(quando si potrà viaggiare con serenità)
Sono ormai due anni che non viaggio, praticamente da quando sono comparsi i primi casi di Covid. Oggi vi dirò quali sono i 5 posti in Thailandia che vorrei visitare non appena si potrà viaggiare con serenità.
Mi ritengo molto fortunata di aver sfruttato il 2019 per viaggiare molto, non solo in Thailandia ma anche in Italia, quindi non ho patito immediatamente il non poter fare gite nel 2020 e 2021.
Ma ora, forse anche a causa dei problemi che ho avuto con la macchina recentemente, comincio a sentire un pizzico di nostalgia del viaggiare: fare ricerche su cosa visitare e dove mangiare, preparare le cose da portarsi dietro, programmare le varie tappe e controllare il meteo sperando di azzeccare dei giorni di sole… tante piccole attività che rompevano la normale routine per un giorno (o talvolta più giornate) fuori casa.
Ecco i posti che mi piacerebbe visitare in un futuro prossimo: come vi dicevo ieri su Ko-Fi (se non mi seguite ancora, sappiate che su quella piattaforma potete trovare contenuti inediti come “dietro le quinte” e riflessioni personali, pubblicate solitamente di Lunedì), non mi piace la frase “quando le cose torneranno come prima”, perché non è detto che il futuro che ci aspetta debba per forza essere peggiore di ciò a cui eravamo abituati.
È vero che le notizie di attualità non sono molto positive (non solo il Covid, ma anche le notizie riguardanti la guerra in Ucraina e la crisi economica mondiale che sta incrementando i prezzi in qualunque campo), ma chissà, magari questo “new normal” di cui si sta parlando molto (almeno qui in Thailandia) potrà rivelarsi uno stile di vita migliore di quello di prima, in cui vivremo ogni momento in maniera più consapevole e godendo appieno dei piccoli attimi di felicità quotidiani.
Hua Hin ( หัวหิน )
Voglio assolutamente riuscire ad andare a Hua Hin. È dal 2015, quando vivevo ancora ad Hatyai, che ho questa città in testa, anche a causa delle foto scattate dai miei amici durante le loro vacanze in questo posto.
In particolare a Hua Hin ci sono moltissime aree interessanti: la stazione con il suo stile tradizionale thailandese, il Santorini Park, un parco a tema che riprende l’isola greca di Santorini, The Venezia Hua Hin, che riprende appunto la celebre città italiana, il mercato notturno Cicada Market, il tempio Huay Mongkol dedicato al famoso monaco Luang Pu Thuad (หลวงพ่อทวด) e il parco Rajabhakti con i monumenti dei primi 7 re della dinastia Chakri
Ma dal 2015 ad oggi non sono ancora mai riuscita a trovare il giusto periodo per andarci, perlopiù a causa della distanza da dove abitavo.
Nonostante geograficamente parlando Hua Hin si trovi in una provincia del sud della Thailandia, in realtà si trova molto più vicina a Bangkok che alla Malesia. Il nome della provincia è Prachuap Khiri Khan, e si trova subito a sud della più famosa provincia di Phetchaburi, mentre a ovest confina con il Myanmar.
Hua Hin è una città sul mare molto conosciuta dai thailandesi, soprattutto da chi abita a Bangkok, ed famosa per le sue spiaggie e per i suoi mercati notturni. A Re Rama VII piacque talmente tanto che vi costruì un palazzo per le ferie estive. Inoltre, è nell’ospedale di Hua Hin che re Rama IX fu ricoverato dal 2004 al 2006.
Questi legami con la famiglia reale hanno fatto sì che Hua Hin non si trasformasse in una rumorosa città turistica, ed infatti girando per questa città si può ancora respirare l’aria di una piccola cittadina senza troppe pretese.
Hatyai ( หาดใหญ่ )
Se però potessi partire domani, credo che il primo posto in cui tornerei è Hatyai: forse è perché è la prima città in cui ho vissuto in Thailandia, ma sento un forte legame con questo posto, di cui ormai conosco i negozi, le strade principali e secondarie e i migliori posti dove andare a mangiare fuori.
Di Hatyai amo il fatto che sia in realtà una grande città sviluppata, in cui però si possono ancora trovare aree più naturali, come il parco sulla cui sommità sono presenti ben 3 templi buddisti differenti, mentre alla base ci sono diversi percorsi che si sviluppano attorno ad un bacino dove la Domenica spesso si vedono famiglie fare picnic oppure andare a dar da mangiare alle carpe.
Non potrei scegliere solo una meta da visitare ad Hatyai (se volete sapere che tempio è quello che vedete qui sopra potete recuperare questo post): vorrei davvero prendermi il mio tempo e vedere un po’ tutto. E la cosa positiva è che, nonostante le dimensioni, ad Hatyai ci si sposti molto facilmente rendendo così possibile vedere moltissime parti della città in un’unica giornata.
Songkhla ( สงขลา )
E, una volta raggiunta Hatyai, non può mancare una gita fino a Samila Beach, a Songkhla. Quella spiaggia l’ho vista sin da piccina, e ormai ho perso il conto delle foto fatte con la sirenetta e con le isole del gatto e del topo (se vi siete persi la leggenda di queste isole, potete recuperarla QUI).
Personalmente adoro le spiagge di Songkhla, piene di vita e di palme: qui c’è molta ombra, e sono moltissime le famiglie che scelgono questa spiaggia come meta per un picnic domenicale. Prima di venire a Phuket, ricordo che alcune aree vicino alla spiaggia si erano modernizzate, ma non so quanto questo cambiamento abbia influenzato quella zona.
E, oltre alla spiaggia, mi farei volentieri anche un giro nel centro storico, ammirando le case in stile sino-portoghese che si trovano solo qui e a Phuket, facendo foto e fermandosi nei locali tipici dove si cucinano ancora i piatti thailandesi secondo le vecchie ricette delle nonne.
E mi fermerei in città fino a sera, in modo da poter poi finire con una passeggiata al mercato notturno (anche se non so se ci sia ancora, oggigiorno).
Eh sì, rispetto ad Hatyai, Songkhla ha ancora quell’aura rurale da piccola città in cui si vive con calma, secondo il principio della “Slow Life” (forse un’aria simile a quella che si respira a Hua Hin?) che la rende molto particolare e rilassante da visitare.
Krabi ( กระบี่ )
La meta più vicina a casa, tra tutte quelle di oggi. Sebbene l’abbia visitata moltissimo nei weekend, quando vivevo ad Hatyai, Krabi non mi ha mai stufata: adoro la zona delle terme naturali, e non vedo l’ora di tornarci.
Si tratta di una zona molto fuori città, completamente immersa nella natura, ma molto conosciuta dai thailandesi, che arrivano da ogni provincia per sfruttare le proprietà benefiche di queste terme.
Abbiamo incontrato gente di Chiang Mai, Bangkok, Suratthani, Phuket e abbiamo persino avvistato turisti cinesi alle cascate termali che si trovano alla base della zona.
Anche qui, la modernizzazione ha portato alla creazione di vasche artificiali dove potersi fare il bagno più comodamente, ma io e mia mamma abbiamo sempre preferito immergerci nelle vasche naturali all’ombra degli alberi.
Mi piacerebbe davvero tornarci, anche per vedere come si è evoluta l’area, sperando che non sia stata troppo “artificializzata”.
Bangkok ( บางกอก oppure con il nome thailandese Krung Thep กรุงเทพฯ )
Ed infine, vorrei poter visitare Bangkok per bene (o Krung Thep, se volete usare il nome thailandese). La capitale thailandese è sempre stata molto difficile da girare, a causa del traffico, ma le ultime volte che sono stata lì, anche grazie alla linea BTS, raggiungere varie aree della città risulta molto più facile e veloce.
Ammetto che vorrei andare a Bangkok per due motivi: da una parte vorrei banalmente andare a fare shopping nei grandi centri commerciali della capitale (anche perché qui ci sono alcune librerie immense in cui amo perdermi mentre guardo con calma l’ampio catalogo di libri stranieri presenti solo qui), e dall’altra vorrei anche andare a visitare con più consapevolezza alcuni posti che avevo visto nel 2010, come ad esempio il museo Erawan.
Quando vivevo in Italia e venivo in vacanza in Thailandia, la capitale thailandese non mi affascinava molto, anzi, tendevo a preferire di gran lunga Hatyai. Negli ultimi anni però, forse anche grazie al miglioramento del mio thailandese, mi ha fatto apprezzare maggiormente la capitale, che ora vorrei poter esplorare con più attenzione e non solo nelle zone turistiche.
BONUS: Ayutthaya ( อยุธยา )
Avevo detto che avrei scelto solo 5 luoghi, ma non posso dimenticare Ayutthaya: la vecchia capitale siamese mi ha colpito sin dalla prima volta in cui ho visto i suoi templi, e ora vorrei davvero rivederli con un occhio più attento e una conoscenza maggiore della storia thailandese.
Ho lasciato fuori da questa classifica moltissime altre province, come Chiang Rai, Chiang Mai, Phatthalung, Nakhon Sri Thammarat, Trang… Non che questi posti non meritino di essere visitati, ma per gusti personali per ora quelle che vorrei vedere (o rivedere) in un futuro prossimo sono queste.
Poi, chi lo sa, il futuro potrebbe portare con sé molte occasioni di viaggio con condizioni serene non solo psicologicamente ma anche economicamente parlando…
Per ora mi limito a compilare qualche lista, fare qualche ricerca e prepararmi per quando i tempi saranno pronti.
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