,

Come si dice l’ora in thailandese

Photo by Pixabay

Capire come si dice l’ora in thailandese può aiutare a capire meglio il rapporto molto rilassato che i thailandesi hanno con il tempo. In fondo, i thai sono conosciuti proprio per la loro filosofia “Mai Pen Rai“!

Mancanza di puntualità

Uno degli aspetti che potrebbe dare più fastidio a chi è puntuale, è la tendenza dei thailandesi a non essere mai puntuali. Ovviamente ci sono anche eccezioni, ma di solito i thailandesi hanno la tendenza a dare appuntamenti in maniera molto generica.

Ad esempio, potrebbero dare un appuntamento generico “ci vediamo nel pomeriggio” senza però specificare se verranno alle 2 o alle 4. Mi è anche capitato anche di prendere appuntamento con operai che sarebbero venuti l’indomani, senza specificare alcuna ora, e che poi mi hanno telefonato per disdire all’improvviso, magari senza neanche darti una spiegazione chiara ma limitandosi a un semplice “ho un Turà“, che si potrebbe tradurre come “ho un impegno.”

E tutto questo accade senza che i thailandesi si sentano minimamente in colpa.

L’esperienza è lo strumento migliore per capire i thailandesi

Ma quindi, come fare a gestire gli orari con i thailandesi? Personalmente, credo che lo strumento migliore sia l’esperienza. Dopo un paio di appuntamenti, sarà facile farsi un’idea dell’altra persona, e capire che tipo di ritardatario è.

Il trucco è di non cercare di cambiare l’altra persona, o di rimproverarla perché è in ritardo: la cosa più facile è cercare di adattarsi.

Sapete che quella vostra amica non vi dice mai l’ora con certezza? Allora siate voi a limitare il tempo per incontrarvi, dicendo magari che siete liberi solo dalle 3 alle 4.

Oppure se il tecnico per lavare l’aria condizionata che vi dice genericamente che passerà nel tardo pomeriggio, poi finisce per darvi buca perché non riesce a finire in tempo con gli altri clienti, potete telefonargli il giorno prima o nel primo pomeriggio per ricordargli che avete appuntamento e per chiedergli conferma della sua visita.

Mai Pen Rai: arrivare in ritardo non è la fine del mondo

Se da una parte può essere molto stressante trovarsi costantemente a gestire persone sempre in ritardo, dall’altra l’approccio rilassato dei thailandesi con il tempo può sicuramente più salutare per il nostro essere.

Gli imprevisti possono capitare in ogni momento, e arrabbiarsi quando accadono non ci aiuteranno ad arrivare in orario: meglio cercare di risolvere il problema e poi tornare alla propria tabella di marcia.

Ma c’è anche una soluzione molto semplice: comunicare. All’inizio, da persona puntuale quale sono, mi dava molto fastidio quando gli altri arrivavano in ritardo. Così ho fatto quello che mi sembrava più logico: l’ho detto alle altre persone.

“Ehi, io di solito sono piuttosto puntuale, e mi farebbe piacere se cercassi di esserlo anche tu. Se sei in ritardo mi puoi mandare un messaggio o telefonare?”

E, incredibile ma vero, molte persone hanno poi cercato di venirmi incontro e hanno cominciato a presentarsi con meno ritardo di prima. E questo, sommato al mio cercare di prendere meno seriamente i ritardi degli altri, arrivando ad assimilare maggiormente la calma con cui i thailandesi si approcciano con gli orari, ha decisamente migliorato il mio rapporto con gli altri.

Conoscere i numeri in thai per dire l’ora in thailandese

Per fare degli esempi di orari in thailandese ho bisogno di poterveli dire utilizzando i numeri in thailandese: per questo motivo qui sotto trovate una tabella con i numeri, in caso voleste ripassarli o consultarli durante la lettura.

Per approfondire l’argomento però vi consiglio di recuperare questa video lezione.

La scansione del giorno secondo i thailandesi

I thailandesi dividono la giornata di 6 ore in 6 ore: un giorno dunque si compone di 4 “fasi”, ovvero notte-mattina-pomeriggio-sera.
Le ore di ogni fase vengono chiamate in modo diverso, più precisamente secondo questa catalogazione:

Ore notturne

DALL’UNA DI NOTTE FINO ALLE 6 DEL MATTINO (escluse)(mezzanotte non è conteggiata perché, come in italiano, si dice direttamente mezzanotte e quindici, mezzanotte e mezza e non si usano particelle): prima di dire l’ora, si deve aggiungere la particella “TEE” (leggi “TI-I”) seguito dall’ora.

TEE + ORA
esempio:
4 del mattino = TEE SEE


Ore del mattino


DALLE 6 DEL MATTINO FINO A MEZZOGIORNO (escluso): dopo aver detto l’ora, si aggiunge la particella “CHAO” (leggi “CIAO”).

ORA + CHAO
esempio:
8 del mattino = PE-ED MONG CHAO


Ore pomeridiane


DALL’UNA FINO ALLE 3 DEL POMERIGGIO: prima di dire l’ora, si deve aggiungere la particella “BAI” (leggi “BAI”). (mezzogiorno non è conteggiato perché, come in italiano, si dice direttamente mezzogiorno e quindici, mezzogiorno e mezza e non si usano particelle)

BAI + ORA
esempio:
3 del pomeriggio = BAI SAHM MONG


DALLE 4 DEL POMERIGGIO FINO ALLE 6 DI SERA: come per CHAO, la particella “YEN” (leggi “IEN”) segue l’ora.

ORA + YEN
esempio:
5 del pomeriggio = HAH MONG YEN


Ore serali


L’ultima “fase”, quella serale per intenderci, è quella più complicata da ricordare, perché dalle sette di sera in poi le ore si contano in maniera diversa.

DALLE 7 DI SERA FINO A MEZZANOTTE (esclusa): dopo aver detto l’ora, si aggiunge la particella “THUM” (leggi “TUM”) ma attenzione perché dalle 7 in poi si ricomincia a contare da uno, per cui:

19.00 = 1 THUM (nueng tum)
20.00 = 2 THUM (song tum)
21.00 = 3 THUM (sahm tum)
22.00 = 4 THUM (see tum)
23.00 = 5 THUM (hah tum)


per ricapitolare: NUMERO + THUM

Dico che è un po’ difficile da assimilare perché i thailandesi si danno appuntamento alle 21.00 ma ti diranno “ci vediamo alle 3 THUM” e magari durante una conversazione ci vorrà un attimo a capire che ora intendevano.

Vi consiglio, se non siete sicuri di aver capito, di domandare effettivamente se sono le nove di sera, usando questa formula:

NUMERO + MONG (=ora) + YEN (=di sera)

Scopri di più nella puntata del podcast dedicata a come dire l’ora in thailandese

https://youtu.be/qiQD47P6niA

Ultimi consigli su come dire l’ora in thailandese

Vi sconsiglio di usare la nostra denominazione 21.00 perché qui non è molto usata, e potreste mandare il vostro interlocutore in confusione.

Ma non abbiate paura, i thailandesi sono molto gentili e solitamente non si fanno problemi a spiegarvi per bene cosa intendevano.

Autore

  • Federica

    Classe 1988, una curiosa “ragazza” (per l’età che ho, so che non dovrei più farmi chiamare così, ma vabbé) per metà thailandese da parte di mamma, e per metà italiana da parte di papà, appassionata di design, architettura e arte. Finita l’università ho voluto fare una pazzia: ho comprato un biglietto di sola andata per la Thailandia, dove è cominciata la mia avventura alla scoperta delle mie altre radici; non solo i luoghi, ma anche le persone e la cultura, così da imparare anche qualcosa in più su di me.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ottimizzato da Optimole