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Viaggio in Thailandia attraverso la segnaletica urbana

Primo piano di un cartello di Bangkok pieno di stickers colorati

Un viaggio in Thailandia è un’esperienza sensoriale a 360 gradi, in cui è consigliato tenere tutti i sensi sempre all’erta. Viaggiando per la Thailandia, infatti, un occhio attento si renderà conto che non tutti i cartelli della segnaletica urbana sono uguali.

Grazie alle fotografie di Francesco Franceschi (di cui potete recuperare l’intervista qui), vi portiamo alla scoperta della segnaletica urbana delle varie province, per scoprire tanti riferimenti culturali legati alla storia thailandese.

Viaggio per la Thailandia: i dettagli unici dei cartelli di segnaletica

A differenza dell’Italia, dove esistono delle norme nazionali molto dettagliate per la segnaletica stradale, in Thailandia la regolamentazione relativa alla segnaletica urbana è meno centralizzata e più flessibile.

Ciò permette una maggiore personalizzazione dei singoli cartelli, ed è possibile trovare variazioni significative tra la segnaletica di una provincia e l’altra, sia in termini di materiali utilizzati, che di design.

Indicativamente però, ci sono alcuni elementi comuni:

– La maggior parte dei cartelli ha scritte bianche su sfondo blu.

– Quasi tutti i cartelli sono bilingue e le due lingue utilizzate sono: quella thailandese, posta sempre in alto e scritta con un carattere più grande, e la traduzione/traslitterazione in inglese, utilizzando solo le lettere maiuscole, scritta con un carattere più piccolo nella riga sottostante il nome thailandese.

– La maggior parte della segnaletica urbana è composta da due elementi: un palo verticale che si congiunge al centro della parte del cartello con il nome della via.

Glossario

Ecco alcuni termini e concetti che è bene tenere a mente per comprendere meglio le spiegazioni di questo viaggio fotografico per la Thailandia.

Divisione geografica.

Le province thailandesi si suddividono geograficamente in: nord, Isan (nord-est), centro, est (ovvero le province a est di Bangkok) e sud.

Suddivisione amministrativa.

La Thailandia è divisa, per ordine di grandezza dal più grande al più piccolo, in:

– Provincia: Changwat ( จังหวัด )
– Distretti: Amphoe ( อำเภอ )
– Sotto-distretti: Tambon ( ตำบล )

Oltre a questi tre livelli, ci sono i Thesaban ( เทศบาล ) ovvero le municipalità, che sono governati da un consiglio comunale e un sindaco. I Thesaban si suddividono in tre livelli:

– i più piccoli sono i Thesaban Nakhon ( เทศบาลนคร ), ovvero i comuni con più di 50.000 abitanti;
– ci sono poi i Thesaban Mueang ( เทศบาลเมือง ), che sono i comuni che hanno tra i 10.000 ed i 50.000 abitanti;
– ed infine i Thesaban Tambon ( เทศบาลตำบล ), cioè i comuni che hanno tra i 5.000 ed i 10.000 abitanti.

I Thesaban si affiancano all’amministrazione territoriale degli Amphoe (distretti) e dei Tambon (sotto-distretti). Le uniche entità municipali esterni al sistema dei Thesaban sono Bangkok e Pattaya.

NOTA: Suddivisione amministrativa di Bangkok. Sebbene anche la capitale si divida in i distretti e sotto-distretti, qui hanno dei nomi differenti rispetto al resto della Thailandia. I distretti si chiamano Khet ( เขต ) invece di Amphoe, mentre i sotto-distretti si chiamano Khwaeng ( แขวง ) invece di Tambon.

Nome delle province.

In Thailandia le province prendono nome dalla città più importante di quella provincia. Quando ad esempio si parla genericamente di Songkhla, si può intendere sia tutta la provincia di Songkhla, sia solo la città di Songkhla. Per distinguere la città dalla provincia, solitamente si aggiunge il termine “Mueang” ( เมื่อง ) che significa città. Se parlo quindi di Changwat Songkhla sto parlando della provincia di Songkhla, mentre se parlo di Mueang Songkhla sto parlando della città di Songkhla.

Medaglioni di appartenenza della via.

Spesso nei cartelli è possibile vedere un medaglione dorato al cui interno compaiono due scritte: nella maggior parte dei casi la scritta superiore indica a quale Thesaban appartiene quella determinata via, e, in senso lato, capire quale Thesaban ha fatto realizzare quel cartello specifico, mentre la scritta inferiore indica la provincia (Changwat) in cui ci si trova.

Traduzione dei cartelli.

In Thailandia, il termine thailandese per indicare le vie è “Thanon” (ถนน). Questo termine viene talvolta traslitterato nella scritta inglese riportando “Thanon” seguito dal nome della via. In altri casi, invece, si utilizza il più comune termine inglese “Road”. Ad esempio, “Thanon Khaosan” e “Khaosan Road” indicano la stessa celebre strada di Bangkok.

Templi thailandesi.

Quando si parla di Wat o tempio buddista non si parla di un unico edificio, come accade invece per le chiese cristiane, bensì di un insieme di diversi edifici tra cui Chedi, Bot, Prang e Mondop. Per approfondire, consiglio di recuperare questo post.

Viaggio fotografico

Curiosi di scoprire quali segreti nascondono i cartelli delle varie città thailandesi? In questo viaggio visivo le foto di Francesco Franceschi, ordinate alfabeticamente per nome della città, ci riveleranno dettagli inaspettati e ci aiuteranno a scoprire nuovi collegamenti con la cultura thailandese.

ATTENZIONE! Quando trovate delle parole sottolineate, provate a cliccarci sopra: vi porteranno ad altri post collegati a quel determinato argomento per approfondire ulteriormente quell’elemento della cultura thailandese!

Cartello di una via della città di Amphawa
Amphawa – foto di Francesco Franceschi

Amphawa ( อัมพวา )

Distretto della provincia di Samut Songkhram ( สมุทรสงคราม ) – (centro)

Sebbene Amphawa sia famosa per il mercato galleggiante, il cartello nella foto presenta come simbolo due elefanti che utilizzano le zanne e le proboscidi per sollevare un medaglione nel cui centro è raffigurato un elefante all’interno della foresta, circondato da due scritte: quella superiore rivela che il cartello è situato nel Thesaban di Amphawa, mentre la scritta sottostante riporta il nome della provincia Samut Songkhram.

L’elefante, o Chang ( ช่าง ) in thailandese, è uno dei simboli della Thailandia, come vi raccontavo in questo post, per cui non dobbiamo stupirci della scelta di questo animale per decorare il cartello.


Aranya Prathet – foto di Francesco Franceschi

Aranyaprathet ( อรัญประเทศ )

Distretto della provincia di Sa Kaeo ( สระแก้ว ) – (est)

Cartello di una via della città di Aranya Prathet
Dettaglio del cartello di Aranya Prathet – foto di Francesco Franceschi

Un cartello semplice, nella cui parte superiore al centro è presente un medaglione al cui centro si può vedere l’immagine di un dio, presumibilmente il dio indiano Vishnu (di cui Phra Ram, protagonista dell’opera epica Ramakien, è la reincarnazione. Potete leggere qui della storia del Ramakien, oppure potete recuperare l’intervista con Francesco Franceschi che si è occupato della traduzione in italiano del poema epico).

Al di fuori del medaglione si estendono dei petali decorativi che richiamano le rappresentazioni dei fiori di loto, elemento che viene ripreso anche nella parte sottostante che collega il cartello al palo.


Cartello di una via della città di Ayutthaya
Ayutthaya – foto di Francesco Franceschi

Ayutthaya ( อยุธยา )

Nome completo: Phra Nakhon Si Ayutthaya ( พระนครศรีอยุธยา )
Provincia di Ayutthaya – (centro)

Provincia famosa per la sua storia, Regno di Ayutthaya (1351-1767), e per il parco storico di Ayutthaya, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO nel 1991.

vista dall'alto del Sanphet Maha Prasat Throne Hall a Ayutthaya
Photo by muangboranmuseum.com

La decorazione superiore di questo cartello sembra ispirata al Sanphet Maha Prasat Throne Hall, che tra l’altro si trova all’estremità ovest della strada Thanon Naresuan. Sebbene nella realtà l’edificio sia più largo, i tetti che puntano verso l’alto, e in particolare il tetto centrale, riprodotti sulla sommità del cartello sono molto simili a quelli della sala del trono.


Cartello di una via della città di Ban Chiang
Ban Chiang – foto by Francesco Franceschi

Ban Chiang ( บ้านเชียง )

Distretto di Nong Han nella provincia di Udon Thani ( อุดรธานี ) – (isan)

Questo cartello, situato ad un incrocio, presenta sulla sommità del palo un vaso in ceramica. Si tratta di un chiaro riferimento al fatto che in città ci sia un importante sito archeologico, patrimonio dell’UNESCO a partire dal 1992, dove furono rinvenute moltissime ceramiche antiche.

Sito archeologico di Ban Chiang
Sito archeologico di Ban Chiang | Photo by worldheritagesite.onep.go.th

Cartello di una via della città di Bangkok
Bangkok – foto di Francesco Franceschi

Bangkok ( กรุงเทพฯ )

Capitale della Thailandia – (centro)
Nome thailandese: Krung Thep Maha Nakhon, o più semplicemente Krung Thep per scoprire l’intero nome della città, recupera questo post!

Cartello di una via della città di Bangkok
Dettaglio del cartello di Bangkok – foto di Francesco Franceschi

Il cartello è composto da due parti: quella blu riporta il nome della via in thailandese (con il numero thai) e sotto il nome traslitterato in inglese.
La parte verde riporta il nome del Khet. Inoltre, da notare il piccolo dettaglio all’innesto tra il palo e il cartello.

Come potete vedere, c’è un piccolo triangolo con la punta verso l’alto, al cui interno si possono leggere le lettere กทม che rappresentano la sigla del nome thailandese KTM = Krung Thep MahaNakorn


Cartello di una via della città di Buriram
Buriram – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Buriram
Dettaglio del cartello di Buriram – foto di Francesco Franceschi

Buriram ( บุรีรัมย์ )

Provincia di Buriram – (isan)

foto della stazione di Buriram
Photo by Wikipedia

Questa città in passato faceva parte dell’impero Khmer, ma attualmente è conosciuta soprattutto per il circuito internazionale che ospita le gare di Formula 1 e la MotoGP.

Il cartello secondo me potrebbe essere un richiamo alla stazione dei treni (anche se l’unico indizio qui sarebbero le tegole visibili sul tetto).

Curiosità: di fronte alla stazione c’è un banchetto di street food che vende polpette che è diventato particolarmente famoso dopo che la star k-pop Lisa delle BlackPink ha confessato durante un’intervista in thailandese di amare queste polpette e di comprarle ogni volta che torna a casa (Lisa è originaria di Buriram).

Il medaglione centrale riporta un elefante con la proboscide alzata che stringe un Tan ( ฐาน ), che si pronuncia come la lettera “ฐ” dell’alfabeto thailandese (recupera il video sull’alfabeto thailandese).

Un tan è un piccolo altare su cui spesso vengono posate le offerte al tempio, ma i tan sono anche quelle piattaforme su cui vengono posizionate le statue di Buddha per “sollevarle” dal terreno (si tratta di un concetto strettamente thailandese, di cui ho parlato in questo post).


Cartello di una via della città di Cha-am
Cha-am – foto di Francesco Franceschi

Cha-am ( ชะอำ )

Distretto della provincia di Phetchaburi ( เพชรบุรี ) – (centro)

Si tratta di un cartello molto semplice e minimale, non è presente nemmeno il medaglione dorato con il nome del Thesaban e della provincia.


Cartello di una via della città di Chanthaburi
Chanthaburi – foto di Francesco Franceschi

Chanthaburi ( จันทบุรี )

Provincia di Chanthaburi – (est)

logo della città thailandese di Chanthaburi
Logo di Chanthaburi

Il simbolo di Chanthaburi è un coniglio bianco iscritto in un cerchio giallo, che rappresenta la luna, ed è un richiamo alla leggenda del coniglio sulla luna tanto popolare in Asia.

Il motivo è molto semplice: il nome Chanthaburi si può tradurre letteralmente come “città della luna”, ovvero Chantha- ( จันท- , lett. “luna”) e buri ( บุรี , lett. “città”).

La provincia è stata un’importante fonte di pietra preziose, tra cui rubini e zaffiri, ed infatti possiamo vedere delle decorazioni tonde bianche che potrebbero richiamare le pietre preziose. Da notare la presenza nell’angolo in basso a destra di due frutti di durian.


Cartello di una via della città di Chiang Khong
Chiang Khong – foto di Francesco Franceschi

Chiang Khong ( เชียงของ )

Distretto della provincia di Chiang Rai ( เชียงราย ) – (nord)

Chiang Khong ospita anche il pesce d’acqua dolce più grande del mondo, il Pla Buek ( ปลาบึก ) o pesce gatto gigante – nome scientifico Pangasianodon gigas, conosciuto anche come Mekong giant catfish. Questo pesce è oggetto di ricerca e studio da parte della stazione di pesca di Chiang Khong per preservarne l’esistenza.

foto del Pla Buek ( ปลาบึก ) o pesce gatto gigante - nome scientifico Pangasianodon gigas, conosciuto anche come Mekong giant catfish in un acquario
Photo by Wikipedia

Questo pesce gatto si distingue dalle altre specie per l’assenza di barbigli e la mancanza di denti negli esemplari adulti.

Gli esemplari più grandi possono raggiungere una lunghezza di 3 metri e fino i 350 kg di peso.


Cartello di una via della città di Chiang Mai
Chiang Mai – foto di Francesco Franceschi

Chiang Mai ( เชียงใหม่ )

Provincia di Chiang Mai – (nord)

tempio Wat Phrathat Doi Suthep
Photo by outdooractive.com

Il cartello di Chiang Mai riporta una decorazione molto più dettagliata, che assomiglia ad un diorama ispirato al tempio Wat Phrathat Doi Suthep ( วัดพระธาตุดอยสุเทพ ), famoso per conservare le reliquie del Buddha Siddharta.
Nel diorama si possono infatti riconoscere le strutture del tempio dai tetti con le punte all’insù, e lo stupa centrale, al cui lato destro è presente un grande parasole. L’albero sulla sinistra potrebbe inoltre rappresentare i parchi nazionali, in questa provincia ci sono infatti ben 15 parchi nazionali e 4 riserve per la sauna selvatica (Wildlife sanctuaries).


Cartello di una via della città di Chiang Rai
Chiang Rai – foto di Francesco Franceschi

Da notare come questo cartello non solo presenti un colore differente, e sia rosso invece che blu, ma presenti anche una trascrizione in lingua cinese. Inoltre, sotto l’attuale scritta, è ancora possibile intravedere l’antico nome della via.

Chiang Rai ( เชียงราย )

Provincia di Chiang Rai – (nord)

Chiang Rai fu la capitale del regno di Lanna dal 1296 al 1558, istituita dal capostipite della dinastia Mangrai. Ed infatti il nome è traducibile in “la città di (Mang)Rai” in quanto Chiang significa “città” e Rai è l’abbreviazione del nome del sovrano Mangrai.

statua di un naga con testa di elefante del Wat Ming Mueang di Chiang Rai
Photo found on Pinterest

Il cartello presenta due strutture centrali che richiamano le strutture dei templi, e quelli che, a prima vista, possono sembrare dei Phaya Nak, i grandi serpenti della mitologia buddista che spesso si trovano come decorazioni nelle scale dei templi. In realtà, guardando meglio, si noterà che questi Phaya Nak hanno la testa di elefante. C’è un tempio solo a Chiang Mai che presenta delle statue simili, ed è il tempio Wat Ming Mueang ( วัดมิ่งเมือง ), un tempio la cui costruzione risale sin dalla fondazione della città stessa.

Questo tempio fu infatti fatto costruire dalla moglie di re Mangrai come dono alla propria suocera, e così il tempio Ming Mueang diventò il tempio personale della madre di re Mangrai.


Cartello di una via della città di Chiang Saen
Chiang Saen – foto di Francesco Franceschi

Chiang Saen ( เชียงแสน )

Distretto della provincia di Chiang Rai ( เชียงราย ) – (nord)

I bordi di questo cartello richiamano le canne di bambù, ma questa città non è particolarmente conosciuta per le sue piantagioni di bambù. Probabilmente si tratta solo di una scelta estetica.


Cartello di una via della città di Dan Sai
Dan Sai – foto di Francesco Franceschi

Dan Sai ( ด่านซ้าย )

Provincia di Loei ( เลย ) – (isan)

Questo cartello è molto minimale e semplice, e non è presente alcun medaglione dorato. Particolare come in questo caso la parola “Thesaban” sia traslitterata solo come “Thesban”, traslitterando quindi solo le lettere presenti in thailandese (e non la vocale sottintesa).


Cartello di una via della città di Hatyai
Hat Yai – foto di Francesco Franceschi

Hat Yai ( หาดใหญ่ )

Distretto della provincia di Songkhla ( สงขลา ) – (sud)

Anche questo cartello è molto semplice e minimalista. Non è presente un medaglione dorato, ma al nodo tra cartello e palo si può vedere lo stemma del Thesaban di Hatyai.

Cartello di una via della città di Hatyai
Dettaglio del cartello di Hat Yai – foto di Francesco Franceschi


Cartello di una via della città di Hua Hin
Hua Hin – foto di Francesco Franceschi

Hua Hin ( หัวหิน )

Distretto della provincia di Prachuap Khiri Khan ( ประจวบคีรีขันธ์ ) – (centro)

Il cartello in questo caso non riporta il nome di una via, infatti non c’è nessun “road” o Thanon, perché il nome della via è Hua Hin 67. Diverse vie di Hua Hin sono infatti contrassegnate solo con numeri e non da nomi veri e propri. Il design richiama il cartello presente alla stazione del treno, sia come colori che come forma, ma il cartello della stazione ha due pali, mentre quello delle vie ha un solo palo centrale.

stazione dei treni di hua hin


Cartello di una via della città di Kanchanaburi
Kanchanaburi – foto di Francesco Franceschi

Il ponte è visibile anche sul medaglione dorato presente in un altro cartello presente in città, posto più in basso rispetto al nome della via con la cornice a forma di pesce. Quest’altro cartello, che potete vedere qui accanto, ha sì due cartelli, ma entrambi riportano il nome “Thanon Lao”, indicando quindi la stessa via. Curioso però come il cartello in basso abbia la scritta superiore e quella inferiore uguali: infatti entrambi riportano il nome della via “Thanon Mae Nam Kwae 13” : forse si tratta del nuovo nome di questa strada? Anche se non è chiaro perché debba essere ripetuto due volte nello stesso cartello…

Kanchanaburi ( กาญจนบุรี )

Provincia Kanchanaburi – (centro)

Il ponte sul fiume Kwai di Kanchanaburi
Photo by viator.com

La decorazione di questo cartello è molto più “ingombrante” rispetto agli altri visti finora: si tratta di un pesce generico che serve probabilmente a simboleggiare il fiume Kwai, su cui fu costruito il famoso ponte che ispirò le vicende del film “Il ponte sul fiume Kwai”.

Kanchanaburi – foto di Francesco Franceschi
Dettaglio del cartello di Kanchanaburi – foto di Francesco Franceschi

Cartello di una via della città di Khon Kaen
Khon Kaen – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Khon Kaen
Altro cartello di Khon Kaen – foto di Francesco Franceschi

Khon Kaen ( ขอนแก่น )

Provincia di Khon Kaen – (isan)

Lo strumento musicale a fiato thailandese Khaen
Photo by eef.or.th

Sulla decorazione a sinistra del cartello possiamo vedere il Khaen ( แคน ), uno strumento a fiato realizzato con diverse canne di bambù legate assieme e con altezza diversa tra loro. Il Khaen thailandese ha solitamente 16 canne ed è tipico dell’Isan.

Accanto ad esso ci sono dei fiori con quattro petali, che sembrano scendere a grappoli. Potrebbero richiamare i fiori di Cassia Fistula, o Dok Ratchaphruek che, durante la stagione della fioritura, colorano di giallo gli alberi ai lati delle strade di Khon Kaen.

Sulla destra, il cartello presenta alcune forme geometriche assemblate in modo da creare un pattern con diversi quadrati colorati, che potrebbero richiamare l’eredità Khmer e i reperti archeologici trovati nella provincia, che è possibile vedere al museo nazionale di Khon Kaen.

Queste forme geometriche si possono trovare anche in altri cartelli, come quest’altro che vedete sulla sinistra. In questo caso lo sfondo del cartello è verde, e nella parte superiore possiamo vedere degli animali mitologici thailandesi, che sembrano avere le proposcidi da elefante.


Cartello di una via della città di Khong Chiam
Khong Chiam – foto di Francesco Franceschi

Khong Chiam ( โขงเจียม )

Distretto della provincia di Ubon Ratchathani ( อุบลราชธานี ) – (isan)

Questo cartello è molto semplice e minimale, e le cui decorazioni stavolta sono in ferro modellato in modo da creare delle “S” con riccioli alle estremità.


Cartello di una via della città di Ko Sichang
Ko Sichang – foto di Francesco Franceschi
Photo by kohsichangth.com
Photo by kohsichangth.com

Ko Sichang ( เกาะสีชัง )

Distretto della provincia di Chonburi ( ชลบุรี ) – (est)

Si tratta di una piccola isola di 17,3 km2, famosa per essere stata meta di riposo dei re della dinastia Chakri Re Rama IV, Re Rama V e re Rama VI. Re Rama V inoltre vi fece costruire il proprio palazzo estivo, che fu chiamato Phra Chuthathut Palace ( พระจุฑาธุชราชฐาน ) in onore del figlio che era nato proprio su quell’isola.

Cartello di una via della città di Ko Sichang
Dettaglio del cartello di Ko Sichang – foto di Francesco Franceschi

Sul cartello c’è un medaglione al cui centro è rappresentato un faro sulla spiaggia, con il mare. Il faro richiama il faro dell’isola, che era un punto di riferimento per le navi mercantili occidentali e asiatiche.

Ai lati del medaglione, ci sono due scoiattoli bianchi, che sono l’unica tipologia di scoiattoli unici di quest’isola. O perlomeno queste sono le affermazioni dell’ambasciatore britannico John Crawfurd e del suo team che, a partire dal 1822, registrarono la topografia dell’isola. Sull’isola si possono anche trovare dei punti di osservazione per osservare questi animali nel loro ambiente naturale.

Nella parte inferiore del cartello, alla congiunzione con il palo, si può vedere un fiore di Leelawadee ( ลีลาวดี ), conosciuti dagli occidentali come Frangipani o Plumeria, e le tipiche foglie che vanno a fare da supporto visivo al cartello soprastante.


Cartello di una via della città di Krabi
Krabi – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Krabi
Un altro cartello di Krabi – foto di Francesco Franceschi

Krabi ( กระบี่ )

Provincia di Krabi – (sud)

Il cartello è molto semplice, con la cornice nera invece che dorata, ed è sormontato da un’aquila di mare, o, più nello specifico, nell’aquila pescatrice panciabianca, che è uno dei simboli di Krabi. In città è infatti presente un’enorme statua di questa tipologia di aquila, che sta a indicare il km 0 di Krabi.

Photo found on Facebook

L’aquila non è solo un omaggio agli animali che vivono sul monte Khanab Nam, ma rappresentano anche il motto degli amministratori del comune, che è “Bin Hai Sung, Mong Hai Klai, Pai Hai Tueng ( บินให้สูง มองให้ไกล ไปให้ถึง )” che si può tradurre come “Vola in alto, guarda lontano, e raggiungi i tuoi obiettivi“.

Francesco ci ha fornito poi la foto di un altro cartello, che ci permette di vedere un’altra decorazione. In questo caso troviamo un altro animale: un elefante che brandisce una spada. L’elefante, come abbiamo già detto, è l’animale simbolo della Thailandia, ma la spada?

Ebbene, il termine “Krabi” ( กระบี่ ) può essere tradotto sia come “scimmia”, in alternativa del termine più comune Ling ( ลิง ), ma può anche essere tradotto come “spada”, in alternativa del termine più comune Dap ( ดาบ ).


Cartello di una via della città di Lampang
Lampang – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Lampang
Un altro cartello di Lampang – foto di Francesco Franceschi

Lampang ( ลำปาง )

Provincia di Lampang – (nord)

Set di piatti, ciotole, e bento con le decorazioni di gallo tipiche della provincia di Lampang
Photo by siamenamel.com

Sul cartello c’è un medaglione al cui centro è rappresentato un gallo. La provincia di Lampang è infatti molto famosa in tutta la Thailandia per le “Rooster Bowl”, le ciotole per noodle e zuppe con dei galli rossi e neri dipinti a mano. Questi disegni sono diventati talmente famosi da estendersi anche a piatti, bicchieri e “pinto” ( ปิ่นโต ) ovvero i contenitori per il pranzo impilabili che potete vedere al centro nella foto qui accanto.

In quest’altra foto, possiamo invece vedere dei cartelli più rustici, posti su un grande elemento di sostegno in legno con tettoia.

I due cartelli in alto, con lo sfondo color legno, indicano il nome della via e il nome del Thesaban. Il cartello in basso con sfondo nero invece indica la strada per andare al tempio Wat Pratu Pong ( วัดประตูป่อง ).


Cartello di una via della città di Lopburi
Lopburi – foto di Francesco Franceschi

Lopburi ( ลพบุรี )

Provincia di Lopburi – (centro)

Tempio Phra-Prang-Sam-Yot di Lopburi
Photo by lopburi.org

Questo cartello è un po’ rovinato dal tempo, ed è particolare che la traduzione del nome di questa via non sia in inglese, bensì in francese.

Il cartello è sormontato da un’architettura che richiama il tempio Phra Prang Sam Yot ( พระปรางค์สามยอด ), un tempio Khmer costruito nel XIII secolo


Cartello di una via della città di Mae Hong Son
Mae Hong Son – foto di Francesco Franceschi

Mae Hong Son ( แม่ฮ่องสอน )

Provincia di Mae Hong Son – (nord)

Curiosità: Mae Hong Son è la provincia più montuosa della Thailandia, e la città principale è conosciuta come la “città delle tre nebbie”, a causa della quasi perenne presenza di nebbia durante tutte e tre le stagioni.

Il cartello ha uno stile rustico, ed è sormontato da un tetto che richiama l’architettura birmana. La provincia infatti confina con ben tre stati del Myanmar: lo stato di Shan, lo stato di Kayin e lo stato di Kayah. In questa provincia c’è quindi una grande varietà di etnie, provenienti proprio da queste aree, che si organizzano spesso in tribù, conosciute in thailandese come “Chao Doi” ( ชาวดอย ) o “Chao Kao” ( ชาวเขา ), entrambi traducibili come “gente di montagna”.


Cartello di una via della città di Mae Sai
Mae Sai – foto di Francesco Franceschi

Mae Sai ( แม่สาย )

Distretto della provincia di Chiang Rai ( เชียงราย ) – (nord)

Questo cartello è molto semplice, e non presenta nessun medaglione, né una scritta in lingua inglese. Da notare però come qualcuno si sia divertito ad attaccare uno sticker in nero e blu che avverte che si potrebbe finire presto nei guai (anche se non si capisce bene in che contesto).

Il cartello è blu ed è riccamente decorato per tutto il suo perimetro con una decorazione dorata ripetuta a grandezze differenti, che partono dall’innesto con il palo e si congiungono dalla parte opposta del cartello, in un curioso simbolo con una punta che richiama il tetto di un tempio.


Cartello di una via della città di Mae Sariang
Mae Sariang – foto di Francesco Franceschi

Mae Sariang (แม่สะเรียง)

Provincia di Mae Hong Son ( แม่ฮ่องสอน ) – (nord)

La particolarità di questo cartello è nella presenza di due bracci:

– a sinistra, il cartello è su sfondo blu, e riporta il nome della via in thailandese e inglese (da notare come però il nome thailandese sia su due righe, mentre quello in inglese traduce solo la prima riga superiore);

– a destra, il cartello verde presenta l’immagine di un fiore che assomiglia molto ad un giglio.


Cartello di una via della città di Mukdahan
Mukdahan – foto di Francesco Franceschi

Mukdahan ( มุกดาหาร )

Provincia di Mukdahan – (isan)

Il cartello presenta tre parti:

– il centro ha lo sfondo blu, con il nome della via in thailandese e in inglese;

– la parte superiore con sfondo verde che riporta “Ho Kaeo Mukdahan”, ovvero la torre di osservazione della città;

– la parte inferiore con sfondo verde dove è scritto il nome del Thesaban, in questo caso Mueang Mukdahan.


Cartello di una via della città di Nakhon Pathom
Nakhon Pathom – foto di Francesco Franceschi

Nakhon Pathom ( นครปฐม )

Provincia di Nakhon Pathom – (centro)

vista al tramonto dello stupa Phra Pathom Chedi della provincia di Nakhon Pathom
Photo by takemetour.com

Il cartello ha una forma trapezoidale, con i lati inclinati curvati verso l’interno, ed è sormontato al centro da una struttura che richiama lo stupa Phra Pathom Chedi ( พระปฐมเจดีย์ ), che con i suoi 120,45 metri di altezza è considerato il più alto stupa del mondo.

Ai lati dello stupa ci sono 2 cervi, ed in effetti in questa provincia c’è un parco dove è possibile trovare questi e altri animali, il Sam Phran Peacock Park.

Nella parte inferiore, sulla congiunzione tra cartello e palo, c’è il Dharmachakra, la ruota buddista con 12 elementi che collegano il cerchio interno, che rappresenta il punto di partenza di un percorso spirituale, ovvero il mondo della sofferenza, del Samsara (ciclo delle rinascite) e dell’ignoranza, al cerchio esterno, che rappresenta invece il Nirvana, lo stato di liberazione dalla sofferenza, il risveglio e la perfetta pace, ed è l’obiettivo finale del percorso.


Cartello di una via della città di Nakhon Phanom
Nakhon Phanom – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Nakhon Phanom
Un altro cartello di Nakhon Phanom – foto di Francesco Franceschi

Non tutti i cartelli di una stessa provincia sono decorati allo stesso modo. Quello fotografato da Francesco qui sopra ci mostra infatti un cartello molto più semplice, che si differenzia dal primo anche per la forma. Questo perché sono i Thesaban a commissionare i cartelli e quindi, a scegliere i vari design.

Nakhon Phanom ( นครพนม )

Provincia di Nakhon Phanom – (isan)

Questo semplice cartello è decorato con dei fili dorati che raffigurano una barca stilizzata sull’acqua. La prua della barca ha la testa di un cigno della mitologia buddista, e richiama le barche utilizzate durante la processione reale sul fiume.

Processione reale a Nakhon Phanom
Processione reale a Nakhon Phanom – Photo by destination.com
Chedi del tempio Wat Phra That Phanom di Nakhon Phanom
Photo by thailand.yinteing.com

Dietro la barca, sullo sfondo, si può vedere al centro il chedi del tempio Wat Phra That Phanom ( วัดพระธาตุพนม ), un tempio la cui costruzione risale tra il VII e l’VIII secolo, e in cui caratteristiche dell’architettura thailandese e di quella laotiana si mescolano tra loro.

Le due figure ai lati del chedi potrebbero essere due alberi stilizzati, a voler richiamare gli alberi di Kan Krao ( กันเกรา ) o Tembusu, che sono il simbolo della provincia.


Cartello di una via della città di Nakhon Ratchasima
Nakhon Ratchasima – foto di Francesco Franceschi

Nakhon Ratchasima ( นครราชสีมา ) o Khorat ( โคราช )

Provincia di Nakhon Ratchasima, chiamata anche Khorat – (isan)

Questo semplice cartello dallo stile minimale e sfondo verde, è sormontato da una struttura che richiama le porte della città.

Le porte della città di Nakhonratchasima
Photo by thailandcarsrentals.com
Photo by Wikipedia

Cartello di una via della città di Nakhon Si Thammarat
Nakhon Si Thammarat – foto di Francesco Franceschi

Nakhon Si Thammarat ( นครศรีธรรมราช )

Provincia di Nakhon Si Thammarat – (sud)

La struttura di questo cartello è verde con dettagli dorati, mentre lo sfondo del cartello è blu. Oltre al nome in thailandese e inglese, sono presenti un ulteriore nome thailandese tra parentesi, e un numero cerchiato.

Il cartello è posto all’incrocio tra la strada principale, quella scritta in alto, e la strada secondaria è quella del nome tra parentesi. Il numero potrebbe semplicemente indicare il nuovo nome della via secondaria: in questo caso quindi, la strada Thanon Praesuean è il vecchio nome, mentre il nome nuovo è Thanon Rajdamnern 30.


Cartello di una via della città di Nan
Nan – foto di Francesco Franceschi

Nan ( น่าน )

Provincia di Nan – (isan)

Anche il palo del cartello è decorato, mentre il cartello vero e proprio presenta alla base una barca con una testa di Phaya Nak stilizzata, che guarda verso l’alto (la prua è a destra, mentre a sinistra c’è la coda). Il cartello è sormontato da una struttura che richiama il Wat Chedi.

Wat Chedi di Nan
Photo by pukmudmuangthai.com
Wat Chedi di Nan
Photo by pukmudmuangthai.com

Cartello di una via della città di Nong Khai
Nong Khai – foto di Francesco Franceschi

Nong Khai ( หนองคาย )

Provincia di Nong Khai – (isan)

Il cartello, che si trova ad un incrocio (ed infatti sul palo possiamo vedere che c’è un’altra indicazione), presenta una decorazione stilizzata in ferro che rappresenta un Phaya Nak. Questa provincia infatti confina a nord con il fiume Mekong, ed è diventata famosa per il festival Mekong Lights che si celebra durante la quaresima buddista. Il nome thailandese di questo festival è Bang Fai Phaya Nak ( บั้งไฟพญานาค ), che si può tradurre letteralmente come “Palle di fuoco dei Naga”.

Cartello decorativo di Nong Khai con due Naga
By ท่าเสด็จ – ท่าเสด็จมาเก็ต

Durante questo festival infatti, sul fiume si possono vedere dei globi luminosi di colore rossastro che si sollevano dall’acqua verso l’aria e rimangono visibili fino a circa una centinaia di metri dalla superficie dell’acqua. La leggenda vuole che queste sfere siano create da un Phaya Nak che vive nel Mekong (non è un caso che questo fiume sia stato d’ispirazione per il cartone Disney “Raya e l’ultimo drago“).


Cartello di una via della città di Pathum Thani
Pathum Thani – foto di Francesco Franceschi

Pathum Thani ( ปทุมธานี )

Provincia di Pathum Thani – (centro)

Dettaglio delle cose presenti sulle barche dei mercanti del mercato sul fiume
Photo by livingnomads.com

Il cartello dorato, con sfondi blu per le scritte bianche, è sormontato da un’imbarcazione con un mercante intento a cucinare: è un chiaro richiamo al mercato sul fiume Wat San Chao Floating Market che, come si può intuire dal nome, si trova nelle vicinanze del tempio Wat San Chao ( วัดศาลเจ้า ).


Cartello di una via della città di Pattaya
Pattaya – foto di Francesco Franceschi

Pattaya ( พัทยา )

Provincia di Chonburi ( ชลบุรี ) – (est)

Questa città marittima è una delle località turistiche più frequentate al mondo. Il cartello ha un design che richiama la ruota del timone di una barca.

All’interno del cartello è presente solo il nome della città, in thailandese nella parte superiore, e in inglese nella parte inferiore.

Al centro del timone c’è un numero centrale, che presumibilmente indica il numero della via, che in questo caso non ha un nome ma solo un numero, proprio come accade a Hua Hin.


Cartello di una via della città di Phayao
Phayao – foto di Francesco Franceschi

Phayao ( พะเยา )

Provincia di Phayao – (nord)

Il cartello è decorato con due colorati Phaya Nak simmetrici che sputano acqua, e ricoprono tutto il perimetro intorno al nome della via. I due Phaya Nak richiamano le due statue presenti nel lago Kwan Phayao.

Due statue di Phaya del lago Kwan Phayao
Photo by guide.michelin.com


Cartello di una via della città di Phetchaburi
Phetchaburi – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Phetchaburi
Un altro cartello di Phetchaburi – foto di Francesco Franceschi

Phetchaburi ( เพชรบุรี )

Provincia di Phetchaburi – (centro)

Le decorazioni di questo cartello non passano di certo inosservate: sebbene a prima vista potrebbero essere difficili da decifrare, in realtà si tratta di frutti di Chompoo ( ชมพู่ ) o Roseapple, un frutto rosso fuori e con polpa biancastra, che, per la forma, ricorda una pera. Questa provincia è infatti famosa per le sue piantagioni di Chompoo.

Frutta thailandese
Photo by Vladmax | Canva.com
piatto di chompoo tagliati
Photo by health.kapook.com

Qui accando vediamo un altro cartello di Phetchaburi. Stavolta niente frutta, ma anche questo cartello è riccamente decorato in color oro con decorazioni che richiamano l’arte thailandese classica.


Cartello di una via della città di Phimai
Phimai – foto di Francesco Franceschi

Phimai ( พิมาย )

Distretto della provincia di Nakhon Ratchasima ( นครราชสีมา ) – (isan)

tempio di phimai
Photo by Wikipedia | the photo was taken by Supanut Arunoprayote

La struttura del cartello è dorata, e il cartello a dire il vero è molto sbiadito, tanto che non si vede più il blu dello sfondo.

La parte superiore però è chiaramente riconoscibile, ed è una struttura che richiama il Prasat Hin Phimai ( ปราสาทหินพิมาย ), l’edificio principale del Parco Storico di Phimai.


Cartello di una via della città di Phitsanulok
Phitsanulok – foto di Francesco Franceschi

Phitsanulok ( พิษณุโลก )

Provincia di Phitsanulok – (nord)

Questo cartello è riccamente decorato, e nella parte superiore si possono riconoscere diversi elementi tra cui, partendo da sinistra verso destra:

le mura della città di Phitsanulok
Photo by bucketlistly.blog

Le mura della città di Phitsanulok, che rappresentano la parte più antica della città (alcune parti furono distrutte a causa di un incendio nel 1955).

A seguire c’è la statua del re Naresuan a cavallo di un elefante, di cui è presente una statua molto più dettagliata nella città (vedi immagine sotto).

Statua del re Naresuan a Phitsanulok
Photo from Facebook

Una scena con alberi e una cascata centrale, che, come recita il motto della provincia “La splendida Phra Phuttha Chinnarat. Città natale del re Naresuan. Case su zattere del fiume Nan. Banane essiccate davvero dolci. Grotte e cascate meravigliose” (originale: พระพุทธชินราชงามเลิศ ถิ่นกำเนิดพระนเรศวร สองฝั่งน่านล้วนเรือนแพ หวานฉ่ำแท้กล้วยตาก ถ้ำและน้ำตกหลากตระการตา)

Phra Attharot la statua di un Buddha in piedi con la mano destra alzata di Phitsanulok
Photo from Wikipedia, taken by Supanut Arunoprayote

Diverse strutture del tempio Wat Phra Si Rattana Mahathat ( วัดพระศรีรัตนมหาธาตุ ) tra cui anche il Phra Attharot (พระอัฎฐารส), la statua di un Buddha in piedi con la mano destra alzata.


Cartello di una via della città di Phuket
Phuket – foto di Francesco Franceschi

Phuket ( ภูเก็ต )

Provincia di Phuket – (sud)

Il cartello dalla forma molto semplice, ma non si tratta di un semplice rettangolo. Al centro è presente un medaglione dorato piuttosto rovinato di cui purtroppo non si riesce a riconoscere il soggetto che era stato rappresentato.

Cartello di una via della città di Phuket
Dettaglio del cartello di Phuket – foto di Francesco Franceschi

Cartello di una via della città di Phutthaisong
Phutthaisong – foto di Francesco Franceschi

Phutthaisong ( พุทไธสง )

Distretto della provincia di Buriram ( บุรีรัมย์ ) – (isan)

Il cartello è decorato sia alla base, con delle semplici decorazioni floreali, sia nella sommità, dove è presente una rappresentazione di Buddha che richiama la statua presente nel tempio Wat Hong Phutthaisong ( วัดหงษ์ พุทไธสง ).

Statua di Buddha all'interno del tempio Wat Hong Phutthaisong
Photo from temple-thai.com


Cartello di una via della città di Prachuap Khiri Khan
Prachuap Khiri Khan – foto di Francesco Franceschi

Prachuap Khiri Khan ( ประจวบคีรีขันธ์ )

Provincia di Prachuap Khiri Khan – (centro)

Il cartello ha la forma di un ovale, e il medaglione con il nome del Thesaban e il nome della provincia si trova all’incrocio tra il nome della via e il palo. Al centro sono rappresentate delle isolette che sono visibili dal monte Khao Lom Muak, invece nella parte superiore del cartello è presente un ananas, di cui ci sono molte piantagioni in questa provincia.

isolette visibili dal monte Khao Lom Muak della provincia Prachuap Khiri Khan
Photo by thailandee.com


Cartello di una via della città di Roi Et
Roi Et – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Roi Et
Un altro cartello di Roi Et – foto di Francesco Franceschi

Roi Et ( ร้อยเอ็ด )

Provincia di Roi Et – (isan)

Questo cartello presenta ai lati, nella parte superiore due piccoli Wot ( โหวด ), due strumenti a fiato simili al Khaen visto nel cartello di Khon Kaen, ma in cui le canne di bambù sono più piccole e disposte in modo da formare un cerchio. I simboli sotto i Wot rappresentano il numero 101: questo perché “Roi Et” in thailandese si può tradurre proprio come 101, dai termini Roi ( ร้อย ) = cento + Et ( เอ็ด ) = 1! si pensa che in antichità il nome fosse usato con il significato figurato per indicare il concetto di “molti”, “numerosi”.

immagine dello strumento musicale thailandese Wot
Photo by thailibrary.in.th
Foto di un musicista thailandese che mostra come si suona il Wot
YouTube Channel “11 HIGH-LOW Production”

In quest’altro cartello fotografato da Francesco possiamo vedere nuovamente come nella stessa provincia sia possibile trovare cartelli molto diversi tra di loro. Quindi, se vi capita di esplorare qualche città, tenete sempre gli occhi aperti e controllate i cartelli che incontrate!


Cartello di una via della città di Sakon Nakhon
Sakon Nakhon – foto di Francesco Franceschi

Sakon Nakhon ( สกลนคร )

Provincia di Sakhon Nakhon – (isan)

Su questo cartello minimale con la base nera spicca la grande decorazione dorata che richiama le decorazioni di cera realizzate per festeggiare la fine della quaresima buddista (Ok Phansa). Le decorazioni rappresentano il tempio Wat Phra That Choeng Chum ( วัดพระธาตุเชิงชุม ) dove si svolge la festa dell’Ok Phansa.

candele del festival per la fine della quaresima buddista al tempio Wat Phra That Choeng Chum
Photo from Google Maps


Cartello di una via della città di Sangkhlaburi
Sangkhlaburi – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Sangkhlaburi
Un altro cartello di Sangkhlaburi – foto di Francesco Franceschi

Sangkhla Buri ( สังขละบุรี )

Distretto della provincia di Kanchanaburi – (centro)

Di questo cartello spicca il font utilizzato, che è più squadrato e particolare rispetto alle lettere usate solitamente negli altri cartelli.

Le tre pagode di Sanghkla Buri
Photo by riverkwaijunglerafts.com

Nella parte superiore, si possono vedere tre elementi conici che rappresentano i chedi visibili sul passo delle Tre Pagode (nome thailandese: Dan Chedi Sam Hong – ด่านเจดีย์สามองค์), un valico di frontiera che collega Thailandia e Myanmar.
I tre Chedi sono presenti anche nel medaglione posto al centro della decorazione all’incrocio tra palo e cartello.

In quest’altro cartello, sempre della provincia di Sangkhla Buri, troviamo una ricca decorazione dorata a forma di pesce. Il pesce dovrebbe riferirsi al fatto che questa località, circondata dalla foresta, è in riva al grande lago artificiale di Khao Laem ( เขาแหลม ); ed è nota per avere il ponte di legno più lungo della Thailandia.


Cartello di una via della città di Sikhoraphum
Sikhoraphum – foto di Francesco Franceschi

Sikhoraphum ( ศีขรภูมิ )

Distretto della provincia di Surin – (isan)

Il cartello è semplice e sormontato da un edificio dorato che richiama il Prasat Sikhoraphum ( ปราสาทศีขรภูมิ ), un tempio Khmer induista costruito nel XII secolo. Il tempio è composto da 5 torri realizzate in arenaria e mattoni, e sono disposti su due file: 3 davanti e 2 dietro. Sul cartello sono riportati solo quelli immediatamente visibili quando si arriva al tempio.

Tempio Khmer Prasat Sikhoraphum
Photo from Wikipedia


Cartello di una via della città di Si Saket
Si Saket – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Si Saket
Altro cartello di Si Saket – foto di Francesco Franceschi

Sisaket ( ศรีสะเกษ )

Provincia di Sisaket – (isan)

Il tempio che sovrasta il cartello presenta diversi elementi tipici dei templi in stile khmer, e richiama il Wat Phrai Phatthana ( วัดไพรพัฒนา ) dove è conservato il corpo del monaco abate cambogiano Luang Pu Suang, che è possibile vedere ancora oggi attraverso una bara di vetro. Particolare come anche la cornice intorno al cartello blu presenti delle decorazioni che richiamano i mattoni rossi con cui è costruito il tempio.

Wat Phrai Phatthana della provincia di Sisaket
Photo from patricklepetit.jalbum.net

Quest’altro cartello di Sisaket è invece molto più semplice, e si differenzia dal precedente anche per lo sfondo, che è di colore verde invece che blu.


Cartello di una via della città di Songkhla
Songkhla – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Songkhla
Songkhla – foto di Francesco Franceschi

Songkhla ( สงขลา )

Provincia di Songhkla – (sud)

Questo cartello è riccamente decorato nella parte dell’innestro tra il cartello e il palo. Il nodo infatti presenta una decorazione che richiama le onde del mare, e, sull’onda più bassa, è seduta una riproduzione dorata della sirenetta, la cui statua può essere ammirata sulla spiaggia di Samila Beach.

La leggenda della sirenetta di Songkhla è molto più breve rispetto a quella della più famosa sirenetta di Christian Andersen; questo perché la statua si basa su un breve passaggio del poema epico Phra Aphai Mani composto dal poeta thailandese Sunthorn Phu ( สุนทรภู่ ).

La leggenda di Songkhla racconta semplicemente di una giovane sirena che fu vista pettinarsi i capelli con un pettine d’oro.

statua della sirenetta di Samila Beach a Songkhla, nel sud della thailandia
Photo from Wikipedia

Quando la giovane si accorse del pescatore che la stava osservando, tornò in mare, lasciando sulla spiaggia il suo pettine. Si narra che il pescatore aspettò invano che la sirena tornasse per restituirle in pettine, ma lei non si fece mai più vedere.

La posa della sirena nel primo cartello non è la stessa della statua, ma in città è possibile trovare altri cartelli con delle rappresentazioni di sirene che richiamano in maniera più fedele la classica posa della sirenetta che si pettina sugli scogli.


Cartello di una via della città di Sukhothai
Sukhothai – foto di Francesco Franceschi

Sukhothai ( สุโขทัย )

Provincia di Sukhothai – (nord)

Un cartello molto particolare rispetto agli altri visti finora. È molto più grande, con sfondo verde, e ha, oltre al nome della via in thailandese e in inglese, anche il nome della via in una terza lingua, che credo sia quella laotiana.

Curiosità: il Parco Storico di Sukhothai è un sito del Patrimonio mondiale
dell’umanità dell’UNESCO (1991) – potete scoprire di più su questa città nel post dedicato.


Cartello di una via della città di Surin
Surin – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Surin
Dettaglio del cartello di Surin – foto di Francesco Franceschi

Surin ( สุรินทร์ )

Provincia di Surin – (isan)

Il Museo Erawan di Samut Prakan
Statua del museo Erawan di Bangkok

L’incrocio tra il palo e il cartello presenta diverse teste di elefante su tutti i lati visibili dalla foto.

Questo elefante con tre teste richiama sicuramente la figura del dio Erawan, una divinità hindu, che viene descritto come un maestoso elefante bianco dalle 33 teste, ma che per semplicità di rappresentazione, solitamente viene rappresentato solo con tre teste – sarebbe interessante sapere se, in questo caso, invece il nodo ha una testa di elefante per ogni lato.

Nella parte superiore del cartello è presente il medaglione dorato, al cui centro c’è rappresentata una figura che potrebbe essere Vishnu. Ai lati del medaglione, sono presenti due elefanti inginocchiati che sostengono la decorazione intorno al medaglione stesso. La presenza di così tanti elefanti in questo singolo cartello potrebbe essere un riferimento al raduno annuale degli elefanti che si tiene proprio in questa provincia. Questo festival viene organizzato durante il weekend della terza settimana di novembre.


Cartello di una via della città di Tha Uthen
Tha Uthen – foto di Francesco Franceschi

Tha Uthen ( ท่าอุเทน )

Distretto della provincia Nakhon Phanom ( นครพนม ) – (isan)

Wat Phra That Tha Uthen
Photo from thailandtourismdirectory.go.th

Il cartello è semplice, e le decorazioni che saltano all’occhio sono quelle dorate al nodo tra palo e cartello, ai vertici del cartello stesso e sulla parte superiore del cartello, dove è presente una decorazione che sorregge il medaglione con il nome del Thesaban e della provincia. Al centro del medaglione del cartello c’è un chedi in stile laotiano, che potrebbe essere la rappresentazione del Wat Phra That Tha Uthen ( วัดพระธาตุท่าอุเทน ), in cui sono contenute le reliquie di Buddha.


Cartello di una via della città di That Phanom
That Phanom – foto di Francesco Franceschi

That Phanom ( ธาตุพนม )

Distretto della provincia di Nakhon Phanom ( นครพนม ) – (isan)

Il cartello è riccamente decorato con una cornice irregolare con decorazioni dorate che partono dalla base, su cui è appoggiato il medaglione con il nome del Thesaban e della provincia – il medaglione è su sfondo bianco e al centro riporta l’immagine del chedi di Wat Phra That Phanom. Lo stesso edificio è presente anche nella parte superiore del cartello.

tempio Wat Phra That Phanom
Photo by thailandlife.info

Il chedi di Wat Phra That Phanom ( วัดพระธาตุพนม ) è in stile laotiano ed è di colore bianco, con decorazioni dorate. Anche in questo tempio sono conservate delle reliquie di Buddha.

Sul cartello, ai lati del chedi bianco, ci sono due Phaya Nak, forse un richiamo alla presenza del fiume Mekong che costeggia la parte orientale della provincia.


Cartello di una via della città di Thong Pha Phum
Thong Pha Phum – foto di Francesco Franceschi

Thong Pha Phum ( ทองผาภูมิ )

Distretto della provincia Kanchanaburi ( กาญจนบุรี ) – (centro)

Il cartello ha un’interessante cornice a forma di granchio con le chele bianche e le zampe rosse, con il corpo blu-viola e ai lati due zone bianche. – Il nome scientifico del granchio è “Thaiphusa Sirikit”, dove “Sirikit” è il nome della regina, consorte di re Rama IX. Questo è il motivo per cui è comunemente chiamato “granchio regina”, ma è anche conosciuto come “granchio tricolore”.

Questa particolare tipologia di granchio è stata avvistata la prima volta nel 1984 nel parco nazionale Thong Pha Phum, e non è mai stato segnalato da nessun’altra parte.

Francobollo con la foto del granchio tricolore Poo Racheenee
Photo from Wikipedia

Per questo motivo è diventato simbolo di questa città, e si è anche guadagnato lo status di animale selvatico protetto secondo il Wildlife Preservation and Protection Act del 1992.


Cartello di una via della città di Trang
Trang – foto di Francesco Franceschi

Trang ( ตรัง )

Provincia di Trang – (sud)

Cartello minimale molto semplice, non ci sono elementi particolari che saltano all’occhio, e manca anche il medaglione con i nomi del Thesaban e della provincia.


Cartello di una via della città di Ubon Ratchathani
Ubon Ratchathani – foto di Francesco Franceschi

Ubon Ratchathani ( อุบลราชธานี )

Provincia di Ubon Ratchathani – (isan)

Il cartello presenta varie decorazioni dorate di piccole dimensioni che corrono per la base e la parte superiore del cartello. Sulla parte superiore è presente una grande candela che continua visivamente la base del cartello.

Grande candela nella città di Ubon Ratchathani
Photo by Gerry Gantt Photography

Questo elemento raffigura la statua presente nel parco Thung Sri Mueang ( ทุ่งศรีเมือง ) che rappresenta una grande candela per la Quaresima buddista Chaloem Phrakiat, con ai lati delle statue di Garuda.

Infatti, ogni anno per la Quaresima buddista, a Ubon Ratchathani viene organizzato un festival delle candele con tanto di grandi carri che sfilano per le strade della città.


Cartello di una via della città di Udon Thani
Udon Thani – foto di Francesco Franceschi
Cartello di una via della città di Udon Thani
Un altro cartello di Udon Thani – foto di Francesco Franceschi

Un diorama molto simile è visibile anche su altri cartelli, come quello che vedete qui a sinistra. In questo caso, la cornice e il diorama sono completamente dorati, ma i vari elementi sono comunque facilmente riconoscibili.

Da notare che l’elemento di sostegno del cartello richiama la forma di un vaso, come
quello gigantesco in stile Ban Chiang che si trova nel Parco di Nong Prajak. Forse si tratta di un riferimento alle ceramiche antiche rinvenute a Ban Chiang ( บ้านเชียง ) .

Cartello di una via della città di Udon Thani
Un ulteriore cartello di Udon Thani – foto di Francesco Franceschi

Lo Yak, simbolo della città, è presente anche in altri cartelli, come ad esempio in quello qui a sinistra.

Da notare i dettagli dell’armatura, riccamente decorata per imitare la statua presente nel santuario del pilastro della città.

Udon Thani ( อุดรธานี )

Provincia di Ubon Ratchathani – (isan)

Questo cartello molto colorato ha il palo e la cornice rossi, mentre le decorazioni sono gialle a forma di spirale. Nella parte superiore c’è un piccolo diorama che presenta diversi simboli importanti della provincia tra cui:

Fiore Dok Chan
Photo from disthai.com

Un albero con fiori gialli e rossi. I fiori tipici della provincia, i Dok Chan ( ดอกจาน ), sono in realtà arancioni, ma se vogliamo prendere ispirazione dalle teorie dei puntinisti, l’arancione in fondo è il colore che si ottiene mescolando giallo e rosso, no?

Santuario del pilastro della città di Udon Thani
Photo from Wikipedia

Santuario del pilastro della città di Udon Thani (City pillar shrine of Udon Thani);

Statua di uno yak a udonthani
Photo from pantip.com

Statua di uno yak dalla pelle bianca e armatura rosso e oro che è sempre presente nel santuario del pilastro della città.


Cartello di una via della città di Warin Chamrap
Warin Chamrap – foto di Francesco Franceschi

Warin Chamrap ( วารินชำราบ )

Distretto della provincia di Ubon Ratchathani ( อุบลราชธานี ) – (isan)

Questa foto è molto particolare perché mostra due cartelli collegati tra loro con una base su cui è poggiato un fiore di loto aperto, su cui compare una donna con gli occhi chiusi che indossa il tipico costume e copricapo thailandesi.


Cartello di una via della città di Yasothon
Yasothon – foto di Francesco Franceschi

Yasothon ( ยโสธร )

Provincia di Yasothon – (isan)

Il cartello è semplice, ma presenta sulla parte superiore due razzi a forma di Phaya Nak, che sono un rimando alla festa Prapheni Bun Bang Fai ( ประเพณีบุญบั้งไฟ ) un festival tenuto all’inizio della stagione delle piogge e che prevede una parata con danze e carri su cui sono presenti dei razzi simili, e la competizione dei razzi, che vengono divisi in diverse categorie a seconda delle dimensioni.

Razzo a forma di naga della festa Prapheni Bun Bang Fai di yasothon
Photo from static.thairath.co.th
Poster per il festival Prapheni Bun Bang Fai di Yasothon
Photo from thai.tourismthailand.org

Allora, vi siete divertiti durante questo viaggio in Thailandia tramite queste foto? Attraverso l’obiettivo di Francesco Franceschi, abbiamo intrapreso un viaggio alla scoperta della segnaletica urbana thailandese, dove ogni cartello stradale è un piccolo capolavoro che racconta una storia. Ogni città, con i suoi simboli unici, ci ha rivelato un tassello di questa cultura così ricca e variegata.

Ringraziamo ancora una volta Francesco per aver condiviso con noi le sue meravigliose fotografie, che ci hanno permesso di esplorare un mondo così ricco e suggestivo. Ricordate di passare a leggere la sua intervista sulle opere letterarie che ha tradotto!

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