,

Riti e preghiere buddiste: il funerale thailandese

funerale thailandese
Persone in visita a Bangkok, per il funerale di Re Rama IX

Per rimanere in tema con il giorno di Ognissanti, mi sembra giusto parlarvi un po’ di come si svolgono i funerali in Thailandia, in particolare i funerali buddisti.

Personalmente, per me non è un argomento molto facile da affrontare, in quanto i funerali a cui ho partecipato finora, e fortunatamente sono pochi, sono state di persone che mi erano molto vicine, ma mi sembrava giusto farci un piccolo post, per spiegare un attimo quanto sia differente questa cerimonia rispetto a quella che tutti noi conosciamo, anche perché i funerali di stato del precedente Re Rama IX o Re Bhumibol sono stati sotto i riflettori per diverso tempo, e immagino che ci sia stata un po’ di confusione all’epoca su tutti i riti inerenti a questa occasione.

Qui però vi parlerò di come si svolge un funerale di persone “normali”, e non di persone appartenenti alla famiglia reale, per darvi le basi per capire la mentalità che si nasconde dietro a tutti questi riti.

A Villar Perosa, la mia amata città in Piemonte, c’è un pannello vicino alla vecchia biblioteca dove vengono affissi i necrologi: in questo modo tutti quelli del paese hanno la possibilità di sapere se è mancato qualcuno che conoscevano senza dover aspettare di saperlo dalla famiglia.

Ma qui non funziona così: bisogna telefonare ai parenti e ai conoscenti, e stampare dei cartelloni da mettere sulla strada, in modo da essere ben visibili anche a chi non conosce la strada verso il luogo dove verrà tenuto il funerale.

funerale thailandese
Uno dei cartelloni posti all’ingresso del funerale. I cartelloni di cui vi parlavo prima sono orizzontali e riportano la stessa foto che vedete in alto, con il nome, cognome ed età. Purtroppo non ho foto da mostrarvi, ma spero di essere stata chiara.

Sui cartelloni c’è solitamente la foto del defunto, il nome e il cognome, con il soprannome tra parentesi (perché dovete sapere che in Thailandia il nome vero è raramente usato se non nei documenti, ad esempio tutti mi conoscono come “Fede” ma pochi dei miei amici e colleghi si ricordano il mio “vero” nome, e anche io alle prime riunioni leggendo sui fogli i nomi dei miei colleghi non capivo chi fossero perché li ho sempre chiamati con il loro soprannome, ma questo è un argomento che approfondirò in un altro post) e l’età, che però solitamente non è quella “esatta”: per il funerale di un mio carissimo amico, gli aggiunsero un anno rispetto all’età che aveva, mentre per suo padre ne aggiunsero due.

Quando ho chiesto spiegazioni mi hanno risposto che si usa fare così per augurare al defunto di vivere di più nella prossima vita, intesa nel senso della reincarnazione buddista (è anche vero però che in Thailandia si crede anche all’inferno e al paradiso, ma la religione di qui è il risultato di un mix tra buddismo, induismo e taoismo, per cui gli insegnamenti di Buddha convivono con gli dei indiani, tra cui uno dei più venerati è Ganesh, e anche con divinità cinesi, senza contare anche le credenze nella reincarnazione, nei concetti di inferno e paradiso e nella preghiera dei defunti. Personalmente ho rinunciato a capire come possano così tante teorie diverse coesistere, e vi invito a fare altrettanto per evitare di farvi venire il mal di testa).

funerale thailandese
Un esempio di bara. In questa foto non avevano ancora sistemato i fiori.
funerale thailandese
La bara con le decorazioni floreali. Sulla sinistra potete intravedere il palco dove si siedono i monaci durante le preghiere.

Tornando a parlare del funerale, qui può durare dai 5 ai 10 giorni: solitamente vengono organizzati in casa, oppure al tempio. Probabilmente vi starete chiedendo: “Ma ci si tiene il defunto in casa per tutto questo tempo?”. Esatto, proprio così.

Il defunto viene deposto in una bara decorata, quelle dei funerali a cui sono stata rappresentavano delle case, e vengono posti all’ingresso del giardino di casa, con decorazioni floreali, un inginocchiatoio per permettere a chi viene al funerale di pregare e rivolgere un ultimo saluto al defunto.

Di fianco alla bara viene allestito un piccolo palco dove i monaci buddisti reciteranno una specie di “Rosario” ogni mattina e ogni sera fino al giorno della Cremazione.


Ma cosa si fa ad un funerale thai? Beh, si può pregare per il defunto davanti alla bara, poi si lascia un’offerta in una busta su cui bisogna scrivere il proprio nome sopra, e la si può lasciare ad uno dei parenti o in una scatola apposita presente su un tavolo solitamente posizionato vicino all’ingresso.
E poi si mangia!

I parenti del defunto infatti sono soliti organizzare da mangiare, allestendo diversi tavoli che verranno apparecchiati mano a mano che arrivano gli ospiti, poco importa a che ora si arrivi, troverete sempre un piatto di riso pronto da consumare, mentre potrete parlare un po’ con i parenti e con gli altri ospiti.

Se vorrete partecipare al momento di preghiera con i monaci, vi conviene andare al mattino presto o nel tardo pomeriggio, ma è sempre meglio chiedere conferma ai familiari.

funerale thailandese
Le decorazioni floreali e la bara vengono poste davanti al forno crematorio nel tempio, in attesa della cerimonia di cremazione.

La mattina dell’ultimo giorno del funerale, dopo che i monaci hanno pregato per un’ultima volta con i parenti, ci si sposta tutti quanti al tempio, portando le decorazioni floreali e altri oggetti che verranno poi lasciati in offerta al tempio insieme alla bara, che viene posta davanti al forno crematorio.

Dopodiché ci si raduna intorno ai monaci per fare un ultimo momento di preghiera con sermone prima di cremare il defunto. Ma prima del rito, se ancora non avete fatto colazione o se avete voglia di fare uno spuntino, potete mangiare un bel piatto di riso offerto sempre dalla famiglia del defunto.

Questa cosa del cibo, anche se inizialmente potrebbe sembrarvi strano, in realtà ha una sua utilità, non tanto per gli ospiti, ma fondamentale per i membri della famiglia: un lutto solitamente lascia molto scossi i familiari, e alcune persone particolarmente sensibili potrebbero perdere l’appetito o lasciarsi un po’ andar giù.

Mangiare in compagnia, sedersi un momento al tavolo parlando del più e del meno, o rivedendo alcuni amici che non si vedeva da tempo, può aiutare la famiglia a superare il lutto più facilmente, e credo sia per questo che i funerali qui durano così tanto.

Una volta cremato il defunto, la famiglia dovrà tornare alla normalità, ma avrà avuto il tempo di elaborare il lutto grazie alla presenza dei parenti, degli amici e dei conoscenti.

funerale thailandese
I monaci si preparano per il momento di preghiera. E quelli sono due cani del tempio, ovvero dei cani che sono stati salvati dalla strada e vivono con i monaci. I monaci li lasciano girare un po’ come vogliono, senza addomesticarli più di tanto, per cui è normale vederli andare e venire durante la cerimonia, anche se devo dire che questi qui hanno dormito quasi per tutto il tempo.

Il momento di preghiera vede raccogliersi intorno ai monaci tutta la famiglia e gli ospiti, e vede i monaci del tempio in fila seduti a gambe incrociate su un “palco” rialzato (di modo che i fedeli siano ad un’altezza differente rispetto a loro, e permettendo così di sedersi su delle sedie, invece di dover rimanere inginocchiati sul pavimento per tutta la durata della cerimonia).

I monaci si dispongono in ordine crescente da sinistra verso destra, per cui il monaco all’estrema sinistra è quello che è monaco da più tempo, mentre quelli all’estrema destra quelli che sono “arrivati da poco”.

Per chi non avesse mai sentito pregare in un tempio buddista, è un’esperienza molto particolare: per prima cosa, le preghiere non sono in thailandese ma in bali e sanscrito che per noi occidentali suona molto strano come fonetica, inoltre sono spesso “cantilenate”, acquistando musicalità nonostante non ci sia alcun strumento musicale ad accompagnare.

Solitamente monaci e fedeli non pregano nello stesso momento, ma si alternano. Vi lascio alcuni brevissimi video per permettervi di ascoltare ed immergervi per un attimo nell’atmosfera di preghiera buddista.

In quest’altro video potete sentire pregare i monaci.
I ragazzi che vedete passare si stanno organizzando per la fase successiva delle offerte, ed è per questo che alla fine del video potete sentire delle voci femminili chiedere se sia tutto a posto o se abbiano bisogno di aiuto.

Dopo il momento di preghiera è tempo del sermone: similmente a quanto avviene durante la messa cristiana, anche i buddisti si fermano un attimo a leggere le letture e a studiarle, aiutati dal monaco “Abate”, ovvero il monaco che avete visto seduto sul leggio al centro qualche foto fa.

funerale thailandese
Il monaco “abate” mentre recita il sermone (mentre i cani si sono addormentati, uno sotto il leggio e l’altro appena di fianco)

Quello che vedete nelle mani del monaco nella foto è la “lettura del giorno”, scelta appositamente per questa occasione. Come potete vedere non si tratta di un libro, ma di una specie di “foglio piegato a fisarmonica” che viene aperto poco alla volta man mano che si va avanti nella lettura.

funerale thailandese

Una volta finita la cerimonia, ci si sposta davanti al forno crematorio dove i parenti più stretti daranno l’ultimo saluto al loro caro, dopodiché tutti i partecipanti alla cerimonia possono prendere un fiore di carta e dare così omaggio al defunto prima che i monaci e i parenti tolgano le decorazioni e preparino la bara per la cremazione.

funerale thailandese

E con questa la cerimonia si può dire conclusa: i parenti verranno il giorno dopo a recuperare le ceneri e le ossa per finire la cerimonia, ma rimane un rito riservato ai familiari, e raramente vi partecipa altra gente.

Come vi dicevo però ho avuto modo di partecipare anche a questo rito, per cui vi porterò qualche immagine e vi darò qualche spiegazione.

funerale thailandese

Il giorno dopo la cremazione si va a recuperare le ceneri e le ossa rimanenti: queste verranno in parte conservate dalla famiglia se lo desidera, per metterle in un loculo, anche se ricordo di una mia ex collega che aveva al collo un ciondolo con le ceneri della nonna, e mi disse che nella sua famiglia ne avevano fatto uno per ogni nipote.

Dopodiché ci si sposta verso un fiume (in questo caso) dove le ceneri e alcuni fiori vengono rilasciati in acqua dopo un’ultima preghiera per augurare al defunto di trovare la pace.

funerale thailandese
funerale thailandese
funerale thailandese

Nel vivere quella situazione, mi è venuta in mente una frase dell’Ecclesiaste: “Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano alla polvere” (Ecclesiaste 3:20). E’ una frase che fa scaturire un sacco di pensieri, ma preferisco non aggiungere più alcuna parola: il silenzio credo sia d’obbligo in questo momento.

Se volete aggiungere voi qualche riflessione, o se vi è rimasto qualche dubbio, sentitevi liberi di lasciare un commento qui sotto o sulla pagina Facebook!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *