Quando si parla di medicina in Thailandia, è necessario distinguere due grandi categorie: medicina moderna, e medicina tradizionale.
La medicina tradizionale, a sua volta, racchiude molti sottogruppi al suo interno, tra cui la medicina tradizionale cinese, con le sue erbe e le sue credenze.
Numerose famiglie di origine cinese
La maggioranza delle attuali famiglie thailandesi possono contare almeno un antenato di origine cinese. Persino tra le famiglie musulmane può capitare di trovare un bisnonno o trisnonno cinese che si è convertito per potersi sposare e far accettare dalla famiglia di lei (per approfondire il rapporto tra musulmani e thailandesi, ti consiglio questo post).
E anche la famiglia reale non è da meno: re Taksin il grande, conosciuto anche come re di Thonburi, vissuto ai tempi del regno di Ayutthaya, era di origine cinese. Ed è proprio sotto il suo regno (1767-1782) che i rapporti tra Cina e quella che sarebbe diventata l’odierna Thailandia, si sono rinsaldati, favorendo non solo il commercio tra i due paesi, ma anche l’immigrazione della popolazione cinese nel regno del Siam.
Per darvi un’idea più precisa, posso riportarvi che secondo alcuni dati dell’epoca, nel 1932 la popolazione cinese in Thailandia rappresentava il 12,2% della popolazione totale. E, poiché la maggior parte degli immigrati erano uomini, i matrimoni tra cinesi e donne thailandesi, erano molto frequenti.
La cultura cinese in Thailandia
Gli immigranti cinesi portarono con sé moltissime credenze, che tramandarono ai loro figli e nipoti. E sebbene oggigiorno i discendenti di quegli immigrati spesso non sappiano parlare il cinese, le tradizioni che i loro antenati hanno portato dalla Cina si sono sedimentate e integrate perfettamente nella cultura thailandese.
In particolare, ciò che approfondiremo oggi riguarda la medicina tradizionale cinese, che è ancora oggi molto diffusa.
Non solo esistono facoltà apposte per chi vuole approfondire la conoscenza di queste tradizioni e diventare così un medico riconosciuto, ma lo stesso Ministero della Salute thailandese ha un dipartimento di medicina alternativa a quella moderna, che si basa su metodi tradizionali cinesi e thailandesi.
La medicina tradizionale cinese
Quando si parla di medicina tradizionale cinese, possiamo distinguere diverse branchie:
- agopuntura: in cui si inseriscono degli aghi in specifici punti del corpo, per stimolare l’energia interna del corpo;
- massaggi tradizionali: per alleviare i dolori e agire attivamente sui muscoli contratti;
- esercizi specifici: come ad esempio quelli del Maniwed di cui vi ho accennato in questa puntata del podcast e di cui è uscito questo video in cui mamma Ralita vi mostra 5 semplici esercizi per combattere i sintomi da ”Office Syndrome” o sindrome da ufficio;
- fitoterapia: ovvero l’uso di piante ed estratti per curare specifici problemi di salute, come ad esempio la preparazione di decotti come il Jab Liang di cui vi ho parlato in questo post.
Farmacie tradizionali cinesi
La fitoterapia è ancora oggi molto diffusa, tanto che esistono moltissime farmacie tradizionali cinesi sparse per tutta la Thailandia.
La particolarità di queste farmacie è sicuramente nell’arredamento: rispetto alle farmacie moderne, le farmacie tradizionali cinesi presentano solitamente grandi mobili in legno dotati di tanti piccoli cassettini, al cui interno sono presenti gli ingredienti usati dai medici per curare i loro pazienti.
Nel 2019, proprio quando mi sono trasferita a Phuket, ho avuto modo di lavorare ad un progetto che riguardava la ristrutturazione di una farmacia tradizionale cinese a Betong, nel sud della Thailandia.
In realtà questa piccola farmacia ha una storia molto particolare: il papà è un medico che usa la medicina tradizionale thailandese e cinese, mentre la figlia ha studiato medicina moderna, per poi unirsi al padre all’attività di famiglia, che ha così unito passato e presente.
L’interno che mi era stato commissionato voleva dare un tocco di freschezza al classico ambiente tradizionale cinese, ma c’erano alcune cose che sarebbero dovute rimanere: il mobile con i cassetti (che però abbiamo dipinto di verde, per rimanere in tema con i colori del logo della farmacia) e la zona di visita del paziente.
La “zona visite”
Quando un paziente si reca in una farmacia tradizionale cinese sa già che la sua non sarà una visita di pochi minuti.
Al contrario delle farmacie italiane, in cui ti presenti con una ricetta, compri la medicina, e torni a casa, nelle farmacie tradizionali cinesi il medico può visitare il paziente direttamente lì, e prescrivergli immediatamente una cura.
Quando parlo di visite intendo una visita tradizionale, con il medico che controlla il battito del cuore dal polso, guarda attentamente il viso del paziente, e più nel dettaglio gli occhi, l’interno di bocca e orecchie se necessario.
Molti medici tradizionali infatti dicono che per capire cos’ha un paziente è necessario osservarlo ed ascoltare attentamente cosa prova.
La visita avviene in maniera molto semplice: sono sufficienti un tavolo e due sedie, disposte ai lati opposti del tavolo, che solitamente, se la farmacia non è molto grande, si trova accanto al bancone della farmacia stessa.
Dopo questa breve visita, il medico può scegliere dai mobili alle sue spalle i vari ingredienti per preparare decotti o pomate: a sua disposizione ci sono erbe, radici, fiori e spezie, che vengono poi pesati su apposite bilance per garantire le giuste quantità da usare.
Nel caso dei decotti, è possibile che la prima “dose” venga somministrata direttamente in farmacia: il medico può infatti preparare il decotto per farlo consumare immediatamente al paziente.
In alternativa, i decotti vengon incartati in fogli di carta o carta di giornale, per permettere al paziente di prepararli una volta arrivato a casa.
Non solo medicine…
Gli ingredienti che si possono trovare nelle farmacie tradizionali cinesi sono erbe e piante dalle proprietà benefiche che possono essere usati anche per preparare normali piatti da gustare anche se non si è malati.
Come dice il detto, “prevenire è meglio che curare”, e per questo motivo spesso i thailandesi aggiungono alcune radici o spezie ai propri piatti non solo per il gusto, ma anche perché sono consapevoli degli effetti che questi possono avere sul corpo.
Spesso i medici tradizionali amano usare la frase “le medicine sono presenti nei cibi. Ci basta scegliere quelli giusti per mantenere il corpo sano.”
Ci sono ingredienti che secondo la tradizione aiutano a ridurre il raffreddore, come ad esempio aglio e cipolla, oppure contrastano i sintomi della febbre, come zenzero, galanga e makrut (che sono, tra l’altro, tra gli ingredienti usati per preparare la famosa zuppa thailandese del Tom Kha Kai).
Un detto che mia nonna diceva spesso è “se è amaro, sicuramente fa bene”. Mangiare cose amare consapevolmente però non è affatto facile, e non deve quindi stupire se si aggiungono anche altri ingredienti per riuscire a ottenere delle ricette non solo buone per il loro gusto, ma anche salutari.
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