Nel 2019 avevo scritto questo post raccontandovi di come si rinnovano i documenti in Thailandia. Recentemente mi è capitato di dover nuovamente rinnovare la patente thailandese, ma stavolta, probabilmente anche a causa del Covid, ci sono state diversi cambiamenti rispetto all’ultima volta, perciò mi è sembrato opportuno fare un aggiornamento anche qui sul blog.
I documenti per rinnovare la patente sono sempre gli stessi (carta d’identità thailandese, vecchia patente thailandese e certificato medico), ma la procedura si è senz’altro modernizzata (la stessa procedura vale anche per gli stranieri che devono rinnovare la patente thailandese, anche se i documenti ovviamente non sono gli stessi dei thailandesi – per approfondire come ottenere la patente thailandese a partire dalla propria patente italiana, consiglio di recuperare questo post).
Rinnovare la patente thailandese: la prenotazione Smart
In primo luogo, per evitare di avere troppa gente in motorizzazione, è necessario prendere appuntamento tramite l’apposita app per smartphone [ DLT SMART QUEUE ] oppure sul sito [ gecc.dlt.go.th ], ed è possibile scegliere non solo tra i classici giorni feriali, da Lunedì a Venerdì, ma anche il Sabato.
Oltre al giorno, è anche possibile scegliere un orario preciso in cui presentarsi, dalle 8.30 fino alle 13.00.
Rinnovare la patente thailandese: seguire il corso online
Quante persone oggigiorno sarebbero in grado di superare l’esame scritto per la patente? Sebbene si possa guidare ogni giorno, molte delle nozioni che si sono imparate a scuola guida possono, con il tempo, venir dimenticate in parte, se non del tutto.
Per garantire la massima sicurezza sulle strade, la motorizzazione thailandese ha organizzato dei video da circa 1 ora da far vedere a tutti coloro che devono rinnovare la patente thailandese.
Questo video, che dovrebbe essere disponibile anche in versione inglese per gli stranieri, ha lo scopo di “rinfrescare la memoria”, ed in particolare si concentra su consigli pratici per evitare gli incidenti, tralasciando quindi la teoria dei cartelli e delle precedenze.
Rispetto al video visto ad Hatyai nel 2017, quello di quest’anno è stato aggiornato per essere meno colloquiale: quello che avevo visto vedeva un uomo e una donna guidare per le strade di Bangkok, facendo commenti sui comportamenti corretti e scorretti che si possono vedere in strada.
Questo video invece ha un’impostazione più scolastica, con un “professore” che spiega e una lavagna digitale su cui compaiono le slide di riferimento. Guardando il corso sul sito della motorizzazione, dopo essersi registrati, si vedranno comparire circa ogni 15 minuti dei pop-up con una domanda inerente l’argomento appena trattato (a cui bisogna rispondere scegliendo tra 4 risposte multiple entro 3 minuti dalla comparsa del pop-up stesso).
Non mancano poi dei pop-up che chiedono di essere chiusi per confermare di star continuando la visualizzazione del video: insomma, il “corso” è stato pensato per cercare di coinvolgere lo spettatore ed evitare quindi che qualcuno possa aprire il video e poi andare a fare altro e non ascoltare.
Alla fine del video poi, il sito registrerà le risposte date e, se tutte le risposte sono corrette, farà comparire una schermata di conferma di completamento del corso, che si dovrà poi mostrare alla motorizzazione insieme al resto dei documenti e alla prenotazione.
Consigli dal video: ricordare la sigla BEWAGON
Non starò qui a riproporre tutto ciò che è stato detto nel video, ma ci sono alcuni concetti che credo potrebbero tornare utili anche per chi si mette alla guida in Italia.
Il primo concetto che risulta molto utile da ricordare è la sigla BEWAGON, che sta per le 7 cose della propria vettura che è bene controllare con costanza:
- Brake, ovvero i freni e il loro stato;
- Electricity, ovvero il sistema elettrico dell’auto, comprensivo anche dei motorini dei finestrini anteriori e posteriori;
- Water, ovvero non solo il livello d’acqua della macchina, ma anche quello del serbatoio dei tergicristalli;
- Air, che comprende sia il sistema dell’aria all’interno del veicolo (per assicurarsi di avere un’aria sempre pulita che permetta di respirare senza difficoltà) sia lo stato dei pneumatici (quindi, in un certo senso, con il termine AIR si intende anche l’aria delle gomme);
- Gasoline, ovvero il livello di benzina: è importante controllare sia di avere abbastanza benzina per arrivare a destinazione, sia, eventualmente, sapere dove poter fare un pieno;
- Oil, ovvero l’olio del motore;
- Noise, ovvero eventuali rumori strani prodotti dal veicolo.
Ottenere la nuova patente thailandese
Una volta prenotato l’appuntamento, il resto è rimasto esattamente come in passato, anche se il numero di esami fisici che ho sostenuto qui a Phuket è stato inferiore rispetto a quelli fatti ad Hatyai (mancava il test per daltonici): personalmente qui a Phuket ho sostenuto solo una prova di riflessi e una prova di riconoscimento dei colori tramite semaforo.
Per quanto riguarda la prova dei riflessi, c’è una semplice postazione con un banco da scuola (dove è possibile appoggiare eventuali oggetti che si ha con sé), una sedia e una pedana ancorata al pavimento dove sono presenti solo accelerazione e freno, che è collegata ad uno schermo con luci verdi e rosse. Per superare questa prova bisogna premere l’acceleratore, facendo così comparire le luci verdi, e poi frenare non appena si vedono le luci rosse. Questa semplice (e velocissima) prova fa sì che si possa verificare la prontezza di riflessi quando è necessario frenare: se si impiega troppo tempo nel cambiare piede dall’acceleratore al freno, il macchinario emetterà un allarme sonoro che sta a sottolineare la lentezza di riflessi. (A volte può capitare di non riuscire a premere bene il freno, vuoi perché non ci si è posizionati bene con la sedia rispetto ai pedali, oppure perché si è usato solo la punta del piede; ad ogni modo, se non si passa la prima volta si può riprovare per altre due volte).
Per quanto riguarda la prova di riconoscimento colori, qui a Phuket sono dotati di un piccolo semaforo che può illuminarsi solo di tre colori: rosso, giallo e verde. Sebbene siano presenti i tre classici elementi verticali dei classici semafori, ognuno di essi può assumere uno dei tre colori di cui sopra, per cui è bene fare attenzione al colore in sé e non solo all’elemento che si illumina (in parole povere, l’elemento più in alto non sarà sempre solo rosso, ma può anche illuminarsi di giallo o verde).
Finite queste due prove, sarà necessario aspettare per la compilazione dei documenti, verificare che i propri dati siano corretti, pagare per la patente, ed infine si verrà indirizzati al counter dove verrà fatta la foto. E dopo circa 10 minuti, ecco che potrete uscire dalla motorizzazione con la vostra nuova patente thailandese in mano, appena uscita dalla stampante.
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