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Edifici strani a Bangkok: 7 gemme architettoniche da scoprire

collage degli edifici strani a bangkok

Bangkok è una metropoli in cui tradizione e modernità si alternano in un affascinante mosaico culturale. Nel post di oggi, scritto a quattro mani da me e Francesco Franceschi, fotografo e traduttore già comparso sul blog ormai diverse volte, andremo a scoprire insieme i 7 edifici più strani di Bangkok. Pronti a questo viaggio fotografico con gli scatti esclusivi di Francesco?

Vuoi sapere dove si trovano gli edifici citati in questo post? Puoi vederli in questa mappa interattiva! Li ho evidenziati con delle icone viola-blu, e se ci clicchi sopra ti comparirà il nome, la foto e la possibilità di vederlo su Google Maps, così da poterlo salvare in caso volessi vedere quell’edificio di persona!

Tra un’infinità di edifici di ogni tipo e di ogni stile presenti nella vastissima città di Bangkok, ce ne sono alcuni che si distinguono per essere particolarmente curiosi e originali.

Cominciamo questo nostro viaggio dal distretto di Chatuchak, situato nella parte a nord della capitale. Qui troviamo due costruzioni che non passano di certo inosservate: si tratta dell’Elephant Tower e del castello di Magic Land.

Elephant Tower

Edificio Elephant Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Chiamato anche Chang Building, questo imponente edificio costruito nel 1997, ha l’aspetto stilizzato di un elefante bianco, simbolo di prestigio e di fortuna, da cui prende il nome.

Edificio Elephant Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

NOTA: Il suo nome thailandese con cui è conosciuto è “Tuek Chang” ( ตึกช้าง ), dove Tuek ( ตึก ) significa generalmente “edificio”, mentre “Chang” ( ช้าง ) si traduce con “elefante”.

Qui trovi un approfondimento per scoprire di più sulla simbologia degli elefanti con la Thailandia.

L’Elephant Tower è il frutto della collaborazione tra il Dr. Arun Chaiseri ( ศ.ดร.อรุณ ชัยเสรี ), professore emerito dell’accademia di scienza e ingegneria civile della Royal Society of Thailand, e l’architetto Ong-art Satrabhandhu ( องอาจ สาตรพันธุ์ ), artista nazionale specializzato in arti visive per l’architettura contemporanea.

Questo imponente edificio, composto da 32 piani e alto 102 metri, sorge nel quartiere degli affari, nella zona settentrionale di Bangkok, nel distretto di Chatuchak.

dettagli del Edificio Elephant Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi
dettagli del Edificio Elephant Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Dal punto di vista funzionale, l’Elephant Tower ha un uso misto, con spazi commerciali e residenziali. Nello specifico, due delle torri sono usate come uffici, mentre la terza è costituita da abitazioni, così come la parte superiore. Non mancano poi un’area ricreativa con giardini e piscina, un centro commerciale, la banca, l’ufficio postale e un garage.

L’effetto sul paesaggio urbano è discutibile, ma grande è il grado di curiosità che desta soprattutto da chi lo incrocia per la prima volta.

Edificio Elephant Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Sebbene nel febbraio 2011 l’Elephant Building fosse stato citato dalla CNNgo tra i 20 grattacieli più iconici al mondo, nell’agosto del 2023 questa struttura venne classificata dal famoso sito americano Architectural Digest come il 24esimo “edificio più bizzarro e brutto” del pianeta, criticandone la presunta mancanza di legami con l’architettura thailandese.

Magic Land (Dan Neramit)

Edifici strani a Bangkok: il castello di Magic Land
Photo by Francesco Franceschi

Il secondo tra gli edifici strani di Bangkok di cui parliamo oggi si trova non lontano dalla Elephant Tower. Questo fantasioso edificio, isolato in un campo è stato copiato dal castello della Bella Addormentata dei parchi dei divertimenti della Disney.

Il Dan Neramit ( แดนเนรมิต ) conosciuto anche come Magic Land, è stato il primo parco dei divertimenti di Bangkok. Aperto nel 1976 è rimasto in funzione fino al 2000, e tra le sue attrazioni contava ruote panoramiche, montagne russe, dinosauri animati, una casa degli spettri e questo castello, l’unico elemento sopravvissuto allo sgombero che seguì la chiusura.

il castello di Magic Land a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi
il castello di Magic Land a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Nel maggio del 2000 il contratto di locazione venticinquennale giunse a scadenza, e non fu possibile rinnovarlo poiché la zona su cui sorgeva il progetto era diventata un’area urbana; il terreno aveva così perso la vocazione per un parco a tema.

L’attuale terreno del parco è ora occupato dal Jodd Fairs DanNeramit Night Market, e inizialmente il Dan Neramit si era spostato all’ottavo piano del centro commerciale MBK, ma dovette chiudere nuovamente dopo l’incendio del 1996. Dopo questa parentesi, gli operatori di Magic Land si sono spostati nel parco di divertimenti Dream World, situato nella provincia di Pathum Thani, a nord dell’aeroporto Don Mueang.

Robot Building

Robot Building uno degli edifici strani a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Spostandoci nella parte più a sud, arriviamo nel quartiere degli affari del distretto di Sathorn, dove troviamo il terzo degli edifici strani a Bangkok.

Qui troviamo una struttura dall’estetica molto particolare. Ci sono voluti parecchi anni, numerosi schizzi e discussioni col cliente, la Bank of Asia, prima che questo robot prendesse vita.

L’idea fu ispirata all’architetto thailandese Sumet Jumsai ( สุเมธ ชุมสาย ) da un giocattolo giapponese con cui aveva visto giocare il proprio figlio. Il concetto di “macchina” si sposava perfettamente con l’idea che i direttori della banca volevano trasmettere: un edificio che simboleggiasse i loro nuovi servizi informatici computerizzati. Inoltre, l’immagine del robot richiamava un aspetto ludico che li rendeva più amichevoli e aperti al dialogo.

dettagli del Robot Building uno degli edifici strani a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Il concetto di “edificio come macchina” riecheggia l’idea già presente in Le Corbusier, sebbene il grande modernista non avesse mai pensato ai robot.

Une maison est une machine-à-habiter

Le Corbusier

Il Robot Building fu completato nel 1986: ciò significa che l’architetto Sumet Jumsai progettò l’edificio andando in completa opposizione rispetto agli stili postmoderni, in particolare il revival classico e l’architettura high-tech, tipici della metà degli anni ‘80, liquidandoli come stili “intellettualmente falliti”.

Non solo un edificio, ma una dichiarazione di intenti

L’architetto scrisse che voleva che il suo Robot Building venisse considerato “post-high-tech”: il suo desiderio era di contrastare l’idea incarnata dal Centre Pompidou di Parigi, dove tubi, scale mobili e strutture erano esposti come elementi decorativi.

A parte la forma, il Robot Building è infatti, come ha sostenuto l’architetto Sumet Jumsai, un “edificio sensato”, razionale ed economico.

dettagli del Robot Building uno degli edifici strani a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Ci sono dei cingoli e dei dadi e dei bulloni sui prospetti laterali; gli occhi funzionano come finestre panoramiche al piano degli uffici direzionali. Sul tetto ci sono due antenne di comunicazione che fungono anche da parafulmini.

Coi suoi 20 piani apparve alto quando, nel 1986, si eresse su Sathorn Road, che dominò per parecchi anni. La Bank of Asia venne acquistata nel 2005 dalla United Overseas Bank (UOB), e ora l’edificio appartiene a quest’ultima.

All’inizio del 2023 la notizia di una ristrutturazione fece temere che l’edificio sarebbe stato cambiato, snaturando così l’identità del Robot Building. Questi sospetti crebbero quando i progetti non vennero resi pubblici, spingendo lo stesso architetto Sumet Jumsai a contattare personalmente la UOB Thailand per chiedere chiarimenti. Parallelamente, venne anche lanciata una petizione online che invitava la banca a preservare l’aspetto iconico dell’edificio, evitando di trasformarlo in uno dei tanti anonimi grattacieli per uffici che popolano Bangkok.

Robot Building uno degli edifici strani a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

State Tower

Edifici strani a Bangkok: State Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi
l'edificio State Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Sebbene questo edificio che si erge sulla famosa Silom Road possa apparire esteticamente meno strano rispetto ai precedenti, in realtà nasconde diversi dettagli particolari e una storia molto avvincente.

Il progetto, il cui nome originale era Silom Precious Tower, fu concepito agli inizi degli anni ‘90 dall’architetto Rangsan Torsuwan, laureato all’università thailandese Chulalongkorn e con un Master al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il suo stile, spesso descritto come “postmodernismo esultante, un pastiche architettonico in cui stili ed epoche vengono mescolati senza alcun segno di moderazione”, si riconosce soprattutto nella State Tower.

dettaglio dell'edificio State Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

La Silom Precious Tower si impose con forza nel quartiere del distretto di Bang Rak nel 1993, ai tempi del boom economico. Era sicuramente un “condominio di commercio di gioielli”, contenente centinaia di unità residenziali e commerciali. Ma quel sogno dorato si rivelò essere oro matto. Il crollo finanziario del 1997 fermò la costruzione, e il progetto dovette rinnovare le proprie vesti, e venne cambiato a uso misto.

Si diceva che l’edificio fosse la più grande struttura di cemento armato dell’Asia. Un occhio attento, noterà che dal punto di vista architettonico è uno dei più assurdi, con una parodia di portico classico, terrazzini balaustrati e un trio di falsi frontoni e una cupola di stile neo-romano. Ha 68 piani ed è alto 247 metri.

dettaglio dell'edificio State Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi
vista della state tower dallo Shangri La Hotel
Da notare come lo Shangri-La Hotel riecheggi lo stile architettonico caratterizzato dai numerosissimi terrazzini della vicina State Tower | Photo by Francesco Franceschi

Una torre dai molti nomi

Il suo nome originale, Silom Precious Tower, cambiò dapprima in “Royal Charoen Krung Tower” (RCK Tower) ed infine nell’attuale “State Tower”. Attualmente ospita due alberghi a cinque stelle, lebua at State Tower e Tower Club at lebua. Al 63° piano si trova il ristorante all’aperto Sirocco con vista panoramica su Bangkok mentre, ai piani superiori della torre, sono presenti due ristoranti stellati Michelin, entrambi parte del gruppo Lebua Hotels and Resorts.

agenzia di monte dei pegni Nguan Ha Cheang ai piedi della state tower di bangkok
L’agenzia di monte dei pegni Nguan Ha Cheang ai piedi della State Tower | Photo by Francesco Franceschi

Un gigantesco basamento campeggia sopra una fila di shophouse vecchie di cent’anni, che comprendono la Nguan Ha Cheang, un’agenzia di monte dei pegni stabilita qui da lungo tempo all’angolo di Silom Road e Charoen Krung Road.

Sathorn Unique Tower

Edifici strani a Bangkok: Sathorn Unique Tower
Photo by Francesco Franceschi

Tra gli edifici strani a Bangkok, non possiamo non citare uno dei grattacieli incompiuti: si tratta del Sathorn Unique Tower, un gigante addormentato nel distretto di Sathon (o Sathorn), cristallizzato nel tempo in un sogno destinato a non diventare mai realtà.

La crisi finanziaria del 1997

Queste rovine sono il testimone immobile della catastrofe finanziaria del 1997, che rappresentò un momento di cambiamento sociale. I nuovi ricchi furono ridotti in povertà, e si ritrovarono a vendere noodles per la strada, con le loro Mercedes vendute a prezzi stracciati nei parcheggi.

Centinaia di progetti in tutta la città furono abbandonati dopo che le società immobiliari sparirono, lasciando gli imprenditori edili non pagati e gli investitori con gravi perdite. Per un decennio le silhouette scheletriche rimasero come un ricordo di speranze infrante o di arroganza intaccata.

Poi, la capitale cominciò poco a poco a riassorbirli nel suo caos metropolitano: la maggior parte di questi scheletri di cemento furono trasformati, evolvendosi in nuovi progetti inaspettati, finché, lentamente, da fantasmi della crisi acquisirono nuova linfa e tornarono a vivere.

Sathorn Unique Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi
dettaglio della Sathorn Unique Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Il destino della Sathorn Unique Tower

Tuttavia, la gigantesca torre Sathorn Unique rimane bloccata negli anni del crollo finanziario proprio a causa delle sue dimensioni.

Progettata per essere un condominio di lusso di 47 piani, avrebbe contato 600 unità di appartamenti realizzati in uno stravagante stile neo-romano, come gli esterni. E a coronare la torre ci sarebbe stata una grossa cupola, a richiamo della sua sorella, la State Tower, che si trova a pochi quartieri di distanza.

dettaglio della Sathorn Unique Tower a Bangkok
Photo by Francesco Franceschi

Le dimensioni gargantuesche hanno condannato il progetto all’oblio finanziario, riducendo di molto le possibilità di rifinanziamento, mentre lo stile neo-romano – un sogno di grandeur anni ’90 – si è cristallizzato in un’ironica macchia temporale.

Oggi rimane una rovina spettacolare: troppo imponente per essere demolita, e troppo unica per essere completamente dimenticata. Se le sue fondamenta reggono, potrebbe rinascere come giardino verticale o fattoria urbana, trasformandosi da fantasma di cemento a prezioso polmone verde contro lo smog per cui la città è tristemente famosa.

Casa in Sathon Square o Sathon Mansion (Luang Chitchamnongwanit Mansion)

Edifici strani a Bangkok: Casa in Sathorn Square
Photo by Francesco Franceschi

Tra i tanti grattacieli moderni di Bangkok, nel distretto di Bang Rak, c’è una casa dallo stile occidentale che salta agli occhi per il contrasto con le costruzioni circostanti.

Si tratta della Sathon Mansion, anche conosciuta come Luang Chitchamnongwanit Mansion, dal nome del proprietario. Costruita nel 1888, questa villa è uno degli edifici strani a Bangkok che più colpisce per dissonanza: un sogno europeo ottocentesco intrappolato nel cuore di una metropoli asiatica del XXI secolo.

Quest’area di sviluppo urbano è infatti una fusione di conservazione di patrimonio culturale, architettura moderna e design urbano. Gli uffici e hotel di molti piani fanno da cornice a una casa di patrimonio culturale di stile italiano. Era stata edificata per l’aristocratico Luang Sathonrachayut, un ricco uomo d’affari cinese a cui si deve la costruzione della Sathon Road.

Casa in Sathorn Square
Photo by Francesco Franceschi
Casa in Sathorn Square
Photo by Francesco Franceschi

Le varie trasformazioni della Casa in Sathon

Decorata in stile neoclassico elaborato, con stucchi all’interno e all’esterno, questa struttura ha attraversato diverse metamorfosi funzionali, trasformandosi più volte nel corso della sua storia.

– Dopo la bancarotta del 1910 di Luang Chitchamnongwanit, il genero del fondatore, la struttura passò al Privy Purse (che in seguito sarebbe diventato il Crown Property Bureau).

– In seguito, Re Rama VI donò la villa a Chao Phraya Ram Rakhop e nel 1927 questa si trasformò nella sede del Royal Hotel.

– Nel 1948 la proprietà fu data in affitto da Crown Properties all’Unione Sovietica, che la utilizzò come sede per l’ambasciata sovietica, e in seguito per l’ambasciata russa, fino al 1999.

Dopo quell’anno, la villa diventò una reliquia spettrale, abbandonata ai fantasmi delle spie della Guerra Fredda. Ma le sale non rimasero in silenzio a lungo.

– Grazie agli ampi lavori di ristrutturazione negli anni 2000, la villa si è ulteriormente trasformata e, a partire dal 2015 si è convertita non solo in un ristorante ma anche in luogo di intrattenimento per l’hotel W Bangkok, con il semplice nome di “The House on Sathon”, ovvero la casa in Sathon.

Casa in Sathorn Square
Photo by Francesco Franceschi

Attualmente si trova nella sua posizione originaria, ma il verde giardino di un tempo è stato sostituito da un piazzale con una grande fontana con getti d’acqua e ninfee. Tra i vari edifici alle sue spalle, si può notare l’altissimo King Power Mahanakhon con il suo inconfondibile design “pixellato” che fa sembrare che sia per sgretolarsi in alcuni punti.

Wat Yannawa

Edifici strani a Bangkok: Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi

L’ultima struttura di questa lista di edifici strani a Bangkok è un tempio, situato nel distretto di Sathon.

Chiamato originariamente “Wat Khok Kwai” ( วัดคอกควาย ), poiché all’epoca la comunità comprava e vendeva i bufali, il complesso sacro fu poi rinominato in “Wat Yan Nawa” ( วัดยานนาวา ), che si traduce in “tempio della giunca”.

Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi

Si tratta di un vecchio tempio buddhista fondato durante il periodo di Ayutthaya e restaurato intorno al 1845 da re Rama III. Ha una pagoda unica nel suo genere a forma di giunca, riprodotta a grandezza naturale.

La forma particolare fu voluta da re Rama III stesso che volle sostituire la consueta pagoda reale con quel tipo di imbarcazione che stava scomparendo rapidamente. I motivi erano molteplici: innanzitutto, il re desiderava mostrare ai posteri quale aspetto aveva e ricordare i commerci marittimi siamesi con la Cina.

dettaglio Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi
dettaglio Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi

Il passato avventuroso di Re Rama III

Sulla barca c’è una targa con un’iscrizione: una poesia dedicata alla giunca del re Rama III, in cui l’abate del tempio racconta delle gesta del sovrano il quale, prima di diventare re, aveva organizzato molti viaggi via mare per la Cina, trasportando molti oggetti siamesi per garantire scambi commerciali e permettere all’economia siamese di prosperare.

Nonostante le molte tempeste e la difficoltà di navigare in quelle acque infide, il futuro re Rama III non si fece mai scoraggiare e partecipò in prima persona a diversi viaggi per garantire dei proficui risultati, riportando nel Siam molti oggetti cinesi. La prora ha due enormi occhi per tenere lontani i diavoli del mare e guidare i naviganti verso un porto sicuro.

dettaglio Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi

La barca non è dunque un semplice reperto del passato, ma un simbolo vivente delle avventure giovanili di Rama III. A suggellare questo legame, una statua del sovrano si erge davanti alla giunca, in un silenzioso dialogo tra il giovane principe esploratore e la sua fedele imbarcazione pronta all’avventura.

Wat Yannawa
Photo by Francesco Franceschi

Bangkok e il fascino ribelle dei suoi edifici strani

Questi 7 edifici strani a Bangkok sono più che semplici curiosità: sono simboli concreti di storie dimenticate, crisi finanziarie, e sogni che sfidano il tempo. Ci ricordano che la vera essenza della città sta nel suo equilibrio unico tra sacro e provocatorio, tra memoria e futuro.

Ed è proprio questo paradosso a rendere Bangkok così speciale e affascinante. Si può proprio dire che la capitale thailandese non smette mai di sorprendere.

E chissà quanti altri edifici strani a Bangkok si possono trovare se si fa attenzione nel passeggiare tra le vie della città!

Autori

  • Federica

    Classe 1988, una curiosa “ragazza” (per l’età che ho, so che non dovrei più farmi chiamare così, ma vabbé) per metà thailandese da parte di mamma, e per metà italiana da parte di papà, appassionata di design, architettura e arte. Finita l’università ho voluto fare una pazzia: ho comprato un biglietto di sola andata per la Thailandia, dove è cominciata la mia avventura alla scoperta delle mie altre radici; non solo i luoghi, ma anche le persone e la cultura, così da imparare anche qualcosa in più su di me.

  • Francesco Franceschi

    Francesco è traduttore e fotografo appassionato della Thailandia. Ha realizzato le traduzioni in italiano di vari libri thailandesi, tra cui il famoso poema epico Ramakien. Ha dedicato alcuni libri alla Thailandia, pubblicati sullo store di StreetLib, scaricabili gratuitamente in formato PDF:
    Guida completa alla visita della Kamthieng House
    Quattro passi tra gli dèi
    La storia di Mahajanaka

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