Una delle forme teatrali più conosciute in Thailandia è il Likay (ลิเก da leggere “Li-i Ke”), i cui attori indossano costumi sfarzosi e brillanti, e sono truccati pesantemente per permettere anche alle ultime file di riconoscere i vari personaggi e vedere le facce degli attori in maniera chiara.
Gli spettacoli Likay si basano sull’improvvisazione, e sono molto diffusi soprattutto nel centro della Thailandia; gli attori possono essere sia uomini, sia donne, sia bambini.
Anche negli spettacoli Likay, come nei Khon, la musica è molto importante: serve non solo a rendere più interessante ciò che viene recitato, ma permette anche agli attori di entrare in scena danzando, mentre la voce di un narratore li introduce al pubblico, che li può applaudire mentre si sistemano per recitare.
Come potremmo anche vedere nei vari video esempio che trovate qui sotto, il Likay è uno spettacolo in cui c’è una forte interazione tra la compagnia teatrale e il pubblico.
Lo spettacolo Likay non punta alla perfezione, ma vuole divertire e intrattenere, per regalare qualche ora spensierata non solo a chi viene a vedere la rappresentazione, ma anche a chi si trova sul palco.
Le origini degli spettacoli Likay
Ci sono diverse teorie che riguardano le origini del teatro Likay, ma sembrerebbe che quest’arte si sia sviluppata sotto il regno di re Rama V (1868-1910) dall’influenza degli spettacoli Jikey che si eseguivano in Malesia e dai canti Islamici.
Tra le particolarità del Likay non si può non citare il particolare cantilenare degli attori, che pronunciano le varie frasi badando di scegliere bene le parole in modo che risultino musicalmente accattivanti da ascoltare. Non si tratta di versi imparati a memoria, bensì di improvvisazione sul momento, basati su linee guida generali riguardanti la storia.
Copione e ruoli
Gli spettacoli Likay alternano momenti cantati e momenti parlati, ma spesso gli attori non hanno un copione da seguire, ma solo delle linee guida basate su storie dalla struttura molto semplice.
Gli attori infatti si basano su una divisione dei ruoli che li aiuta nell’improvvisazione: si tratta di ruoli stereotipati che però si adattano perfettamente ai ruoli a cui anche noi occidentali siamo abituati nelle favole a noi più vicine.
C’è il protagonista (Phra Aek – พระเอก ), la protagonista (Nang Aek – นางเอก ), il cattivo (Poo Rai – ผู้ร้าย ), la cattiva (Nang Rai – นางร้าย ) e il buffone (Tua Talok – ตัวตลก ).
La storia, come possiamo immaginare, riguarda la travagliata storia d’amore tra i protagonisti, ostacolata dai “cattivi” e aiutati dal buffone a raggiungere il loro lieto fine.
A seconda del numero di attori della compagnia, possono comparire anche altre comparse, oppure il numero di personaggi si può ridurre a 4: i due protagonisti, l’antagonista e l’aiutante.
I costumi usati negli spettacoli Likay
Sebbene gli attori Likay recitino scalzi, i loro costumi sono tutt’altro che sobri: i vestiti sono rivestiti per il 90% di pietre brillanti, che riflettono le luci del palco, e tutti gli attori presentano alti copricapi altrettanto decorati e brillanti e moltissimi gioielli, tra cui braccialetti, collane e orecchini.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento riguardante i copricapi thailandesi, consiglio di dare un’occhiata anche a questo post.
Il trucco è molto pesante sia per gli uomini, sia per le donne: sopracciglia spesse, mascara nero sugli occhi, guance rosee e rossetto rosso: gli attori e le attrici Likay non passano di certo inosservati. E se gli uomini si limitano ad avere solo copricapi molto alti, le attrici hanno spesso folte chiome che escono da questi copricapi (spesso delle parrucche).
Se però gli attori maschi hanno solitamente costumi tipici thailandesi, per le donne è possibile trovare diverse tipologie di costumi: dal tradizionale costume thai, con il patung, a vestiti più “occidentali”, dotati di gonne gonfie oppure di vestiti da sera lunghi ed eleganti, con poche decorazioni.
Danza e movimenti
Così come accade nel Khon, anche negli spettacoli Likay gli attori si muovo a tempo di musica, con gesti lenti e studiati che vedono le mani come protagoniste. Per attirare l’attenzione del pubblico infatti non sono necessari movimenti plateali: il continuo brillare delle pietre dei costumi e degli accessori renderà difficile togliere gli occhi di dosso dagli attori.
Lascia un commento