Anche quest’anno ho deciso di partecipare alla Drawtober, la sfida di disegno che si svolge nel mese di Ottobre. Quest’anno però ho voluto portarmi avanti, utilizzando il mese di Settembre per prepararmi adeguatamente a questa sfida.
Che cos’è la Drawtober?
Ormai si tratta di un’appuntamento autunnale fisso: infatti nel blog potete trovare diversi post inerenti questa sfida di disegno (potete recuperare tutta la lista di post QUI). Nella pratica, la Drawtober prevede di realizzare un disegno per ogni giorno del mese di Ottobre, e nasce infatti dall’unione delle parole Draw (disegnare) e October (Ottobre).
Ma come scegliere cosa disegnare? Per fortuna, su internet si possono trovare diverse liste di soggetti, uno per ogni giorno del mese, e diversi ogni anno. Le liste possono essere create da chiunque, e spesso molti artisti scelgono i temi e, di conseguenza, creano una variante della Drawtober, spesso andando a modificare il nome della sfida di disegno e creando degli hashtag appositi per riconoscere gli altri artisti che partecipano, in modo da potersi incoraggiare l’un l’altro durante il mese di Ottobre.
Personalmente sono diversi anni che seguo la lista della Peachtober, realizzata da furrylittlepeach (che trovate su Instagram), e che quest’anno ha deciso di pubblicare la lista per la Peachtober con ben un mese di anticipo, in modo da permettere a tutti gli artisti interessati di cominciare a pensare e prepararsi in tempo per Ottobre. Perché realizzare un disegno al giorno, per quanto possa sembrare semplice, in realtà richiede molta costanza (e spesso richiede anche di cambiare la propria routine quotidiana, soprattutto se si disegna solo per diletto nel tempo libero).
La pubblicazione in così largo anticipo della lista per la Peachtober mi ha dato la possibilità di pensare con più calma a quello che vorrei realizzare, e visto che ormai ho preso l’abitudine di scrivere anche qui come mi preparo, ho pensato: perché non farlo anche quest’anno, ma stavolta entrando più nei dettagli?
Guida: come prepararsi per la Drawtober
Magari c’è qualcuno tra di voi che è appassionato di disegno, o che mi ha sentito parlare così tanto di questa sfida che avrà pensato: perché non provare anche io? Ecco qui una semplice guida di come ci si può preparare per riuscire a completare la sfida senza troppe difficoltà (o almeno si spera)!
0. Scegliere la lista
La prima cosa da fare è trovare una lista di soggetti che ci ispiri. Come già detto, io ho deciso di seguire anche quest’anno la lista “Peachtober” di furrylittlepeach, ma andando su Instagram è possibile trovare anche altre idee, semplicemente cercando tra gli hashtag: #drawtober2023 #inktober23 #artober2023 #inktoberalternative.
Si tratta di liste perlopiù in inglese, perciò vi consiglio di prendere un dizionario (o Google Traduttore) e tradurre ogni singola parola: non potete mai sapere che sfumature può nascondere una determinata parola! E a volte, uno stesso termine può essere tradotto in italiano in più modi: ad esempio “fall” si può tradurre sia come “cadere”, ma anche come “autunno”. Ciò apre quindi molte più possibilità di interpretazione, e potreste quindi anche trovare più idee particolari per la realizzazione di un singolo soggetto.
Qui sotto vi lascio alcune immagini che ho trovato su Instagram, ma ricordate che non ci sono regole fisse, per cui volendo potete anche scegliere diversi soggetti da più liste: ricordate che questa è sì una sfida, ma la cosa più importante è divertirsi!
E, se avete paura di non riuscire a realizzare un disegno ogni giorno, potreste cercare delle liste più corte: infatti, sebbene la maggior parte delle liste sia formata da 31 parole, potreste anche imbattervi in liste più brevi, che magari prevedono di realizzare solo 4 disegni (uno per ogni settimana di Ottobre), o un disegno ogni 4-5 giorni.
1. Pensare al soggetto
Una volta scelta la lista, è bene cominciare a pensare al filo rosso che collegherà tutti i disegni: potreste decidere di usare sempre gli stessi strumenti, ad esempio realizzando tutte le illustrazioni in acquerello, o tutte a matita, oppure lasciando tutti i disegni in bianco e nero – io avevo approfittato della sfida del 2021 per sperimentare con i colori gouache.
Oppure potreste voler legare maggiormente i vostri disegni in modo che siano tutti visivamente collegati uno all’altro, a formare quindi un unico, grande disegno di cui ogni singola illustrazione non rappresenta che un piccolo tassello. E questo è stato il metodo che ho utilizzato nel 2022 – e ammetto che realizzare tutti i disegni in digitale è stato di grande aiuto nell’impresa.
Voglia di realizzare qualcosa di unico
Tra l’altro, per riprendere uno dei punti di prima, sempre durante la sfida dello scorso anno, ogni illustrazione conteneva al suo interno più soggetti, perché non ero in grado di realizzare un disegno completo al giorno. In questo modo mi sono ritrovata con soli 9 disegni da portare avanti poco alla volta ogni settimana, e alla fine sono riuscita a creare un disegno completo (anche se, ammetto, a riguardarlo ora noto che ci sono un po’ di problemi di proporzioni tra i vari elementi).
Quest’anno invece ho deciso di provare a fare qualcos’altro: un unico, grande disegno, in cui però compaiono tutti e 31 i soggetti della lista. Immaginate un foglio bianco dove, ogni giorno, si aggiunge un elemento, e che si mostrerà nella sua completezza solo il 31 Ottobre – in realtà non sono sicura se pubblicare ogni giorno solo il soggetto della giornata, oppure se includere anche i soggetti delle giornate precedenti (probabilmente metterò entrambi i disegni, se vi va di seguire la sfida, potete vedere i disegni sul mio account Instagram personale, oppure aspettare che esca il post dedicato, qui sul blog, verso inizio Novembre).
2. Disegno digitale o analogico?
Disegni a mano, o disegni digitali? Per il tipo di illustrazione che voglio realizzare, anche quest’anno penso proprio di optare per il disegno digitale – anche perché le matite, gli acquerelli e i colori gouache sono ancora impacchettati tra le poche scatole rimaste dal trasloco.
E poi, sento ancora il bisogno di esplorare il disegno digitale per capire meglio quali strumenti preferisco usare, e come riuscire a rendere su schermo le sensazioni che mi danno gli schizzi su carta – non so perché sia così difficile trovare il giusto pennello per disegnare in digitale! Forse è proprio vero che la scelta quasi infinita di pennelli, invece di aiutare, ti complica ancora di più l’esistenza!
3. Palette di colori
Ancora prima di cominciare a creare qualche schizzo, ho preferito rivolgere la mia attenzione ai colori: che sensazioni voglio creare con il mio disegno? Che tipo di colori voglio usare? Colori pastello, per realizzare un’illustrazione giocosa ma delicata, oppure colori più saturi, per un effetto pop che salti subito all’occhio? Oppure, visto che la sfida si svolge nel periodo di Halloween, perché non scegliere una palette di colori scura, con tanti viola, blu e rosa, e tralasciando quindi il rosso, il verde e l’arancione?
I colori saturi non sono la mia passione, ma ammetto di essere abbastanza indecisa tra i colori scuri e i colori pastello… diciamo che per questa Drawtober non mi dispiacerebbe provare a sperimentare realizzando qualcosa a tema “streghe”, per rimanere quindi nell’atmosfera di Halloween, ma lo stile di disegno che vorrei sperimentare è molto kawaii, e non so se si sposerebbe bene con questa scelta di colori – o forse potrei prendere come ispirazione Kuromi della Sanrio, la simpatica coniglietta che si contrappone a My Melody e i cui colori sono il viola e il nero. Ad ogni modo, per ora tengo a mente entrambi queste palette, e prenderò una scelta più tardi.
4. Alla ricerca dell’ispirazione
Rileggendo i vari soggetti della lista della Drawtober, ho notato che ci sono diversi elementi che sono legati all’esterno (ad esempio il giardino, il laghetto, il meteo), e quindi mi è venuto in mente che potrei realizzare un’illustrazione che mostra un piccolo bar su un giardino, gestito da una giovane strega, e in cui ci sono diversi clienti venuti a passare una serata tranquilla.
Una volta abbozzata questa idea, ho cominciato a cercare su Pinterest delle idee per i vari soggetti, utilizzando, tra le mie parole chiave, i termini “drawing”, “cute”, “kawaii” e “chibi”.
NOTA: Con “chibi” si intende uno stile di disegno in cui i personaggi non hanno proporzioni anatomicamente corrette; anzi, spesso i personaggi chibi hanno testa grossa, corpo e arti piccoli, e sono caratterizzati da forme tonde e linee morbide e curve.
Ricerca e organizzazione delle immagini
Per ogni soggetto ho poi salvato da 2 a 5 immagini (in alcuni casi di più, ma sono delle eccezioni), che avrei potuto riguardare per prendere spunto per i colori, la struttura o la posa. Dopodiché ho creato ben 2 moodboard, o collage, da usare come riferimento: il primo l’ho realizzato su Notion, dove ho creato una pagina apposita per questo progetto, il secondo l’ho montato su Freeform, un software gratuito presente sull’iPad.
Il collage su Notion è ideale da aprire anche su PC, ma ha la pecca di non poter zoomare le immagini. Invece su Freeform ho realizzato proprio una moodboard più interattiva, in cui posso ingrandire le immagini, se voglio vederle nel dettaglio, oppure posso diminuire le dimensioni per avere una visione d’insieme di tutti i soggetti che dovrò realizzare.
Non mancano inoltre le immagini di riferimento per la struttura e composizione dell’illustrazione finale , oltre che a diversi disegni che mi hanno colpito per i loro colori. Per finire, ho scelto un’immagine da cui prendere ispirazione per lo stile: in questo modo, se avrò dubbi su come realizzare le luci, le ombre e soprattutto le linee di contorno, potrò tornare su questo disegno per ricordarmi della mia idea iniziale (le vedete in alto nell’immagine qui sopra, proprio accanto alla lista dei soggetti e alle due ruote colori).
5. Lo schizzo preparatorio per schiarirsi le idee
A questo punto, con tutte le immagini di riferimento organizzate per bene, ho cominciato a realizzare degli schizzi a matita per studiare la composizione dell’illustrazione che andrò a realizzare per la Drawtober. Sebbene realizzerò il disegno finale sull’iPad, mi sento molto più a mio agio a realizzare gli schizzi a mano; in particolare consiglio di creare degli ovali per individuare gli ingombri dei diversi elementi che andremo a disegnare, in modo da capire come gestire lo spazio al meglio e soprattutto le dimensioni che avranno i singoli elementi. Poi, possiamo cominciare a realizzare delle bozze dei vari soggetti.
Fare una bozza in anticipo va contro le regole?
Qualcuno potrebbe chiedersi se il realizzare questa bozza sia equiparabile a “barare”: in fondo la sfida non prevede di realizzare un disegno al giorno da zero? In realtà penso che sia importante dare alla Drawtober il giusto peso di serietà. Non ci sarà nessuno a giudicare il nostro lavoro, anzi, il nostro obiettivo principale dovrebbe essere quello di divertirci, e approfittare della sfida per migliorare un po’ le nostre capacità nel disegno.
Personalmente so quanto possano essere frenetiche le mie giornate, e realizzare un disegno al giorno, a partire dal cercare l’idea, le immagini di riferimento, fare uno schizzo e poi rifinirlo e colorarlo, è un processo molto lungo che non posso permettermi di seguire sempre. E so bene che, se dovessi sforzarmi nel velocizzare il processo, finirei innanzitutto per stressare me stessa, oltre che realizzare dei disegni che non sarei affatto orgogliosa di pubblicare. Se preferite, comunque, potete sempre non realizzare lo schizzo e limitarvi a tenere da parte solo le immagini di riferimento.
Ad ogni modo, ho deciso di realizzare questo schizzo (non questo qui sopra nello specifico, ne farò un altro durante questo mese che sia un po’ più ordinato e bilanciato visivamente) perché mi servirà come linea guida durante la sfida. Ciò significa che, quando comincerà la Drawtober, mi terrò questa bozza come sfondo sull’app di disegno, e potrò quindi a concentrarmi solo sulla realizzazione del soggetto della giornata, invece di dover pensare a quanto dovrei fare grosso questo personaggio, o a quale altezza posizionare questo determinato elemento, magari finendo per dover poi spostare i vari soggetti nei giorni successivi.
6. Quando disegnare? Ripensare la routine quotidiana
Quanto tempo ci vuole per realizzare un disegno? Non c’è una risposta corretta, anzi, per provare a darne una è necessario pensare a diversi parametri, tra cui lo stile di disegno, la grandezza dell’illustrazione e il tipo di strumenti utilizzati. È quindi importante non sottovalutare le proprie capacità e calcolare il tempo effettivo che serve per realizzare un disegno nella sua completezza.
La cosa più intuitiva sarebbe provare a fare un disegno con gli stessi strumenti, della stessa grandezza e con lo stesso stile che si vuole utilizzare per la Drawtober, e cronometrarsi. Dopodiché, viene la parte più difficile: dove ritagliare il tempo per partecipare alla sfida?
Le persone più mattiniere potrebbero decidere di spostare la sveglia un’ora prima del solito, per cominciare il disegno prima di andare a lavorare (o prima di portare i figli a scuola). Altri potrebbero invece preferire utilizzare il tempo dopo cena, o andare a dormire un po’ più tardi del solito per riuscire a completare il disegno.
Altre persone ancora potrebbero mescolare queste due soluzioni, cominciando quindi il disegno la mattina presto, e completandolo la sera prima di andare a dormire. Oppure, se siete particolarmente veloci, o magari avete deciso di realizzare solo dei disegni abbozzati in bianco e nero, potreste riuscire a sfruttare così la vostra pausa pranzo.
Personalmente, penso proprio che opterò per il dopo cena: la mattina ho già una routine molto piena, mentre il pomeriggio è completamente dedicato al lavoro, quindi la sera è sicuramente il momento migliore per rilassarsi.
7. Disegno digitale: che App usare?
Perché questo punto è stato separato dal momento in cui si è scelto se disegnare su carta o in digitale? Ammetto che io sono ancora in dubbio sul programma che voglio utilizzare per questa Drawtober: l’anno scorso ho utilizzato Procreate, ma sono diversi anni che mi riprometto di dare una possibilità anche ad Affinity Designer, che utilizzo spesso al PC, ma non ho mai usato seriamente per disegnare su iPad.
E forse questa protrebbe essere l’occasione giusta per prendere in mano questo programma e capire se il disegno vettoriale fa per me (dovrei entrare molto nello specifico per spiegare quali sono le differenze tra disegno raster, o in pixel, che è quello che si può realizzare su Procreate, e il disegno vettoriale, che può essere realizzato su Affinity Designer, ma non voglio dilungarmi troppo in linguaggio tecnico – ma se vi interessa, vi avevo parlato un po’ di questi programmi in questo post).
Forse è la volta di Affinity… (forse)
Ad ogni modo, ad oggi sono quasi sicura di voler provare a realizzare l’intera sfida su Affinity Designer, ma c’è ancora una piccola parte di me che preferirebbe invece continuare a scoprire e sperimentare con Procreate. Sono sicura che, entro fine mese, avrò preso la mia decisione, ma per il momento mi sto divertendo a guardare diversi video su YouTube che mostrano le differenze di approccio al disegno dei due programmi, oltre che ad alcuni tutorial che potrebbero aiutarmi a fare la mia scelta.
Una volta scelta l’app da usare però, è importante cominciare a prepararla: bisogna impostare le dimensioni della tavola (consiglio un formato quadrato se si vuole pubblicare su Instagram, magari un 1080×1080 pixel o anche un formato più grande, se si ha in mente di stampare), importando i colori che si vogliono usare, in modo da averli sempre sotto mano. Se abbiamo lavorato ad una bozza, consiglio di importarla già nell’applicazione, in modo da creare un livello apposito e bloccarlo, per evitare di disegnarci accidentalmente sopra.
8. Non solo disegni: il testo che accompagna la pubblicazione
Una volta arrivati a questo punto si potrebbe pensare di essere pronti, ma io consiglio anche di pensare a dove e come pubblicare le proprie creazioni sui social: una sola immagine non basta, anzi, spesso è importante accompagnare anche con del testo che possa spiegare a chi si imbatte nei nostri disegni che cosa stiamo facendo, cosa abbiamo rappresentato e come l’abbiamo realizzato.
Non dimenticate inoltre di usare gli hashtag presenti nella lista di disegno che avete scelto, e soprattutto, l’hashtag #drawtober (meglio ancora se usate #drawtober2023 in modo che i vostri disegni siano facilmente trovabili da tutti gli artisti che parteciperanno alla sfida di quest’anno).
Per preparare tutte queste scritte, io ho creato una tabella su Notion, in modo da preparare anche qui delle bozze di testo che andrò a copiare e incollare sui social il giorno in cui pubblicherò i disegni. Volendo però, si può creare una tabella anche su Word o su Excel, o perché no, anche sulle note del proprio cellulare!
Mi raccomando, non sottovalutate questo aspetto! Anche pensare ad un testo da scrivere sui social può richiedere più tempo del previsto…
9. Prepararsi mentalmente (e non solo)!
E, in conclusione, dopo aver fatto tutti questi passaggi, non ci resta che aspettare l’arrivo del 1 Ottobre! Per precauzione, se avete la tendenza ad essere un po’ pessimisti, oppure perché siete dei pianificatori seriali, potreste anche pensare a qualche piano di riserva, in caso non riusciste a mantenere il ritmo durante la Drawtober.
Ad esempio, potreste controllare in anticipo se ci sono appuntamenti importanti che potrebbero rubarvi tutta la giornata: in questo caso potreste preparare la bozza in anticipo, oppure decidere di saltare quel giorno, o ancora, di recuperarlo nel fine settimana (o in un altro momento libero) e pubblicare così 2 disegni in un giorno.
Ricordate di prendere questa sfida come un gioco, con la sua giusta dose di serietà (cercate di impegnarvi nella realizzazione di ogni disegno, in modo da poter migliorare effettivamente alla fine dei 31 giorni), ma non dimenticate di prendervi innanzitutto cura di voi, senza strafare, e senza sentirvi in colpa se le cose non dovessero andare come avevate pianificato. In fondo, la primissima Drawtober a cui avevo partecipato nel 2020 ho finito a malapena 3 disegni, mentre in quella del 2021, verso la fine della sfida, mi sono ritrovata a realizzare i disegni solo il Sabato e la Domenica.
Se avete paura di non avere abbastanza determinazione per completare la sfida, e volete darvi quella motivazione in più per continuare, potete sempre porvi un obiettivo e regalarvi qualcosa come premio da riscattare alla fine di Ottobre. Come ho già detto durante le altre edizioni, DONE IS BETTER THAN PERFECT, ovvero “fatto è meglio di perfetto”, per cui sbizzarritevi, ritagliatevi del tempo per voi e, soprattutto, sfruttate questa occasione per divertirvi disegnando!
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