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OTOP: One Tambon One Product

OTOP: One Tambon One Product
Photo by nongkhai.cdd.go.th

Una delle mie fiere preferite in Thailandia è la fiera OTOP, la cui sigla sta per “One Tambon, One Product”.

Si tratta di una fiera con prodotti artigianali provenienti da tutte le province della Thailandia, e si svolge in differenti città e periodi, permettendo così ai prodotti di viaggiare e farsi conoscere per tutto il paese.

Ma prima di passare ai prodotti, voglio aprire una piccola parentesi sulla parola Tambon.

In Thailandia il territorio è diviso in Province, ogni provincia è divisa in Distretti più piccoli, e i distretti sono a loro volta divisi in Sotto-Distretti. La parola “Tambon” può essere quindi tradotta con “sotto distretto”, e potrebbe essere paragonato ad un “paese” o “città” italiano, che fa riferimento al suo “Distretto”, il quale potrebbe essere paragonato ad un capoluogo di Provincia.

Invece delle regioni, poi, qui troverete solo le Province, le quali solitamente portano il nome della città di riferimento. Ad esempio, la provincia di Phuket è composta da tutti i distretti e sottodistretti in cui è divisa l’isola, ma in realtà la città di Phuket è limitata alla parte che sulle mappe geografiche viene chiamata “Phuket Town”.

OTOP: One Tambon One Product

“One Tambon, One Product” vuole dunque indicare la volontà di prendere un prodotto di un determinato Tambon/Sotto-distretto e svilupparlo al meglio, in modo da renderlo un prodotto di qualità tipico di una determinata area.

Questo progetto, realizzato a partire dal 2001 sotto il governo di Thaksin, è volto a stimolare l’economia locale, e supportare tutti i produttori indipendenti tramite l’organizzazione di fiere sparse per tutto il territorio thailandese, durante tutto l’anno solare, a cui tutti i produttori iscritti al progetto possono partecipare.

OTOP: One Tambon One Product
Photo by kyotoreview.org

I prodotti che potrete acquistare ad una fiera OTOP sono molto vari tra di loro: potreste trovare vestiti realizzati con stoffe particolari, borse intrecciate di bambù o altre piante, creme medicinali realizzate con erbe e piante curative, oggetti in ceramica finemente decorati a mano, utensili in legno, gioielli particolare, persino mobili in teak e soprattutto tantissimo cibo!

Sarà difficile resistere a tutti gli assaggini gratuiti delle diverse bancarelle, ed è possibile inoltre trovare anche diversi piatti che solitamente non si trovano in quella determinata provincia.

Se vi capitasse di visitare una di queste fiere, vi consiglio di non lasciarvi sfuggire la bancarella del “Cha Yen” shakerato, tipico della provincia di Pattani; oltre che a essere uno spettacolo da guardare, il tè freddo thailandese di queste bancarelle è davvero ottimo!

Ci sono poi anche molte bancarelle che è difficile catalogare se non sotto il termine “hobbystica”: in particolare, voglio condividere con voi la creazione di questo bellissimo vaso di fiori e insetti realizzati a partire dalle foglie di palma secche!

OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari
OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari

Piegando e intrecciando con cura queste foglie allungate è infatti possibile dar loro nuova vita, creando delle specie di origami 3d a base naturale.

OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari

E la signora che vedete qui dietro, intenta a realizzare altri gamberetti e cavallette, da inserire nel vaso, realizzato da una canna di bambù, piega praticamente a memoria le varie forme, intrattenendo i clienti con qualche chiacchiera, come se quello che realizza fosse la cosa più facile del mondo!

Di seguito vi lascio qualche foto dettagliata e un video in cui potete vedere la nascita di una cavalletta per il mio vaso (ebbene sì, questo bel vaso è venuto con noi fino a Phuket per decorare l’angolo del corridoio tra la camera da letto e il bagno della nostra casa attuale). Buona visione!

OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari
OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari
OTOP: One Tambon One Product
Photo by Federica Maccari

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