Quando si parla del Songkran, ovvero il capodanno thailandese, una delle prime cose che vengono in mente sono i gavettoni. Ma perché i thailandesi festeggiano gettandosi l’acqua addosso? Oggi scopriremo insieme la cerimonia del Rod Nam Dam Hua ( รดน้ำดำหัว ) che è strettamente legata alla tradizione dei gavettoni.
Il mese di Aprile in Thailandia
Aprile può essere considerato mese estivo in Thailandia, in quanto è uno dei più mesi più caldi di tutto l’anno. Per questo motivo, il Songkran è conosciuto anche come “festa dell’acqua”, poiché si festeggia proprio a suon di gavettoni.
Dietro a questa giocosa tradizione, che aiuta sicuramente a rinfrescarsi un po’ in questo periodo afoso, c’è in realtà qualcosa di più importante e cerimonioso.
Cos’è la cerimonia del Rod Nam Dam Hua?
L’acqua è da sempre sinonimo di purificazione e di rinascita spirituale: se durante la festa del Loi Kratong si affidano alle acque i propri sogni e si allontanano le preoccupazioni, durante il Songkran l’acqua diviene strumento attraverso il quale si può ricevere una benedizione.
La tradizione vuole che si preparino infatti delle ciotole con acqua, petali di fiori e borotalco liquido, e che si versi quest’acqua profumata sulle statue di Buddha o sulle mani dei membri più anziani della famiglia per augurare loro salute, felicità e fortuna, e per chiedere loro la benedizione per l’anno a venire.
In parte questa cerimonia può ricordare la lavanda dei piedi di cui si può leggere nel Nuovo Testamento, ed in effetti si presuppone che chiunque si appresti a fare questa pratica mostri un senso di umiltà nei confronti dei più anziani, mantenendo il capo basso durante la cerimonia.
Come si svolge la cerimonia
La cerimonia del Rod Nam Dam Hua è originaria della Thailandia del Nord, ma attualmente è praticata durante il Songkran in tutte le zone thailandesi. Si tratta di un rito che mostra particolare rispetto per gli anziani, com’è tipico di molte culture orientali.
Molto spesso durante questa cerimonia vengono disposte diverse sedie in fila, dove i più anziani possono accomodarsi. Ogni sedia ha di fronte a sé uno sgabello, o un tavolino, su cui è posata una grande ciotola in argento, al cui interno è presente dell’acqua profumata. Talvolta sono presenti anche dei petali di fiori. Sempre all’interno di questa ciotola è presente una ciotola più piccola, che viene usata dai più giovani per prendere l’acqua e versarla sulle mani della persona che è seduta di fronte alla ciotola – il recipiente più grande serve anche per raccogliere l’acqua versata, in modo da non sporcare il pavimento.
Di solito durante la cerimonia gli anziani rimangono fermi seduti, mentre sono i più giovani a passare uno dopo l’altro, facendo così una fila ordinata per poter bagnare le mani di tutti.
Da notare come, anche nelle immagini qui presenti, solitamente i più giovani si inginocchiano per terra, risultando così ad un livello più basso, proprio per dimostrare il proprio rispetto verso quella persona.
Chi si siede al posto degli “anziani” durante la cerimonia del Rod Nam Dam Hua?
Quando si parla di anziani, in realtà si parla di una categoria molto ampia: più genericamente, i thailandesi tendono a portare rispetto a chiunque abbia più anni di loro, anche se la differenza è solo di 1 o 2 anni. Ciò significa che, per la cerimonia del Rod Nam Dam Hua, chiunque può finire di sedersi al posto destinato agli anziani, a seconda delle persone che parteciperanno al rito.
Ad esempio, in famiglia solitamente i bambini versano l’acqua sulle mani dei genitori, che, a loro volta, possono versare l’acqua sulle mani dei nonni. Se la cerimonia si svolge a scuola, i bambini verseranno l’acqua sulle mani degli insegnanti, che diventano quindi gli anziani di turno, sebbene i maestri potrebbero non avere più di trent’anni.
Insomma, sedersi sulle sedie destinate agli anziani non è tanto una questione anagrafica, quando più una differenza d’età con chi parteciperà alla cerimonia e un desiderio di voler mostrare il proprio rispetto verso quella persona.
Cosa significa il nome della cerimonia?
La cerimonia “Rod Nam Dam Hua” può essere tradotta come “versare l’acqua sulle mani degli anziani onorati e chiederne la benedizione” (traduzione fatta con Google, ma il significato è proprio questo). Si tratta quindi sì di una cerimonia familiare, ma in realtà questo rito può essere fatto anche negli uffici, per mostrare rispetto nei confronti dei propri datori di lavoro, o nelle scuole, nei confronti degli insegnanti.
Variazioni della cerimonia: l’uso delle ghirlande di fiori
A volte gli anziani tengono tra le mani una corona di fiori, e possono decidere di usarla per bagnare scherzosamente la testa di chi gli sta di fronte, oppure di usare semplicemente le mani bagnate, per dargli una benedizione: insomma, una volta finita la fila sia da una parte, sia dall’altra, si sarà un po’ bagnati, ma a causa delle alte temperature di questo periodo nessuno si lamenterà!
La cerimonia del Rod Nam Dam Hua nei luoghi pubblici
Nei centri commerciali, nei templi e in altri luoghi pubblici, come banche, supermercati, posta, si potranno trovare delle aree decorate con fiori e statue di Buddha che i credenti potranno decidere di bagnare per fare Tambun e chiederne la benedizione per l’anno a venire.
Insomma, come potete vedere dietro ai gavettoni e agli scherzi con l’acqua c’è anche qualcosa di più: il Songkran ha anche una parte un po’ più seria, dove si cerca una speranza per l’anno nuovo, e si guarda a chi ha qualche primavera in più di noi per una benedizione, un augurio, e magari anche qualche consiglio e incoraggiamento.
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