Riso per tutti i gusti

Parlando di “riso thailandese” si immagina spesso un chicco di riso lungo e affusolato di colore bianco. In realtà esistono tantissime varietà di riso, diverse l’una dall’altro non solo per il sapore e l’odore, ma anche per il metodo di cottura e l’uso che se ne può fare.

In Asia infatti il riso non è usato solo come primo piatto, ma anche come dolce o spuntino, oltre che come “accompagnamento” ad altri cibi più piccanti, come i curry. Oggi vi voglio presentare alcune varietà di riso che potete assaggiare in questo paese: siete pronti a prender appunti?

Riso Jasmine

Questa varietà di riso, conosciuta internazionalmente come RISO JASMINE, oppure come “KAO HOM MALI” con il suo nome thai (dove KAO significa “riso”), ha i chicchi affusolati e molto profumati.

E’ il riso thailandese per eccellenza, ma non vedrete nessun thai mangiarlo con la forchetta: non dimenticate che non è un risotto, e anche da cotto, i chicchi non si amalgamano gli uni con gli altri come succede invece nel riso glutinoso o con il riso giapponese usato per il sushi.

Riso Nero

Questa varietà è di colore nero, ed è più “appiccicosa” rispetto a quella bianca di cui sopra, il che significa che necessita di una maggiore quantità d’acqua per cuocere.

Si tratta di un riso che nasce naturalmente di questo colore, una sorta di varietà di riso integrale, considerato più proteico del normale Jasmine.

Riso Integrale Rosso/Marrone

Il riso integrale più conosciuto però è una varietà di riso di una tonalità tra il rosso e il marrone, che spesso non viene cucinato da solo, come succede per il riso nero, bensì viene mischiato con il riso Jasmine; il chicco di questa varietà infatti ha ancora la crusca, il che lo renderebbe un po’ troppo “duro” da mangiare, se non ci fossero altri chicchi più “morbidi” insieme.

Riso Giallo

Attenzione! Quando parlo di riso giallo, intendo riso CRUDO di colore giallo, quindi naturalmente giallo.

Aggiungendo del curry con il riso Jasmine infatti potreste ottenere un riso jasmine di colore giallo, come nel famoso piatto “KAO MOK” (di cui vi allego una foto qui sotto) ovvero un riso al curry tipico dei piatti islamici e ottimo da abbinare a del pollo fritto.

Purtroppo il riso crudo giallo è una varietà abbastanza rara, e persino mia madre la conosce poco. Immagino sia una tipologia di riso integrale; ci è capitato di assaggiarne un po’ comprandolo al mercato e vi posso assicurare che è molto profumato, e non si dissocia molto dal gusto tipico della qualità Jasmine.

Riso Blu

Riso Glutinoso

Se consumato al ristorante, solitamente il riso glutinoso vi viene presentato così: in un piccolo cestino artigianale in cui viene preservato il calore del riso stesso.

Il riso “appiccicoso”, come l’ho sempre chiamato io nella mia ignoranza (a causa di una traduzione semplificata dal thailandese del termine “NIAO”, che si usa anche per indicare quando uno è troppo sudato ed è appunto “appiccicoso” – e lo si può sentire spesso dire dalle mamme ai figli per fargli notare che è ora di farsi la doccia) nel resto del mondo viene comunemente chiamato “riso glutinoso”.

Si tratta di una qualità di riso che può essere sia bianca, sia nera, e che, come si può intuire dal nome, si può mangiare senza posate, poiché i chicchi risultano appiccicati gli uni agli altri.

I thailandesi adorano mangiarlo in coppia con il pollo fritto (vedi foto sopra a destra), ed è uno dei piatti preferiti dei bambini, che possono mangiare tutto con le mani, senza posate; ma è anche il riso da accompagnare al Som Tam (o Papaya Pok Pok), la famosa insalata thailandese a base di papaya, di cui esistono mille varianti.

Piccola curiosità: i thailandesi credono che mangiare troppo riso glutinoso faccia venire sonno, per cui se dovranno guidare, noterete che non esageranno con le porzioni!

Vi saluto con quest’ultima immagine in cui vengono mostrate diverse varietà di riso a confronto. Avete mai avuto occasione di assaggiare queste tipologie di riso? Quale vi sembra la più gustosa?
Personalmente amo molto il Jasmine, ma ammetto che ogni tanto un bel piatto di pasta non si nega!
Ci vediamo al prossimo post!