Il lavoro di un interior designer si divide principalmente in due parti: una fuori casa, per fare un sopralluogo (e di solito coincide con l’incontro con il cliente e la definizione del concept) e l’altra seduti davanti al pc.
Oggi voglio mostrarvi cosa c’è nella mia borsa quando devo andare in un sito (questo è il termine con cui intendiamo le case/edifici/interni su cui andremo a lavorare): siete pronti a questo insolito “what’s inside my bag”?
Carta & Penna
O meglio, io preferisco la mia agenda e una matita, anche se tanti miei colleghi usano una cartellina con dei semplici fogli A4 dove possono anche fare degli schizzi a mano sul posto (per esperienza posso dire che sia gli architetti sia gli ingegneri thailandesi amano disegnare “in grande”, e usano un sacco di carta durante i loro incontri).
Ovviamente, se ho già preparato qualcosa da far vedere al cliente, avrò con me anche le stampe da mostrare al cliente stesso.
Personalmente comunque uso l’agenda per appuntarmi le linee generali del concept, ovvero la tipologia dell’interno che andrò a fare, i colori e lo stile che piacciono e quelli che non piacciono al cliente, e altri appunti sullo stile di vita e sulle funzioni che dovranno esserci.
Prima usavo carta e penna anche per fare i rilievi, ovvero il rendere le misure delle stanze da progettare, ma da qualche mese ho preferito “aggiornarmi” e delegare questa funzione ad un altro importantissimo strumento tecnologico, ovvero
L’iPad Pro (e Apple Pen)
Ebbene sì, l’iPad sta pian pianino prendendo il posto dell’agenda (da cui però non riesco comunque a separarmi), soprattutto quando si parla di prendere appunti in un sito IN PIEDI, senza la possibilità di avere un piano di appoggio pulito.
Grazie all’app GoodNotes, che permette di avere a portata di mano infiniti taccuini a cui dedicare un soggetto differente, posso importare foto e prendere appunti con l’immagine di riferimento accanto, o fare degli schizzi direttamente su di esse, senza dover stare a disegnare tutto su un foglio di carta, e ritrovare immediatamente ciò di cui si era parlato settimane prima, senza perder tempo a sfogliare l’agenda.
Inoltre con l’applicazione AutoCAD, posso fare delle piante precise e rendermi immediatamente conto delle dimensioni della stanza (mentre quando le facevo a mano l’80% delle volte sbagliavo completamente le proporzioni), facilitandomi il lavoro per quando mi sarei messa al computer e invece di ridisegnare tutto da capo avrei già avuto una base su cui lavorare.
L’iPad inoltre è comodissimo per avere anche un portfolio di riferimento sempre a portata di mano, con immagini, stili, colori e anche cataloghi pronti da mostrare al cliente senza doversi portare una valigia dietro (mi è capitato di farlo, e ogni volta il cliente si spaventava per la mole di cataloghi che gli andavo a proporre).
Qualcuno potrebbe chiedersi: okay, la tecnologia può aiutare, ma serve proprio un IPad? Per molti anni ho usato la combo tablet Samsung Note 8 + cellulare Note 5, e devo ammettere che l’iPad vince a mani basse contro il tablet, non solo per le dimensioni (io ho un iPad 12,9 pollici che è grande praticamente il doppio del mio vecchio tablet) ma soprattutto per le App disponibili che saranno sì a pagamento, ma decisamente sanno fare il loro lavoro.
E ve lo dice una che non impazzisce per i prodotti Apple, ma da quando ho l’iPad la differenza con Android l’ho sentita, eccome: ora non so se ne potrei fare a meno!
Un Metro
Per prendere le misure serve non solo un posto dove appuntarle, sia esso un foglio di carta o dentro un’app, ma occorre avere anche un metro.
In Thailandia solitamente hanno il doppio sistema sia in centimetri, sia in pollici; addirittura ci sono anche metri appositi per i maestri di Feng Shui che riportano i “numeri fortunati”, ossia hanno evidenziati in rosso dei numeri che, secondo la tradizione cinese, portano fortuna (sì, mi è capitato di realizzare dei mobili di 89 centimetri e larghi 91 perché secondo il maestro di Feng Shui il 90 non era un buon numero per quella famiglia).
Personalmente cerco di avere con me sempre due metri: uno “a nastro” di 3 metri, e uno laser, comodissimo per i muri grandi e per le altezze. Ancora più dell’iPad, è il metro laser lo strumento di cui non posso più fare a meno: non potete immaginare la comodità di calcolare l’altezza di un soggiorno con soppalco senza l’aiuto di nessuno!
Inoltre mi ha velocizzato molto nella fase di rilievo, permettendomi di sapere, tramite un semplice click, quanto fosse largo un soggiorno, che magari misurava più di 8 metri.
Esistono poi laser che permettono di calcolare il perimetro o l’area di una stanza semplicemente impostando una determinata funzione al loro interno, ma solitamente queste cose le fanno i piastrellisti o posatori per confrontare le misure ricevute da noi designer.
Ho poi visto alcuni falegnami usare dei laser con bolle incorporate per assicurarsi della pendenza del pavimento e realizzare così mobili perfettamente diritti: come dico di solito, non è tanto lo strumento in sé a facilitare o meno un lavoro, ma è il saperlo usare o meno!
Una Borsa Capiente o uno Zaino
Sebbene qui compaia come ultima cosa, il primo pensiero per quando devo recare per fare un sopralluogo è il contenitore: quale borsa scelgo?
Dev’essere qualcosa di capiente per farci stare tutto, di un materiale che si sporchi difficilmente o che si pulisca facilmente (non potete immaginare quanta polvere ci sia in un sito! Soprattutto perché la maggior parte delle volte mi è capitato di andare in posti ancora in costruzione, dove magari non ci sono né gli infissi né i pavimenti.
E spesso non si può neanche appoggiare la propria borsa da qualche parte, non solo perché tutto è molto sporco, ma anche perché possono esserci operai che vanno e vengono, e perché solitamente mentre si parla con il cliente ci si sposta da una stanza all’altra e si necessita di avere tutto a portata di mano.
Fortunatamente ho un’aiutante speciale, mia mamma, che mi aiuta a tenere l’iPad mentre prendo le misure, o a tenermi i metri mentre prendo appunti, ma una borsa a tracolla con diverse tasche può essere l’ideale per poter cambiare spesso strumento, anche se negli ultimi tempi sto pensando di usare uno zainetto, così da poter bilanciare meglio il peso di tutto (purtroppo la tracolla mette il peso tutto su una singola spalla, portando con sé un leggero mal di schiena a fine giornata, oltre che a essere d’intralcio mentre si lavora – a volte).
e tanta Pazienza!
L’ultimissima cosa che bisogna avere è tanta, tantissima pazienza! Non solo perché il lavoro di rilievo è un lavoro di concentrazione, ma anche perché qui in Thailandia ai siti fa caldo, molto caldo, e spesso l’aria condizionata non è ancora stata installata e non ci sono neppure i ventilatori: portarsi dietro una bottiglia di acqua fresca è d’obbligo, così come vestirsi leggeri e cercare di mantenere la concentrazione nonostante il caldo.
Il trucco è prepararsi bene prima di arrivare al sito, facendo una lista di misure da prendere, di domande da fare, in modo da poter controllare di quali informazioni si ha bisogno e cercare di usare solo il tempo strettamente necessario per il sopralluogo, senza perdersi in dettagli inutili.
E con questo è tutto per oggi! Spero che vogliate continuare a seguirmi in questa avventura, per ora ancora non ho parlato propriamente di interior design, ma credo che sapere un po’ delle basi del lavoro del designer possa essere utile a tutti, soprattutto a chi non è molto informato su questo mondo. Intanto vi saluto, e vi auguro buon proseguimento in attesa di “vederci” nel prossimo post!
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