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Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore

Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore
Photo by Viktor Hanacek | picjumbo.com

Come avete cominciato il vostro 2020? Con un viaggio, una gita, una bella mangiata, circondati da amici e/o parenti?

Spero che il vostro nuovo anno nella nuova decade sia iniziato al meglio, e che stiate ancora lavorando sui vostri obiettivi; io invece avrei da ridire su come ho iniziato il mio 2020.

Soprattutto dopo tutto l’entusiasmo che avevo respirato a Novembre e che mi aveva accompagnato a Dicembre. Ma si sa che l’ultimo mese dell’anno è SEMPRE molto caotico: tra decorazioni natalizie (che non sono riuscita a mettere, con mia grandissima delusione), progetti da finire prima delle ferie, e vacanze dell’ultimo momento da organizzare, mi sono vista Dicembre scivolarmi addosso, ma avevo deciso di lasciarmi trascinare dalla corrente e godermi tutta quella frenesia, per poi tornare a casa a Gennaio e ricominciare con calma a riprendere in mano quelle poche linee guida che mi ero data per il nuovo anno.

Ma, sapete come si dice, gli imprevisti sono dietro l’angolo.
E al mio ritorno, invece di potermi riposare un paio di giorni prima di ritornare alla mia quotidianità, mi sono dovuta prendere quasi una settimana di riposo forzato, a causa di un’influenza intestinale che ha messo K.O. sia me sia mia madre (che poi si è scoperta anche essere allergica ad una delle medicine che ci hanno prescritto dopo averci dimesso dall’ospedale, a cui anche io ho patito alcuni degli effetti collaterali, con tremendi mal di testa che andavano e venivano senza preavviso – comunque, non allarmatevi: adesso stiamo meglio tutte e due).

Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore
Photo by Manki Kim on Unsplash

Fatto sta che ora sono indietro di una settimana: queste giornate stanno passando tra un impegno e l’altro, con giusto un attimo di respiro la sera, prima di andare a dormire, accompagnata da una buona tazza di tè caldo, nella mia nuova tazza comprata sul viaggio di ritorno all’Amazon Cafè (che non ha nulla a che vedere con il famoso sito di spedizioni), su cui c’è disegnato un bellissimo serpente Xiuhcoatl.

Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore
Photo by cafe-amazon.com

Questo serpente della mitologia Atzeca, chiamato anche “serpente di fuoco” o “serpente di turchese”, rappresenta il simbolo dell’infinito, essendo disegnato come un serpente che si morde la coda, rappresentando sia la morte sia la rinascita, la ciclicità del tempo o eterno ritorno, l’immortalità e la perfezione proprio come il suo cugino occidentale, il serpente Uroboro.
E allora mi sono detta “mettiamo in atto questa ciclicità, e riprendiamoci il tempo perduto!”.

Fine gennaio infatti è spesso il momento in cui tutta la grinta per l’anno nuovo viene meno, e con essa la voglia di mantenere i buoni propositi che ci si era dati meno di un mese prima.

Ma personalmente non voglio aspettare un altro anno prima di poter mettere in atto i miei progetti, e vi assicuro che per MyFedesign ne ho un sacco!

In fondo quello che serve per portare avanti un’idea non è il momento ideale, bensì il coraggio di cominciare e di mettersi in gioco: ecco quindi che questa settimana i post cominciano a essere pubblicati nuovamente con una certa regolarità, e mi rimbocco le maniche per alcuni progettini che spero di poter condividere presto con voi.

Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore

Ed è così che nasce la mia mood board per il 2020, realizzata con in sottofondo il video di Cristina (alias aCRIative Life su YouTube – una ragazza creativa, anche lei ex studentessa IED e interior designer come me, oltre a essere brava anche nella creazione di grafiche e di grande ispirazione per chi è interessato a temi come l’organizzazione, la produttività, la mindfullness e il vivere in modo più sostenibile).

I miei obiettivi da perseguire durante questo anno saranno:

  • SPERIMENTARE. Ebbene sì, questa parola d’ordine l’avete già vista l’anno scorso (se non vi ricordate di cosa sto parlando, potete rileggermi QUI). Lo scorso anno mi sono messa continuamente alla prova, e mi sono divertita, per cui ho deciso di continuare; e ho deciso di metterla come prima immagine nella mia mood board (che è diventata lo sfondo del mio iPad, in modo da tenerla sempre sott’occhio) per ricordarmi di avere sempre il coraggio di tentare qualcosa di nuovo, anche se poi dovessi scoprire che quella non è la mia strada, e con il rischio di non realizzare nulla di buono come primo risultato (ma si sa, nessuno nasce imparato, e gli errori sono necessari per migliorarsi).
  • AMARMI. E perdonarmi. Ed essere un po’ più severa con me stessa. Insomma, cercare un approccio con me più maturo, cercando di bilanciare il senso di colpevolezza che sento quando non sono produttiva, senza però adagiarmi sugli allori e usare quella “scusa” per non rimettermi all’opera. E allo stesso modo, riconoscere tutti i piccoli traguardi che riesco a raggiungere, e festeggiare, anche se in piccolo – magari con un buon pranzo al ristorante giapponese, con una gita fuoriporta alle terme, o una giornata dedicata allo shopping. E voi? Che rapporto avete con voi stessi?
  • CIRCONDARMI DI PUCCIOSITÀ. “Pucciosità” è un termine che ho usato spesso con le mie amiche, e se ho letto un sacco di persone dichiarare di voler “VIVERE NELLA BELLEZZA”, io preferisco di gran lunga “VIVERE NELLA PUCCIOSITÀ”.

    Perché le cose pucciose mi regalano un sorriso spontaneo sul viso, e mi rallegrano la giornata.

    E, come le mie amiche già sanno, io adoro Hello Kitty, e la mia macchina è sempre stata, dai tempi del liceo, “hellokittosa”, ovvero decorata internamente con coprisedili, coprivolante, coprispecchietto e molto altro tutto di Hello Kitty, e tutto rigorosamente R-O-S-A.
  • SCRIVERE DI PIÙ. Come ricorderete, a Novembre ho partecipato al NaNoWriMo (potete recuperare i post in cui ne ho parlato QUI e QUI). Ma la mia storia non è conclusa, e mi sono divertita un sacco a tornare a scrivere, e non ho alcuna intenzione di abbandonare questa passione. Chissà, magari per l’anno prossimo riuscirò a farvi leggere della storia su cui sto lavorando…
  • GODERMI LE PAUSE CON UN BELLA TAZZA DI TÈ FUMANTE. Non bevo caffè, ma sono decisamente tè-dipendente. Adoro il tè in tutte le sue forme, sia esso caldo o freddo, zuccherato o “naturale”.

    Ma, come mi ha ricordato il dentista, devo essere un po’ più attenta alle quantità di tè che consumo, per cui ho deciso di godermi una buona tazza di tè solo per i momenti migliori della settimana, o come ricompensa per qualcosa, in modo da aumentarne ancora di più la felicità nel poter assaporare questa bevanda.

    E poi, ho sempre trovato che bersi una bella tazza di tè caldo aiuti moltissimo a rilassarsi, proprio perché, essendo caldo, bisogna prender tempo per berlo tutto, non lo si può bere di corsa, come un caffè, ma assaporarlo poco a poco… e così facendo, rallento anche psicologicamente, tornando a vivere nella modalità “SLOW LIFE”.
  • MIGLIORARMI IN CUCINA. Non che non sappia cucinare, ma so fare poco, e con il fatto che mia mamma è molto brava in cucina, non sono molte le occasioni in cui mi metto ai fornelli.

    Ma mi piacerebbe sperimentare di più anche in questo campo (e magari imparare una buona volta a fare dei biscotti buoni!)
  • FARE PIÙ ESERCIZIO FISICO. Ebbene sì, il mio tasto dolente è proprio questo. Più che altro, il vero problema è quando mi rendo conto che i miei soliti vestiti cominciano a “starmi stretti”.

    (E l’Ottobre scorso è stato decisivo per l’aumento di peso, a causa di una brutta influenza che ha preso dapprima mia mamma, poi è passata a me, tenendo conto che non abbiamo potuto riposare, visto che proprio quella settimana avevo il concorso in Ambasciata a Bangkok, e ce la siamo dovuta portare dietro, con tutta la stanchezza che ne deriva, per diverse settimane.)

    MA! Ora sono abbastanza motivata, anche grazie al nuovo gioco “Fit Adventure” con cui mi alleno praticamente ogni sera, e che mi fa sentire meno il peso dell’allenamento, soprattutto perché, essendo sviluppato come un adventure game, distrae un po’ con la trama e i personaggi da battere.
  • ORGANIZZARE MEGLIO I MIEI SPAZI. Pur essendo un’interior designer, non avendo una casa mia (attualmente sono in affitto, e l’unica mia vera casa è in Italia), non ho mai potuto esprimere al meglio la mia creatività con decorazioni alle pareti o modifiche all’ambiente.

    Ma quest’anno ho deciso di cercare di essere più organizzata, più minimalista (sbarazzandomi di tutto ciò che non uso più – aver fatto diversi traslochi nel giro di 10 anni mi ha fatto vedere gli oggetti che mi circondano in una nuova prospettiva) e chissà, magari un giorno vi farò fare un tour della mia casa (o almeno del mio angolo lavorativo).
  • RILASSARMI. Uno degli ultimi punti riguarda proprio il relax: ogni tanto è bene staccare completamente la spina, spaziare la mente su altre cose, per poi tornare con più carica e determinazione sui propri progetti. Ed è bene farlo senza sentirsi in colpa con se stessi.
  • DISEGNARE DI PIÙ. Una delle passioni a cui vorrei dedicare più tempo è il disegno; ho sempre amato disegnare, fin da piccola, ma l’ho sempre solo delegato come passatempo, senza mai impegnarmici troppo. E forse, ora è arrivato il momento di dedicarmici con un po’ più di attenzione.
Buon 2020! Un anno iniziato al rallentatore
Photo by Green Chameleon on Unsplash

E voi? Che obiettivi avete per il vostro 2020?
E cosa ne pensate dei miei? Vi potrebbe interessare vedere, tra qualche mese, un post al riguardo, in cui vi riparlo di questi punti e vi aggiorno sul loro stato? Intanto vi saluto, e ci vediamo al prossimo post!

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