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San Valentino in Thailandia e la comunità LGBT+

coppia LGBTQ+ thailandese che si sorridono abbracciati ad una bandiera arcobaleno
Photo by coffeekai | Twenty20

San Valentino è una festa ormai internazionale, che ha raggiunto anche la Thailandia, soprattutto grazie al suo lato più commerciale. Anche qui quindi i negozi si riempiono di rose, peluches e cioccolatini per la festa dell’Amore. Ebbene sì, qui San Valentino non è solo la festa degli innamorati, bensì una festa che guarda all’amore nel suo significato più ampio.

Le origini della festa di San Valentino

La festa prende il nome dal vescovo martire cristiano San Valentino di Terni, che viene commemorato il 14 Febbraio, giorno della sua morte avvenuta per decapitazione, dopo essere stato torturato.

La festa che conosciamo noi, però, non ha molti legami con la figura di questo santo; anzi, si pensa che le origini della festa degli innamorati siano in realtà legate alla festa pagana dei Lupercalia, dedicata al dio della fertilità Luperco, conosciuto anche come Fauno dai romani, e che riprende le fattezze del dio greco Pan.

Come molte altre feste pagane, anche i Lupercalia vennero “sostituiti” da feste cristiane, a volte senza un reale legame con il santo assegnato a questa festività. Ad esempio, la figura di San Valentino non ha davvero delle basi che permettano di definirlo “patrono degli innamorati”, anzi, guardando alla sua biografia sarebbe più sensato pensarlo come protettore di studenti e docenti.

mani che scrivono un biglietto di san valentino in rosa, accanto a dei pacchetti rosa con cuori
Photo by titovailona | Twenty20

Festa delle coppie e festa dei single

Non so se fosse una cosa della mia generazione, ma ricordo con chiarezza questa combinazione: se il 14 di Febbraio corrispondeva a San Valentino, ovvero la festa degli innamorati, il 15 di Febbraio invece era la giornata dei single, che festeggiavano nel giorno di San Faustino.

Ovviamente, dal punto di vista commerciale, San Valentino permette di vendere molto di più, mentre San Faustino è spesso stato visto come “una ripiega per tutti gli invidiosi che non potevano festeggiare il giorno precedente”.

San Valentino come festa dell’Amore nel senso più ampio

Qui in Thailandia, più che essere la festa degli innamorati, San Valentino. Questo giorno viene semplicemente chiamato “Wan Valentine” ( วันวาเลนไทน์ ), letteralmente: “Valentine Day” o “Giorno di Valentino”, è la festa dell’Amore.

Non è una giornata dedicata solo alle coppie, ma a chiunque provi un sentimento di amore verso qualcun altro. In fondo, l’amore può assumere diverse forme: amore fraterno, filiale, genitoriale, semplicemente un forte senso di amicizia ma anche amore verso se stessi.

Il “Wan Valentine” è una festa che appartiene a tutti, indipendentemente dall’età, dal credo religioso e dalla propria identità di genere. Tant’è che in questa giornata i thailandesi si augurano “Suk-San Wan Valentine” ( สุขสันต์วันวาเลนไทน์ ) tra di loro, che potremmo quindi tradurre come “Buon San Valentino” esattamente come si potrebbe augurare “Buon Natale!” o “Buon Anno!” (per approfondire come i thailandesi si fanno gli auguri per le festività, ecco l’episodio del podcast inerente).

tavolo con rose e cioccolatini per san valentino
Photo by MonaLiska | Twenty20

Comunità LGBTQIA+ in Thailandia: percezione sociale e legale

E quando parlo di “amore in senso ampio”, comprendo anche le coppie che appartengono alla comunità LGBTQIA+.

La Thailandia è un paese dalla mentalità aperta, basti pensare che esistono dei termini specifici usati per differenziare le varie identità (ad esempio Tom e Kratoey).

Personalmente, non sempre so come tradurre in italiano questi termini, perché non so se attualmente esistono dei termini specifici che non hanno una connotazione negativa.

Eppure, sebbene socialmente parlando sia molto probabile incontrare un thailandese in grado di accettare la comunità LGBTQIA+, legalmente parlando ci sono ancora delle mancanze.

Non generalizzare: non tutti i thailandesi ragionano allo stesso modo

Nelle prime settimane di Febbraio 2022, l’attuale Parlamento ha bocciato la proposta di legge per legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La società thailandese è molto aperta mentalmente, tant’è che la maggior parte delle persone della comunità LGBTQIA+ vivono apertamente la propria identità. Ho lavorato con colleghi dichiaratamente omosessuali e lesbiche, e nessuno sul lavoro li ha mai bullizzati per questo.

Sebbene alcuni potrebbero giustificare questa apertura mentale collegandola al buddismo, generalizzare non sarebbe corretto. Infatti, ho conosciuto famiglie musulmane con figli appartenenti alla comunità LGBTQIA+ che hanno accettato l’identità dei loro figli. Ma, così come esistono musulmani favorevoli alla comunità LGBTQIA+, esistono anche thailandesi buddisti che hanno rotto i rapporti familiari con i figli, una volta che essi avevano fatto coming out.

famiglia in cucina sullo sfondo della frase "All you need is love"
Photo by crystalmariesing | Twenty20

Diritti della comunità LGBTQIA+ in Thailandia

Insomma, dal punto di vista sociale la società thailandese ha mostrato di accettare la comunità LGBTQIA+ e i suoi membri. Ed infatti sono numerosi gli stranieri che vedono la Thailandia come un paese in cui gli “safe” in cui vivere la loro appartenenza alla comunità LGBTQIA+ senza venir discriminati.

Potete quindi capire il mio sconcerto nello scoprire che, in realtà, attualmente non ci sono (ancora) leggi che vanno a garantire i diritti delle coppie di persone dello stesso sesso.

Socialmente il problema del nome praticamente non esiste, anche perché i thailandesi preferiscono utilizzare il proprio soprannome nel quotidiano (soprannome che possono scegliersi da soli). Inoltre qui ci sono moltissimi nomi e soprannomi neutri, che possono quindi essere utilizzati sia da uomini sia da donne.

Proposta di legge per regolarizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso

In questo inizio di Febbraio del 2022, ciò che preme maggiormente riguarda i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La proposta di legge presentata in Parlamento dall’opposizione si basa su alcuni fatti di cronaca recente che mostrano le necessità della comunità LGBTQIA+.

Recentemente una donna è entrata in coma, e l’ospedale ha negato alla sua compagna di poterla assistere. Incapace di comunicare, la donna non è stata in grado di dichiarare le proprie volontà ai medici, che hanno perciò contattato la famiglia per sapere cosa fare.

In tutto ciò, la compagna di una vita non ha potuto far altro che rimanere ad aspettare, senza poter aver accesso ad alcuna informazione sulla donna, in quanto “legalmente estranea”. La donna è poi mancata, e, oltre al dolore della perdita della persona amata, la sua compagna si è vista negare la possibilità di ereditare la casa che avevano comprato insieme.

Quella presentata è una legge che non è percepita come qualcosa che potrebbe non venir accettata socialmente; quindi quali sono i motivi di questa bocciatura? Purtroppo la situazione politica thailandese attuale è più che complicata, e molti sospettano che la legge sia stata bocciata dal governo solo perché è stata presentata dai partiti dell’opposizione, e non da uno dei loro.

Preferirei non addentrarmi nella questione politica, anche perché non sarei in grado di essere oggettiva. Tuttavia questo è un altro aspetto contradditorio della Thailandia, che si compone di una società molto aperta mentalmente ma che, dall’altra parte, presenta una parte legale molto più rigida e conservatrice.

AGGIORNAMENTO MARZO 2024:

In data 27 Marzo, il parlamento thailandese ha approvato la legge per la legalizzazione dei matrimoni egualitari.

Nelle notizie internazionali, leggerete che la legge per ora è stata approvata alla camera bassa, e dovrà quindi passare anche al Senato. Infine, per essere ufficialmente messa in atto, dovrà essere anche firmata dal Re.

Nonostante questi ulteriori passaggi, che renderanno la legge effettiva a fine del 2024, la popolazione thailandese sa che la parte più difficile è stata fatta.

AGGIORNAMENTO GIUGNO 2024:

Il 18 giugno 2024 è stato un giorno storico per la Thailandia, perché il Senato ha approvato la legge sul matrimonio egualitario, rendendo il paese il primo del Sud-est asiatico a riconoscere legalmente l’unione tra persone dello stesso sesso.

Questo traguardo epocale è stato raggiunto dopo anni di attivismo da parte della comunità LGBTQ+ thailandese, che ha combattuto per ottenere uguali diritti e riconoscimento. Questa conquista è inoltre stata salutata con grande entusiasmo anche dalla comunità LGBTQIA+ internazionale.

L’approvazione della legge rappresenta un passo avanti significativo verso una Thailandia più giusta e inclusiva per tutti. Non solo legalizza il matrimonio per le coppie dello stesso sesso, ma garantisce loro anche gli stessi diritti delle coppie eterosessuali in materia di adozione, eredità e consenso alle cure mediche.

Sebbene ufficiosamente la popolazione abbia già festeggiato questa conquista, sulla carta è necessario ancora un passaggio. Entro 120 giorni infatti La legge sarà sottoposta alla firma reale e poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, entrando così finalmente in vigore.

La storia di nonna Pokchakorn e nonno Kan

foto del bangkok pride, con una coppia di nonne appartenenti alla comunità LGBT che festeggiano la nuova legge thailandese per i matrimoni egualitari

Tra le tante storie di coppie che hanno festeggiato apertamente la notizia del matrimonio egualitario (e che ovviamente hanno partecipato anche ai festeggiamenti del Pride Month) ci sono nonna Pokchakorn (66 anni) e nonno Kan (72 anni).

Una coppia che può contare ben 30 anni di vita vissuti uno accanto all’altra, e che ora possono finalmente legalizzare la loro unione. Ciò che mi ha colpito di più della loro storia sono state le lacrime che si sono formate nei loro occhi quando raccontavano le difficoltà nel fare coming out durante la loro giovinezza.

La mia esperienza positiva con i miei ex colleghi appartenenti alla comunità LGBTQIA+ mi ha influenzato a pensare che la società thailandese sia molto più aperta mentalmente. E non mi riferisco solo alla comunità buddista, ma anche a quella islamica (e, lo ripeto, mi riferisco alle famiglie delle persone che conosco). Sentire invece delle difficoltà che le due nonne hanno incontrato 30 anni fa mi ha fatto riflettere molto.

Una delle loro principali preoccupazioni però, si sofferma sul futuro prossimo. Non essendo sposate, anche solo firmare i documenti dell’ospedale e prendere decisioni per l’altra persona in caso di malattia può essere una difficoltà insormontabile.

Questa legge quindi è importante non solo per le coppie come quella di queste nonne, ma soprattutto per le nuove generazioni. La legge sul matrimonio egualitario rappresenta un messaggio di speranza e un invito all’empatia.

Ascoltare storie come questa ci fa capire quanto sia importante supportare leggi come questa, che permettono di costruire una società più inclusiva e garantendo eguali diritti a tutti i cittadini.

2 risposte a “San Valentino in Thailandia e la comunità LGBT+”

  1. Avatar Guido Brignone
    Guido Brignone

    Buongiorno. Forse lei è la persona che anni fa a Patong tradusse in thai il mio contratto di matrimonio con signora thai, con la quale sono tuttora felicemente coniugato. Viviamo almeno 6 mesi all’anno fra Khon Kaen e Patong beach. Leggo volentieri ciò che scrive.

    1. Avatar Federica

      Salve! Esatto, sono proprio quella Federica. Sono contenta di sapere che sta bene e che apprezza gli articoli sul blog! Grazie per continuare a seguirmi

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