non è una caratteristica necessaria per essere considerata “Tom”).

Quando si capisce di trovarsi davanti a un Tom

Spesso è la voce a farci capire di trovarci davanti a un Tom. Nonostante l’aspetto mascolino, infatti, spesso queste persone hanno voci più alte e “dolci”, soprattutto quando cantano.

Ma la loro identità non impedisce loro di diventare un cantante famoso, e ogni persona può scegliere quale tipo di voce utilizzare per cantare. Un esempio famoso è Nat, che è stat* un* dei 4 finalisti del programma musicale Mike Thong Kam.

Il suo segno distintivo è il contrasto aspetto maschile-voce femminile, e grazie a questa combinazione Nat ha dimostrato che si può inseguire i propri sogni indipendentemente dalla propria identità sessuale, puntando a mostrare esclusivamente le proprie capacità.

Di seguito, una delle sue canzoni più famose:

Differenze fisiche tra Tom e ragazzi

Le differenze dei lineamenti asiatici tra ragazzi e ragazze non sono moltissimi, per cui bastano veramente pochi cambiamenti per i Tom per acquisire un’estetica maschile.

È sufficiente un taglio di capelli, un cambio di vestiti e un po’ di trucco per abbracciare un’estetica in cui ci si sente più a proprio agio, senza dover ricorrere per forza a operazioni chirurgiche (che invece sono più spesso preferite dai Ladyboy).

Regole formali

La cosa però, come anticipato nello scorso post, è vissuta con molta tranquillità dalla società thailandese, che però prevede alcune regole a cui i tomboy non possono sottrarsi.

Ad esempio, i Tom solitamente indossano la divisa scolastica femminile, mentre al lavoro possono richiedere la divisa che preferiscono. A dire il vero, non so se sia possibile per un Tom richiedere la divisa scolastica maschile. Nell’ufficio dove lavoravo ad Hatyai abbiamo avuto delle apprendiste Tom e le ho sempre viste con la divisa femminile.

Inoltre, da quanto so, sui documenti ufficiali deve comparire l’appellativo “Signorina” o “Signora”, e non mi risulta sia possibile attualmente cambiare il proprio appellativo. Direi che cambiare il proprio nome in un nome “più maschile” è molto più facile, anche se c’è da sottolineare che socialmente parlando, i thailandesi utilizzano molto più spesso i soprannomi che i nomi reali.

Rapporto tra Tom e società thailandese

Per il resto, voglio riconfermare ciò che vi ho già detto, ovvero che mi è capitato di conoscere e di lavorare fianco a fianco con gay e lesbiche senza veder alcun atto di bullismo nei loro confronti da parte degli altri colleghi.

Con mia piacevole sorpresa, ho scoperto che persino nelle famiglie musulmane i ragazzi e le ragazze possono vivere la loro omosessualità senza problemi, portando anche i fidanzati o le fidanzate a casa durante le festività a conoscere la famiglia o a fare gite insieme.

Figure “Tom” anche nei media

presentazione di sailor Uranus nel manga
“Urano… è sia un maschio e una femmina. È una Guardiana che possiede le forze di entrambi i generi”
Tom tomboy

Il fenomeno dei Tomboy non è una “moda passeggera” come potrebbero pensare alcuni, ma uno stile di vita che, così come per le Ladyboy, è stato accettato in Asia, tanto da entrare di diritto anche nelle opere di fantasia.

Chi ha la mia età (classe 1988), non potrà non pensare a Heles/Haruka/Sailor Uranus che già una ventina di anni fa mostrava un personaggio mascolino, pur essendo in realtà una ragazza, e che divenne molto popolare tra molte bambine, pur non influenzandone affatto le scelte amorose.

Molte bambine ammiravano la forza di volontà e la determinazione di Heles, da contrapporre alla debolezza e alla mancanza di fiducia in sé delle figure femminili come Bunny/Usagi che necessitavano spesso dell’intervento di qualcun altro che le salvasse, o che le mettessero nella situazione di poter salvare la situazione senza troppi pericoli.

I Tom nella cultura popolare thailandese

Anche in Thailandia i Tom sono presenti nella cultura popolare, in particolare vorrei portarvi un simpatico esempio tratto dal mondo musicale. Si tratta del video di una canzone di qualche anno fa, che si intitola “Pom Rak Pua Kao” che si può tradurre in “Mi sono innamorato del marito/fidanzato di un’altra“.

Questa canzone però non è cantata da una ragazza, ma da un ragazzo, il quale scopre che la ragazza a cui sta facendo la corte è in realtà un Tom.

Vi lascio di seguito il video, se volete dare un’occhiata a questa simpatica storia, in cui però si scopre verso la fine che la Tom in questione è diventat* tale in seguito a una delusione amorosa, decidendo di non voler più soffrire a causa di un ragazzo.

Ma proprio nel momento in cui questa persona Tom comincia ad avere dei ripensamenti sulla propria scelta, arriva l’attuale fidanzata a insultare il protagonista, dicendogli di lasciar stare i fidanzati altrui.

Curiosità musicali

Nel video ricorre spesso l’immagine, e anche il suono, di uno strumento: il CHING, ovvero i cembali e non a caso.

Dovete sapere infatti che i CHING sono il simbolo usato nel linguaggio colloquiale per indicare le lesbiche: così come i due piattini uguali possono produrre un suono, così due ragazze dello stesso suono possono creare una relazione amorosa sincera e duratura. Di seguito vi lascio anche un brevissimo video (appena pochi secondi) che vi mostrano come si suonano.

Tom tomboy
Ching, o Cembali thailandesi

Oggi vi ho proposto diverse canzoni thailandesi, spero che vi siate divertiti a dare loro un’occhiata – anche se capisco perfettamente che la lingua possa impedire di capire appieno il significato del video, ma se volete conoscere qualcosa di più sulla cultura thailandese, da qualche parte bisognerà pur iniziare!

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