Molto spesso quando tra addetti ai lavori si parla di interior design, si tende ad usare alcuni termini tecnici solitamente in inglese (e questo capita non solo in italiano, ma anche in thailandese).
Il primo termine in cui potreste imbattervi è “CONCEPT”, ovvero l’insieme delle idee base per quanto riguarda un interno.
Per un interior designer è importantissimo definire il concept con il cliente per facilitarsi il lavoro, e darsi delle linee guida per il progetto.
Il CONCEPT è principalmente definito da:
COLORI: solitamente per questo step chiedo per prima cosa se ci sono dei colori che al cliente NON piacciono, e solo in un secondo momento quali sono i colori che gli piacciono o che vorrebbe usare nell’ambiente. Questo perché spesso i clienti non sanno quale colore vogliono, ma sanno benissimo quali sono i colori che non vogliono – molto spesso questi sono colori caldi e saturi come giallo, rosso e arancio.
STILE: un determinato stile può non essere interpretato da tutti alla stessa maniera (per esempio, il termine “stile contemporaneo” molto spesso porta a incomprensioni su cosa sia contemporaneo e cosa no) per cui questo step solitamente deve essere accompagnato da immagini di riferimento, che aiutino il designer, e anche il cliente, a capire cosa gli piace e cosa no. Solitamente per determinare lo stile del cliente mi concentro sui materiali, sulla complessità e sul numero dei mobili necessari in una determinata stanza e dal mood, ovvero dall’atmosfera che si vuole creare. Lo stile del cliente non deve per forza essere catalogato in uno degli stili conosciuti, ma anzi, può permettersi un minimo di personalizzazione che lo rende unico; ad esempio, ad una persona possono piacere le cornici vintage e allo stesso modo desiderare un ambiente moderno: in fondo è compito dell’interior designer trovare una soluzione che soddisfi il cliente, e non esiste uno stile giusto o sbagliato, ma solo uno stile che piace o non piace.
MATERIALI: Solitamente insieme allo stile si definiscono anche i materiali che si andrà ad utilizzare nel progetto; attualmente esistono sul mercato un’infinità di materiali diversi, sia naturali sia artificiali che imitano quelli naturali ma non presentano gli inconvenienti di quelli veri – ad esempio, per evitare il problema delle termiti, si può sostituire un pavimento in legno con uno di ceramiche effetto legno oppure con piastrelle in vinile la cui superficie imita le venature del legno.
NECESSITÀ/FUNZIONI: per questo punto è spesso necessario fare una piccola intervista al cliente, chiedendogli delle sue abitudini e del suo stile di vita. Ogni persona ha infatti delle necessità diverse dagli altri, ci sono le persone mattiniere che amano fare attività fisica, e magari necessitano di una stanza apposita per fare yoga, c’è chi invece ama i libri e vuole un soggiorno piccolo e confortevole per dedicarsi alla lettura, chi invece si diverte ad organizzare feste e ha bisogno di spazi con pochi mobili ma comunque esteticamente interessanti, chi ancora non ama cucinare, e gli basta avere una cucina modesta con un microonde e un piccolo frigorifero e chi invece ama mettersi ai fornelli e vuole non solo un’ampia isola a disposizione, ma anche una colonna forno e una lavastoviglie… ogni piccolo dettaglio richiama una determinata funzione di cui si dovrà tener conto nel momento in cui si progetterà lo spazio.
Insomma, il CONCEPT racchiude tutte le informazioni e le idee da tenere in considerazione durante la progettazione, e una volta definito il concept, sarà molto più facile arredare e progettare un qualsiasi interno. E con questo è tutto per oggi: ci vediamo nel prossimo post!
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