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Wat Bang Thong a Krabi

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari

Un paio di domeniche fa, io e mia mamma abbiamo approfittato di una bella giornata per fare una gita e visitare un tempio che si trova al confine tra la provincia di Phang Nga e Krabi. Si tratta del tempio Wat Maha That Wachiramongkol, meglio conosciuto con il nome di Wat Bang Thong, caratterizzato da diverse strutture, tra cui le più recenti si distinguono grazie ai colori vivaci.

Wat Bang Thong a Krabi
la vista dall’interno dell’ingresso (cioè, dell’uscita dall’area del jedi) | Photo by Federica Maccari

Premessa: come vi ho già raccontato in questo post, con il termine “tempio” non si intende un singolo edificio, bensì l’intero complesso di edifici e del terreno che delimitano l’area adibita a tutte le funzioni e alla vita del tempio.

Il tempio fu costruito nell’anno 1940 su un terreno di circa 100 Rai (circa 16 Ettari) donato da tre thailandesi, il signor Plao Thongsiri, il signor Man Pengkit e il signor Muan Kamphan. Nei terreni adiacenti sono coltivati il caucciù e la palma da olio, due delle piantagioni più diffuse nel sud della Thailandia.

Wat Bang Thong a Krabi
L’ingresso al tempio | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
I 7 Buddha posti all’ingresso dell’area | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
dettaglio dello Yak | Photo by Federica Maccari

Quando si arriva al tempio, troviamo due grandi archi ad accoglierci, sopra i quali sono presenti 7 statue di Buddha, mentre ai lati sono presenti due Yak (nome con cui vengono indicati i giganti della mitologia thailandese), ma l’occhio viene immediatamente colpito dall’imponente struttura dorata alle spalle di questa porta (che introduce all’area parcheggio, dotata di bagni, adeguatamente nascosti sulla sinistra, e con un cafè per chi vuole rinfrescarsi con una bibita fresca).

Il jedi centrale è imponente non solo per la dimensione, ma soprattutto per il colore: quando siamo andate, il cielo era pieno di nuvole e quel giallo prepotente si stagliava sul bianco delle nuvole. Mi chiedo che impatto potrebbe avere quell’oro in contrasto con un cielo terso (e mi sono già ripromessa di tornarci in futuro in una giornata più limpida per poterlo vedere con i miei occhi).

Avvicinandoci alla strada pedonale che porta al jedi, vediamo due statue dell’elefante Erawan (di cui vi avevo parlato in questo post) seguite da colonne dorate ai lati, decorate con statue di elefanti alla base, e uccelli mitologici sulla cima, che sorreggono con il becco le lampade per l’illuminazione notturna.

Ai lati di questo percorso, possiamo vedere un piccolo tempio sulla sinistra, dedicato ad una divinità buddista a cui si accede tramite pochi scalini sorvegliati da due Phaya Nag (per rinfrescarvi la memoria su queste figure mitologiche, vi rimando a questo post), mentre sulla destra c’è un piccolo giardino con una statua del buddha Siddharta in meditazione e protetto da Mucalinda, un Phaya Nag a 7 teste.

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Il giardino sulla sinistra | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Dettaglio dell’ingresso al tempietto | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Il tempietto sulla destra | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Dettaglio del Phaya Nak | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by mamma Ralita

Arrivati alla fine del percorso, ci troviamo davanti a 3 porte che introducono effettivamente all’area del tempio. Per oltrepassare queste porte è necessario lasciare le scarpe nelle apposite scarpiere (presenti nell’area sulla sinistra), ed essere vestiti adeguatamente.

Wat Bang Thong a Krabi
Un esempio di come NON ci si deve vestire | Photo by Federica Maccari

Il posto in cui stiamo per entrare è un posto sacro, ed è per questo motivo che si esige rispetto dai visitatori; i buddisti non hanno problemi ad accettare la presenza di turisti e di credenti in altre religioni a visitare i loro luoghi sacri, ma chiedono che ci si vesti adeguatamente: niente gonne o pantaloncini corti, né scollature o camicie trasparenti. Un po’ come succede nelle chiese, se si è troppo scoperti ci si deve coprire.

Una volta passate le porte, il Jedi tornerà a colpirci visivamente, mostrandoci anche il verde e l’arancione della parte inferiore. Il Jedi è circondato ai lati da un giardino ordinato con vari passaggi in piastrelle di terracotta e graniglia.

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari

Se ci volgiamo a destra o a sinistra però a colpirci sarà il rosso delle pareti del porticato che circonda l’area del Jedi; un rosso intenso, con decorazioni dorate fini e dettagliate, in netto contrasto con alcuni elementi decorativi di un blu intenso, come alcuni soffitti di alcune aree, oppure lo sfondo dietro le statue di Buddha disposte lungo tutto il perimetro del porticato.

C’è da sottolineare però che dietro queste statue di Buddha si nasconde una storia più complessa; sulla base di ogni statua infatti è presente il nome di un monaco, con tanto di codice QR per scoprire la sua storia.

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by mamma Ralita

Dopo aver percorso tutto il porticato, ci siamo poi avviate verso il Jedi, notando solo una volta nel giardino della presenza di altre colonne con elefanti a decorare gli angoli di questo “chiostro” (so che tecnicamente non è il termine corretto per descrivere questo posto, ma credo sia il paragone più azzeccato per darvi l’idea di com’è questo porticato e dell’aria che si respira passeggiando lungo questo perimetro).

Il Jedi è dotato di 4 porte, ognuna decorata con statue differenti ai lati, ma i cui colori rimangono gli stessi che abbiamo visto finora, ovvero verde, rosso, oro e blu. Mentre cerchiamo di raggiungere l’unica entrata aperta, notiamo le decorazioni delle finestre rimaste chiuse; si tratta di fini disegni realizzati in oro su sfondo nero, rappresentanti alcune scene della vita di Buddha e personaggi della mitologia induista/buddista.

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari

Dalle finestre aperte invece sbircio verso l’interno, e ciò che vedo è un’esplosione di colori e decorazioni dorate, con diversi affreschi che illustrano alcuni importanti eventi della storia di Buddha (parte centrale) e del Paradiso (nella parte più alta).

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari

Finalmente raggiungiamo l’interno, e troviamo ad accoglierci una grande statua di Buddha, inserita in una struttura che ricorda un piccolo tempio, sulla cui base sono riportati i diversi segni zodiacali. La parte centrale ha un soffitto più alto rispetto al resto dell’interno.

Se fuori abbiamo incrociato davvero pochissime persone, qui dentro sono presenti molti più thai intenti a fare “Tambun”, pregare e fare offerte. Qui dentro ci si potrebbe davvero perdere, non per le dimensioni del Jedi, bensì per le numerose decorazioni e dipinti presenti: tutte le colonne sono decorate, in alcuni punti con maschere e visi, tutte le pareti presentano scene e storie diverse, ed è anche possibile trovare un’area dedicata alla futura incarnazione di Buddha.

Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
Dettaglio della statua che rappresenta la futura incarnazione di Buddha | Photo by Federica Maccari
Wat Bang Thong a Krabi
L’area dedicata alla prossima incarnazione di Buddha | Photo by Federica Maccari

Questo tempio merita davvero una visita; una volta usciti dall’area del Jedi, causa nuvoloni grigi, abbiamo deciso di tornare a casa (ed in effetti siamo arrivate a Phuket abbiamo trovato un po’ di pioggia), ma ci sono altre parti del tempio visitabili.

Insomma, se vi capita di passare per questa zona, vi consiglio di farci un pensiero, preparando vestiti adeguati, una bella bottiglia d’acqua per mantenersi idratati durante la visita, e magari dei calzini, per poter andare a far le foto nel giardino senza ustionarsi i piedi!

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