Premessa: non avevo mai pensato di fare dei post “dettagliati” sulla lingua thailandese, sia perché dubito che ci sia molta gente interessata a studiare e imparare questa lingua, sia perché per chi vuole farsi una vacanza è più facile imparare qualche frase da usare piuttosto che iniziare dall’ABC.
Dunque perché sto scrivendo questo post?
Perché credo che capire un po’ di più quello che ci sta dietro quelle strane lettere possa chiarire un dato semplice ma che viene spesso trascurato dagli italiani in visita qui: la Thailandia NON È l’Italia, e il modo di pensare dei thailandesi è diverso da quello degli italiani, non tanto per il pensiero in sé ma proprio come modo di arrivare a certi ragionamenti e di percepire la propria lingua.
Il thailandese è una lingua tonale che consta di ben 5 suoni diversi (quindi una parola assume un significato diverso a seconda del tono con cui è pronunciata).
Si compone di ben 48 consonanti e 32 vocali, queste ultime comprensive di forme “speciali” come vocali che io definisco “invisibili” in quanto non vengono scritte ma devono essere lette, e consonanti che se accoppiate devono essere lette come una vocale.
Non fatevi stupire dai numeri! Anche se effettivamente le consonanti sono 48 in realtà i suoni fonetici sono solo una ventina: è che i thailandesi suddividono ogni suono con una lettera diversa, per cui i suoni “C dolce” “C dura” avranno due lettere diverse a rappresentarle; oltre a queste il thailandese ha, solo per citare un paio di casi, 8 diverse “T” e 4 diverse “S”. Inoltre non mancano le consonanti “obsolete” che vengono usate solo in alcune parole e solo in casi eccezionali.
Anche i suoni fonetici delle vocali sono molti di più rispetto alle vocali effettive: ogni nostra vocale è infatti divisa in lunga e breve, per cui esiste la vocale “A lunga” e la vocale “A breve”. Nelle 32 vocali sono compresi anche i dittonghi.
Fino a qui vi ho parlato solo delle cose “in più” rispetto all’italiano, ma il thailandese è più semplice rispetto alla nostra lingua per alcune “mancanze”:
- non esiste la differenziazione tra maiuscolo e minuscolo, per cui ad ogni lettera corrisponde un solo simbolo
- non esistono articoli
- i nomi non hanno genere
- i nomi non sono né singolari né plurali
- i verbi non si declinano
E per questa introduzione è tutto!
Spero che sia stata una lettura interessante e che, anche se non avete intenzione di studiare approfonditamente il thailandese, possiate apprezzare questa serie di articoli. Se volete approfondire, non dimenticate di passare anche dal canale YouTube e cercare la playlist “Impariamo il thailandese con Federica e mamma Ralita”. Al prossimo post!
Lascia un commento