Oggi vi voglio parlare di uno dei personaggi che credo siano più conosciuti in Thailandia che in Italia: il suo nome di battesimo è Corrado Feroci, nato a Firenze nel 1892, trasferitosi in Thailandia nel 1924 (all’epoca ancora Siam) e diventato ufficialmente cittadino thailandese nel 1943, prendendo il nome di Silpa Bhirasri, durante la seconda guerra mondiale.
Corrado Feroci: il padre dell’arte thailandese moderna
Cercando informazioni su Corrado Feroci, si troverà spesso anche il suo nome thailandese. Sebbene ottenere la cittadinanza thailandese non fosse affatto facile, il governo thailandese si impegnò per fargliela ottenere, in modo da evitargli la deportazione da parte dei giapponesi, i quali, dopo la rottura dell’alleanza tra Giappone-Italia (armistizio dell’8 settembre 1943) avevano cominciato a prestare maggiore attenzione ai cittadini italiani in Asia.
Corrado Feroci ottenne così la cittadinanza thailandese non solo a causa del momento storico, ma anche come riconoscimento per il suo operato. Infatti Silpa Bhirasri è attualmente considerato il padre dell’arte thailandese moderna.
La Silpakorn University
L’università Silpakorn a Bangkok è una delle più prestigiose scuole di belle arti della Thailandia, ed è caratterizzata da un logo, rappresentante il dio indiano Ganesh, un motto latino, ARS LONGA, VITA BREVIS, e un inno tutto italiano, la famosa “Santa Lucia” (si dice che Corrado Feroci usasse canticchiare questa melodia mentre lavorava).
L’inno della scuola
Una versione di “Santa Lucia” realizzata dagli studenti della Silpakorn. Alcuni potrebbero sottolineare come il loro italiano non sia perfetto, ma per un thailandese l’italiano è una lingua molto difficile da padroneggiare!
Se poi pensiamo che sono più di 70 anni che diverse generazioni di allievi hanno imparato l’inno a memoria, e senza l’aiuto di professori di origine italiana che potessero riprendere le imperfezioni di pronuncia, ritengo che sia ancora facilmente comprensibile e non così “storpiata” come interpretazione vocale.
E come direbbe mia mamma “se pensi che la loro pronuncia sia da rimproverare, allora comincia tu a parlare in thailandese! Poi ne riparliamo…”
La fondazione dell’università
L’università Silpakorn è stata fondata da Corrado Feroci a Bangkok nel 1943; attualmente è una delle scuole più famose, che comprende una vastissima scelta di facoltà: oltre alle facoltà di pittura, scultura e arti grafiche, arte, arti decorative e musica, ci sono anche le facoltà di architettura, archeologia, educazione, scienze, farmacia, ingegneria, comunicazione…
Inizialmente la scuola era soltanto un dipartimento di belle arti, fondato nel 1933 e comprendeva solo le facoltà di pittura e scultura. Nel 1943, anche grazie ai diversi lavori commissionati al professor Silpa Bhirasri/Corrado Feroci, la scuola acquisì prestigio e cominciò ad aprirsi anche ad altri dipartimenti.
Ma come ha fatto quest’artista fiorentino ad arrivare in Thailandia? Facciamo un passo indietro, e vediamo quali sono le circostanze che hanno portato Corrado Feroci in Thailandia
L’arrivo di Corrado Feroci in Thailandia
Corrado Feroci ebbe l’occasione di venire in Siam nel 1922, quando vinse un bando di concorso per artisti italiani organizzato dalla monarchia thailandese, sotto il regno di re Rama VI, che stava cercando di modernizzare il paese.
L’Italia era finita sotto i riflettori dei thailandesi dell’epoca grazie ai viaggi a Torino di re Rama V, che era rimasto affascinato dalla bellezza della città italiana. Ed infatti i contatti con artisti, ingegneri e architetti italiani (soprattutto piemontesi) andavano avanti dalla fine dell’Ottocento. Queste influenze possono infatti essere riconosciute in tutti i progetti di palazzi, ponti e monumenti presenti a Bangkok.
Inizialmente la sua avventura siamese fu come scultore di corte nel 1924, stipendiato dal Dipartimento delle belle Arti dell’Istituto Reale, e immediatamente “protetto” da parte del principe Naris, zio del sovrano, che rimase impressionato dall’opera che gli commissionò.
Nel 1926 Corrado Feroci organizzò il primo corso gratuito per aspiranti scrittori e scultori, che vide molti bravissimi artisti parteciparvi, e alcuni di essi furono assunti come assistenti nel dipartimento di belle arti. Il governo rimase talmente impressionato dal livello raggiunto dagli studenti del corso, che richiese all’artista italiano di organizzare una vera e propria scuola. I fondi però non erano sufficienti, perciò quest’idea fu temporaneamente messa da parte.
Il più grande cambiamento che visse sulla propria pelle fu però il cambio di governo nel 1932, quando, dopo un colpo di stato, la monarchia assoluta divenne monarchia costituzionale. Il Dipartimento di Belle Arti venne trasferito al Ministero della Pubblica Istruzione, e Corrado Feroci venne trasferito alla divisione di Architettura, per poi spostarsi nuovamente nella nuova scuola d’arte Silpakorn come docente e rettore, fondata grazie al direttore del dipartimento di Architettura stesso.
Ars Longa, Vita Brevis
La passione per l’arte di Corrado Feroci, lo portò a cercare un linguaggio universale artistico che potesse aiutare a carpire il significato più profondo dei capolavori delle diverse culture nazionali.
E per comprendere meglio l’arte thailandese, egli ne studiò anche la lingua, la cultura, il pensiero, la filosofia e la religione. Nei suoi studi si rese conto della necessità di preservare i capolavori dei diversi stili siamesi classici, facendo proposte per la loro conservazione e influenzando anche l’archeologia locale.
Come professore, cercò sempre di spronare i propri studenti ad esprimere la propria creatività, ed è ancora oggi visto come modello e come padre spirituale per ogni alunno (e ex-allievi) della Silpakorn University.
Una giornata dedicata alla memoria del professor Corrado Feroci
Ultima chicca: ogni 15 settembre gli studenti ed ex-studenti della Silpakorn University festeggiano “il giorno di Sin Bhirasri” (sebbene la traslitterazione sia “Silpa” in realtà i thailandesi lo pronunciano semplicemente “Sin”), poiché è proprio in questa data che si festeggia l’anniversario della sua nascita.
Ed è anche toccante sapere che, se vi capiterà mai di incontrare un ex studente della Silpakorn (come è successo a me), nel sapere che siete italiani, molto probabilmente, invece di indicarvi e dire “pasta, pizza e football” cominceranno ad intonare l’inno Santa Lucia…
All’estero quindi, la fama positiva dell’Italia e degli italiani è dovuta soprattutto grazie a questi grandi personaggi che hanno mostrato non solo quanto possa essere bella la cultura italiana, ma soprattutto hanno dimostrato la loro umanità nell’usare le proprie forze per migliorare la vita dei locali in un altro paese.
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