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Mai Pen Rai: una frase thailandese molto usata

Mai Pen Rai
Image by Sasin Tipchai from Pixabay

“Mai Pen Rai” è una frase molto frequente nella lingua thailandese. Queste tre semplici parole possono essere interpretate in modo molto più profondo, oppure essere viste come una semplice frase di circostanza; sta a voi decidere quale significarlo darle.

Abbiamo già avuto modo di parlare di questa frase in questo post, ma ho pensato di riprenderla per parlarne un po’ più nel dettaglio. Inoltre, ho approfondito l’argomento anche in questo episodio del podcast.

Il significato letterale di Mai Pen Rai

Mai Pen Rai può essere tradotto con diverse frasi in italiano: dal semplice “non ti preoccupare”, oppure “non importa”, al “non ci pensare”. Quest’espressione può essere usata in diversi contesti, in varie situazioni, ed è per questo che non esiste una traduzione unica.
La vera ragione però sta nel fatto che la semplice traduzione letterale non può permettere ad un italiano di comprendere il vero significato di questa frase senza fare degli esempi.

Hakuna Matata?

Mai Pen Rai
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Chi si ricorda il famoso cartone animato della Disney, “Il Re Leone”, si ricorderà sicuramente del motto di Timon e Pumbaa, ovvero “Hakuna Matata“. Questa espressione swahili è traducibile con “senza pensieri“, e rappresenta un vero e proprio stile di vita; la vita di Simba con i suoi due amici nella foresta infatti sarà una vita molto semplice, in cui l’unica preoccupazione sarà quella di dover cercare del cibo giorno dopo giorno, mentre il resto del tempo potrà essere impiegato come meglio credono, tra una passeggiata senza meta o un bel bagno nel fiume.

Credo che non sia poi così sbagliato fare il paragone tra Mai Pen Rai e Hakuna Matata. In thailandese questa espressione è uno specchio della cultura thailandese, e dell’influenza buddista che incide tutt’oggi sul modo di vivere della popolazione.

Mai Pen Rai
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Un esempio buddista per capire cos’è il Mai Pen Rai

Il buddismo insiste sul concetto di “non attaccamento” fisico o materiale, invitando a riflettere in maniera semplicistica ai problemi che si presentano quotidianamente.

Se fate cadere un vaso di fiori, e questo si rompe sul pavimento, allora “Mai Pen Rai”. Non vi servirà a nulla piangere o arrabbiarvi: il vaso ormai è rotto, c’è poco da fare, se non pulire, facendo attenzione a non farvi male coi cocci, e cercare di salvare almeno i fiori, cercando un altro contenitore temporaneo.

Se un bambino inciampa, cadendo malamente per terra, e comincia a piangere, la madre gli sussurrerà dolcemente “Mai Pen Rai”, cercando di calmarlo, facendogli capire che se è caduto, in realtà non ha nessun graffio, e che quindi non si è fatto poi così male.

Se siete fuori con gli amici e rimane un’ultima fetta di pizza da mangiare, se la offrirete a qualcuno, solitamente questa persona vi risponderà “Mai Pen Rai”, anche nel caso in cui in realtà la volesse mangiare. Per convincerla, dovrete insistere, e l’altro la mangerà solo dopo che avrà avuto la conferma che nessun altro è interessato.

La cultura del “Kreng Jai”

Questo ultimo esempio potrebbe far storcere il naso a qualcuno: perché rifiutare, quando in realtà si vorrebbe accettare? Ciò deriva da un altro concetto fondamentale nella cultura thailandese: il rispetto. O meglio, il “Kreng Jai“, quell’attitudine per cui si cerca di non creare problemi ad un’altra persona.

Se Tizio offre l’ultimo pezzo di pizza a Caio, come può Caio essere sicuro che Tizio gliela stia offrendo “per davvero” e non solo “per educazione”? Dietro all’invito di prendersi l’ultimo pezzo di pizza, potrebbe nascondersi in realtà il desiderio di Tizio stesso di mangiar la pizza, ma di non volerlo fare senza prima interpellare gli altri al tavolo, per evitare di dare una delusione a qualcuno che magari ha già adocchiato quell’ultima fetta ma non l’ha ancora presa.

La risposta “Mai Pen Rai” di Caio dunque può dar la possibilità a Tizio di mangiarsi l’ultima fetta senza avere rimorsi, ma nel caso in cui Tizio insista affinché la prenda Caio, sarà Caio a poterla mangiare sicuro di non fare un dispetto a nessuno.

Allo stesso modo, se vi trovaste al ristorante con un thailandese e gli chiedeste cosa se sia il caso di ordinare le patatine fritte, egli potrebbe rispondervi con un “Mai Pen Rai, Arai Koh Dai“, ovvero “non ti preoccupare, va bene qualsiasi cosa“. Una risposta che a me, personalmente parlando, dà molto sui nervi.

Ma se si guarda la situazione dall’altro lato, il thailandese non vi obbligherà mai a prendere qualcosa che lui vuole mangiare, facendo prima ordinare a voi e, se fosse poi il caso, esprimere una sua preferenza per un altro piatto.

Mai Pen Rai = Non ti preoccupare…? Più o meno…

Mai Pen Rai
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Complicato? Beh, direi proprio di sì: la mentalità asiatica in fondo si basa proprio sulla cultura del rispetto dell’altra persona, con un’attenzione particolare per chi è più “anziano”, fosse anche solo di pochi anni.

Se da una parte quindi il concetto di “Mai Pen Rai” sta a significare “non ti preoccupare”, dall’altra parte dietro questa frase, in alcune situazioni, si nascondono dei ragionamenti contorti, che vanno invece in netto contrasto con questa affermazione.

E qui torniamo ad una affermazione di cui sono sempre più convinta: ovvero che la Thailandia sia una veramente un ossimoro, con cultura piena di contraddizioni che però riescono a convivere pacificamente nella mentalità dei thailandesi.

Capire la cultura thailandese

Ma quindi un Farang deve per forza riuscire a “leggere nella mente” di un thailandese per capire cosa egli voglia realmente? No, non preoccupatevi, un metodo per riuscire a superare questo ostacolo culturale c’è: basta parlare.

A molti dei miei amici ho spiegato e chiarito che voglio un rapporto chiaro e semplice. Se ti offro da bere, e tu mi dici di no, allora non ti porterò alcun bicchiere d’acqua. Se ti chiedo se vuoi l’ultima porzione di qualcosa, è perché te la voglio offrire per davvero, non lo sto facendo solo per educazione.

E vi assicuro che i thailandesi imparano in fretta: una volta che avrete chiarito come volete essere trattati, vedrete che anche per loro sarà più facile poter fare e dire ciò che pensano, invece di perdersi in “cerimonie” e pensieri troppo complicati.

Mai Pen Rai
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Ma torniamo al nostro vaso…

Come vi dicevo, dunque, da una parte la frase “Mai Pen Rai” può nascondere un atto di cortesia, in altre situazioni offre una risposta molto semplice a tutti i problemi che possono presentarsi e scombussolare la nostra quotidianità.

Come nel caso del vaso rotto, per quanto ci si possa soffermare su quanto quel vaso fosse bello, costoso e ricco di ricordi, oppure sulla colpa effettiva per cui quel vaso si sia rotto, magari eravamo distratti, oppure il gatto ci è passato in mezzo alle gambe e abbiamo perso la presa, o ancora, siamo scivolati o inciampati su qualcosa che era sul pavimento, ormai ciò che è successo non può più essere evitato.

Il vaso ormai si è rotto, ed è inutile rimuginarci su.

Tanto vale raccogliere i cocci, buttarli, salvare i fiori, ed andare avanti. Un thailandese vi dirà “Mai Pen Rai”, aggiungendo che l’importante è che voi non vi siate fatti male, e che la prossima volta vi ricorderete di fare più attenzione.

Imparate dai vostri errori, ma non fate sì che i vostri errori vi impauriscano e vi impediscano di crescere. E forse è proprio per questo motivo che questa frase, nella maggior parte dei casi, ha affascinato e continua ad affascinare i Farang che visitano la Thailandia.

2 risposte a “Mai Pen Rai: una frase thailandese molto usata”

  1. Avatar Daniela
    Daniela

    Trovo io tuo blog estremamente interessante, grazie di condividere con noi l’essenza della Thailandia.

    1. Avatar Federica

      Grazie mille! Sono contenta che i contenuti ti stiano piacendo ^_^

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