Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con il riso bollito, o, per dirla alla thailandese, Kao Tom ( ข้าวต้ม che potete trovare trascritto anche come Khao Tom). Quando ero piccola, se capitava che stessi male ricordo che mia mamma mi preparava sempre la minestrina. E ammetto di averla sempre apprezzata, anche quando stavo bene, con grande disappunto di mio papà che, invece, non amava mangiarla.
Mia mamma però, quando non stava bene, preferiva di gran lunga prepararsi del riso bollito – che però io non ho mai apprezzato granché.
Qui in Thailandia però quando una persona è malata non gli si prepara una minestrina, bensì del riso bollito: ebbene sì, anche il menù dell’ospedale prevede delle scodelle di riso bollito insapore, accompagnato da verdure cotte e, se siete fortunati, a un po’ di maiale secco.
Ed in effetti, quando è mia mamma a stare poco bene, preferisce di gran lunga mangiare una bella ciotola di riso bollito, lasciato su un fuoco lento finché i chicchi perdono la loro durezza e quasi si “sgretolano” nel brodo, a cui si può aggiungere un po’ di salsa di soia, ma durante la cottura non vengono aggiunti né dado o altre spezie che possano aggiungere del gusto a questo piatto.
Personalmente, il riso bollito, o Khao Tom, come direbbero i thailandesi, non mi fa impazzire. Proprio per niente. Ma è effettivamente qualcosa di delicato per lo stomaco, e facile da mangiare quando si hanno poche forze; ormai mia mamma sa che se sono disposta a mangiarlo di solito è perché non sto affatto bene. Esiste però una variante più gustosa e che ritengo personalmente più approcciabile.
L’alternativa
Si tratta del Joke, una specie di “zuppa”, ottenuta bollendo il riso finché i chicchi si “sgretolano” del tutto, andando a creare questa zuppa a cui spesso si aggiunge, durante la cottura, uno di questi ingredienti: pesce, gamberetti, maiale o pollo macinato.
Le differenze
La differenza principale tra Joke e Kao Tom riguarda il gusto: il Joke è pronto da mangiare, poiché durante la cottura del riso viene solitamente aggiunto un po’ di dado e perché il riso acquisisce il gusto del pesce/gamberetti/pollo/maiale che viene cucinato insieme, mentre il Kao Tom è molto insipido, e deve essere condito a parte, o accompagnato ad altri piatti.
Un consiglio: per rendere il Kao Tom più gustoso si può aggiungere un cucchiaino di salsa di soia e una bella spruzzata di pepe nero macinato!
Non solo per i malati
Ma non troverete il riso bollito solo sulle tavole dei malati: nel sud est asiatico infatti il riso è parte integrante della cultura culinaria, per cui può capitare di trovarlo anche in altri contesti.
In particolare, a colazione: mia mamma e le sue amiche solitamente amano ordinare per colazione una scodella abbondante di riso bollito con maiale macinato, un uovo alla coque, e condito con un po’ di ginger, pepe nero e un goccio di Nam Plah (se non sapete di cosa sto parlando, potete recuperarlo QUI ).
A volte, se il posto li prepara, si possono inzuppare anche dei dolcetti fritti a base di farina chiamati Patongko, che si accompagnano davvero bene a questo piatto.
Oppure potete trovare il riso bollito come alternativa al riso bianco durante un pranzo o una cena: come vi ho spiegato QUI, le tavole dei thailandesi si presentano con diversi piatti al centro della tavola, e ognuno ha il proprio piatto di riso in bianco dove mangerà ciò che prende dagli altri piatti con i “cucchiai di mezzo”.
Eventualmente è possibile chiedere una ciotola di riso bollito al posto del riso in bianco, ma ricordatevi di chiedere anche un cucchiaio in questo caso, poiché qui sono in molti ad essere perfettamente in grado di mangiare il riso bollito con le bacchette!
Lascia un commento